“Una serata tra amici”, Christian De Sica e sua figlia Maria Rosa su Rai1

Padre e figlia per la prima volta insieme in tv. «Siamo uguali: stessi gusti anche sui gelati!»

Christian De Sica e sua figlia Maria Rosa
2 Aprile 2021 alle 09:17

La stessa canzone del cuore. Lo stesso amore per gli animali. Persino gli stessi gusti di gelato preferiti. Christian De Sica e sua figlia Maria Rosa si raccontano. L’occasione è lo show di Raiuno “Una serata tra amici”, che sabato 3 aprile in prima serata vede sul palco il mattatore Christian, gli amici di sempre, una grande orchestra e, per la prima volta, sua figlia Maria Rosa che duetta in un brano con lui.

Come è nata l’idea di questo show televisivo?
Christian: «Nasce dallo spettacolo teatrale “Christian racconta Christian De Sica”, che ho portato in scena un paio di anni fa con Pino Strabioli. Attraverso le canzoni della mia vita racconto aneddoti divertenti, romantici, malinconici. L’ho un po’ cambiato: ho invitato Carlo Verdone, che prima ancora di essere mio cognato è mio amico da sempre, e mia figlia Maria Rosa per cantare insieme la nostra canzone».

Da chi è partita la proposta del duetto?
Christian: «Da Maria Rosa. Lei ha studiato design di moda, ora fa la stilista e la costumista ma le è sempre piaciuto cantare. A 4 anni era nel coro dell’asilo, poi è cresciuta e io le dicevo: “Hai una bella voce, sei brava ma è difficile riuscire in questa strada”. L’ho un po’ scoraggiata, ma lei ha sempre continuato a studiare. Stavolta mi ha proposto: “Facciamo una canzone insieme?”. E io ne sono stato felice».
Maria Rosa: «Avevo voglia di condividere un momento intimo con papà. La passione per il canto me l’ha trasmessa lui quando ero bambina: il pomeriggio rientrava a casa, si metteva in salone e ascoltava la musica ad alto volume. Io lo osservavo mentre cantava e si rilassava così. Ho sempre studiato musica ma non ho mai cantato su un palco, un po’ per timidezza, un po’ perché sono molto riservata».

Quale brano cantate?
Christian: «“I’m in the mood for love” di Julie London. È la canzone della mia vita, quella che ascoltiamo sempre tutti insieme ai miei compleanni».
Maria Rosa: «È la canzone della nostra famiglia, racconta il nostro amore. Sono emozionata, non voglio far fare una figuraccia a papà!».

Quali consigli le ha dato papà per l’esibizione?
«Non guardare solo lui quando canto, ma anche il pubblico. Non mettere troppa enfasi, non fare il vibrato, tenere una nota di più... ma soprattutto, divertirmi».

Christian, è emozionato?
Christian: «Certo. Ma quando entro in scena e mi gridano “Bella Chri...!” tutto diventa facile: il teatro è il mio habitat naturale. Il palcoscenico mi anestetizza, mi fa vivere in un’altra dimensione. Io mi sono rotto un menisco in scena e non ho sentito niente, poi quando sono uscito mi hanno portato in ospedale. Avevo 23 anni, ero agli studi della Fiera di Milano, mia madre mi chiamò e mi disse: “Vieni a Parigi perché papà ha poche ore di vita”. Io ho fatto lo spettacolo, ho ballato, ho cantato, ho fatto ridere. Non sentivo alcun dolore. Ma uscito di scena sono crollato».

Maria Rosa, lei è una stilista: dà dei consigli di look a suo papà?
Maria Rosa: «Papà è moderno, quando mette scarpe da basket e piumini mi fa divertire con un look... americano. Ma fisicamente è un uomo d’altri tempi e in giacca e cravatta ha un grande fascino. È bellissimo, ricorda nonno Vittorio».
Christian: «Quando ero magro no, ma ora che ho 70 anni e la “panza”, mi dice: “Metti questa giacca che ti sfina” (ride)».

Maria Rosa, lei non ha conosciuto nonno Vittorio ma cosa sa di lui attraverso i racconti di suo padre?
Maria Rosa: «So che era affettuoso. Papà mi ripete sempre: “Nonno era del segno del Cancro come te: un segno buono”. Era un uomo generoso e credo che questa qualità l’abbia trasmessa a mio papà».

Che ricordi ha di lei bambina con papà?
«La domenica mi portava in bicicletta a Piazza Navona a fare una passeggiata e lì c’erano le signore che facevano le treccine ai capelli con i fili colorati. Ogni volta rientravo a casa con mille di queste treccine perché non riusciva a dirmi di no!».

Su cosa discutete?
Christian: «Lei e mia moglie Silvia mi rimproverano di essere superficiale. Ma la mia superficialità mi ha salvato: ho sempre volato sopra le cattiverie, i dispetti. Ho seguito il consiglio di Alberto Sordi, che è stato uno zio per me: “In questo ambiente abbraccia e bacia tutti, pure quelli che ti stanno sul...”».
Maria Rosa: «Papà è ordinato. In casa ogni oggetto è messo in una posizione precisa. Da ragazzina io invece ero disordinatissima e lui si arrabbiava per questo. Ma non ha mai alzato la voce».

Passioni in comune?
Christian: «Lei e mia moglie sono due “canare” e lo sono diventato pure io. Ormai dormo con quattro cani sopra al letto, divento matto!».
Maria Rosa: «L’amore per gli animali. Papà e mamma a casa ora hanno 12 cani, io ne ho 2, Brando ne ha appena salvato uno. E poi io e papà abbiamo un debole per i dolci, in particolare per il gelato. A volte facciamo delle fughe e ne mangiamo due a testa».

Amate gli stessi gusti?
Maria Rosa: «Sì, le creme: cioccolato, crema con pinoli, gelato al riso... Quelli più grassi, insomma (ride)».

Christian, lei ha trasmesso due dei suoi talenti ai figli: a Brando la regia, a Maria Rosa il canto.
Christian: «Proprio come io ho fatto con mio padre, loro sono entrati volontariamente nel mio mondo. È giusto così. Una volta Brando ha detto: “Sulla porta di casa ci vorrebbe un’insegna: Famiglia De Sica, qui si fa spettacolo dal 1901”».

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