“Unomattina Estate”, Valentina Bisti si racconta

La giornalista del Tg1 per il terzo anno conduce il programma del mattino di Rai1, ora assieme a Roberto Poletti

Valentina Bisti
1 Luglio 2019 alle 15:42

Da tre anni anima le mattinate estive degli italiani. Valentina Bisti, conosciuta dal grande pubblico come conduttrice del Tg1 dell’ora di pranzo, è il volto femminile di “Unomattina Estate”, che quest’anno dura mezz’ora in più. Una maratona quotidiana che la giornalista conduce, per la prima volta, con il collega Roberto Poletti.

Come ha trascorso gli ultimi giorni prima di cominciare la maratona estiva su Raiuno?
«La verità? Sono stata al concerto di Vasco Rossi con mio marito (lo scrittore Claudio Colaiacomo, ndr) e ci siamo divertiti come dei ragazzini. Cosa che avviene sempre. È il mio 40° concerto di Vasco, non potevo certo mancare. Lo adoro da quando ero bambina. Mia madre mi portò al primo, al Palaeur, all’età di 11 anni. Da allora non me ne sono persa uno».

Anche suo marito è appassionato del Blasco?
«Lui ha sposato la mia passione per Vasco come io assecondo il suo amore per Bob Dylan. Claudio e io abbiamo tanto in comune, siamo una coppia rodata. Non a caso l’ho sposato due volte: la prima nel 2002 a Las Vegas e la seconda nel 2007 in Italia».

Lei sembra molto più sciolta quest’anno. La conduzione delle due precedenti edizioni l’ha aiutata?
«Sono più serena perché credo che sia l’ultimo anno. Penso che se dopo la fine di questa terza esperienza non arriverà una proposta in un’altra fascia oraria, sempre sul versante dell’infotainment, me ne tornerò al Tg1 che amo tantissimo. Comunque quest’anno la carica me la dà anche il nuovo conduttore al mio fianco, Roberto Poletti».

A proposito, Poletti ha dichiarato di avere capito subito che sareste andati d’accordo, al vostro primo incontro. Lei ha avuto la stessa sensazione?
«Roberto è stata una piacevole scoperta. Siamo talmente in sintonia che, qualche giorno fa, prima di andare in onda, ci ha preso la ridarella... Tra noi c’è una complicità giornalistica e caratteriale che speriamo duri tutta l’estate. Mi piace poi questo miscuglio tra il mio accento romano e quello suo milanese».

Le pesano le oltre tre ore di diretta?
«Fisicamente è faticoso ma è pur sempre un’esperienza interessante e adrenalinica. Facciamo compagnia alle persone di quella fascia oraria che prediligono un’informazione più leggera».

Andiamo per ordine: com’è scandita la sua giornata? Si comincia alle prime luci dell’alba?
«Da quando è cominciato il programma, la mattina è diventata molto rapida per me. Sveglia alle 5.20, doccia velocissima. Alle 5.40 sono già in strada per arrivare alle 6 in redazione. Passo dai miei colleghi del Tg1 che sono già all’opera per la prima edizione del telegiornale, intanto mi informo per capire se ci sono novità, se c’è un aggiornamento dei copioni di apertura. Leggo i giornali. Alle 6.30 sono nelle mani di trucco e parrucco per il “restauro” mattutino, poi mi affido alla costumista con la quale il giorno precedente avevo già concordato il vestito da indossare. In realtà dall’inizio della settimana già so quali saranno gli abiti che indosserò dal lunedì al venerdì. Alle 7.10 incontro Roberto, facciamo due chiacchiere e qualche risata sugli argomenti della puntata. Si va in diretta fino alle 8 quando è prevista la pausa caffè e dove finalmente possiamo mettere qualcosa sotto i denti. E anche qui ho un aneddoto».

Ce lo racconta?
«Massimiliano Ossini, con cui conducevo il programma l’anno scorso, è un salutista e mi faceva prendere solo centrifughe e frutta. Quindi il cornetto o il pezzo di ciambella dovevo farmelo portare di nascosto (ride). Invece con Roberto quest’anno sgarro di più…».

E dopo la pausa caffè?
«Di nuovo in studio alle 8.30 per tirare fino alle 10.30. A fine trasmissione, esco stanchissima. A quell’ora vorrei solo dormire ma sono in programma le riunioni alle quali bisogna partecipare per avere le idee chiare sul giorno successivo».

Una volta finite le riunioni andrà a casa...
«Dedico un po’ di tempo a me stessa. Vado in palestra».

A riposare?
«(Ride) Ma no. Alcuni giorni pratico step e aerobica mentre in altri mi dedico al nuoto libero facendo cento vasche, quindi vado dritta a casa. Do una sistemata veloce, mangio e, se non ci sono impegni particolari, leggo un po’ di giornali in attesa dell’edizione del Tg1 delle 20 che scandisce la fine della giornata. Mangio e mi rileggo i copioni del mattino successivo per poi andare finalmente a letto».

Le levatacce non l’aiuteranno a risolvere i problemi d’insonnia di cui ha sempre dichiarato di soffrire. Si sta curando?
«Macché... Sono alle prese con gocce e goccette ma alla fine mi alzo sempre molto prima del suono della sveglia».

Chi le fa compagnia a quell’ora?
«Il mio è un dolce risveglio. Mio marito si sveglia presto come me tutte le mattine e mi dà tanta forza. Lui ha i suoi riti di meditazione. A farne le spese è Giuditta, la mia gattina che, dormendo accanto a me, ogni volta che suona la sveglia, sobbalza e scappa via spaventata».

I suoi familiari preferiscono seguirla a pranzo, quando conduce il tg, o la mattina?
«Sempre (sorride). Mia nonna Ida che ha 94 anni è in prima linea. È orgogliosissima di me e parla sempre con tutti di questa nipote che fa la giornalista. Gli ultimi giorni prima dell’inizio del programma ha tenuto acceso il televisore per paura di perdersi qualcosa. I miei primi fan sono i famigliari: oltre a nonna Ida, ci sono mia madre e mia zia Raffaella che mi manda ogni mattina degli sms di incoraggiamento».

Ha un rito scaramantico prima della diretta?
«Per “Unomattina Estate” no, ma quando lavoro per il Tg1 sì. Ho tre penne che porto sempre con me: una me l’ha regalata la mia migliore amica, due la mia mamma. Se non ce le ho, do di matto: una volta me le dimenticai e prima di andare in onda feci di tutto per farmele recuperare. Le avevo lasciate in una borsetta».

Andrà in vacanza almeno nel week end?
«Sì, ci dividiamo tra le spiagge di Fregene e Civita di Bagnoregio dove abbiamo affittato una casetta. Bagnoregio è un posto meraviglioso e di sera, quando si svuota, si respira un’aria di pace».

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