Dopo essere andato in onda da settembre a gennaio senza una collocazione fissa, dal 20 aprile il comico torna tutti i martedì in seconda serata su Raidue

Dopo essere andato in onda da settembre a gennaio senza una collocazione fissa, dal 20 aprile il comico Valerio Lundini torna tutti i martedì in seconda serata su Raidue con "Una pezza di Lundini": talk show, informazione, musica. E risate.
Lundini, come spiegherebbe il programma a chi non l’ha mai visto?
«Un programma piuttosto interessante, con diversi approfondimenti, molto breve, ma pieno di cose e di spunti. Per ogni minuto di "Una pezza di Lundini" si potrebbe fare un programma a sé (ma non è presunzione, sarebbero programmi a sé molto, molto scarni)».
Come vengono scelti gli ospiti?
«Abbiamo un cesto di vimini, ci infiliamo dei nomi propri e dei cognomi a caso. Poi ne peschiamo due e vediamo se esce fuori qualcuno di esistente. Ci siamo riusciti più volte. Molte volte però escono nomi tipo Mario Purga, che non esiste, ma lo stiamo ancora cercando».
Perché la sua comicità viene definita “surreale”?
«Credo perché parte dal reale per poi andare altrove. L’aggettivo non mi dispiace. Un tempo si parlava di “demenziale” per determinati tipi di umorismo, ma era un termine che non amavo. Meglio surreale».
Che ruolo ha l’attrice Emanuela Fanelli?
«Lei viene dal teatro e da Morena (quartiere di Roma, ndr). Porta un po’ di periferia romana nonché tanta bravura. Fa dei monologhi intensissimi (in alcuni si trucca la faccia e si mette la lacrima tipo Pierrot, “roba” che veramente…)».