Vanessa Incontrada e Claudio Bisio: «Bentornati a “Zelig”»

«Abbiamo trovato la formula della longevità per questo show» dicono i due conduttori. «Poche serate per lasciare il desiderio negli spettatori...»

Vanessa Incontrada e Claudio Bisio  Credit: © Marina Alessi
3 Novembre 2022 alle 07:20

«Come state?» chiedo per rompere il ghiaccio. Claudio gira subito la domanda a Vanessa, che risponde: «Sto in jeans e maglietta a Follonica». Inizia così la nostra chiacchierata al telefono con Bisio e Incontrada, che dal 9 novembre tornano su Canale 5 con tre nuove puntate di “Zelig”, dopo la celebrazione del 2021 per i 25 anni del programma.

“Zelig” non invecchia mai. Qual è il segreto del suo successo?
Vanessa: «Io sono invecchiata! Ho iniziato che ero una ragazzina, ma anche i comici hanno qualche ruga e qualche capello bianco in più».
Claudio: «Manera si è presentato con il parrucchino! Credo che il segreto sia che siamo stati il programma comico degli Anni Duemila. Quel palco è magico per i comici. Abbiamo trovato forse la formula per la longevità: poche puntate che lasciano il desiderio nel pubblico. Come hanno detto gli autori, potremmo essere il Festival di Sanremo della comicità. Speriamo quindi di poterci essere ogni anno».

Alla fine si torna sempre dove si è stati felici?
Vanessa: «“Zelig” è stata la prima esperienza importante in tv, il primo amore. L’anno scorso eravamo impauriti, Claudio non riusciva nemmeno a parlare all’inizio, ma dopo cinque minuti era come se il tempo non fosse passato».
Claudio: «“Zelig” è la nostra “zona di conforto”. In questi anni ho fatto tanti esperimenti, non tutti riusciti, ma tornare a fare quello che ti piace... quanto è bello!».

Il momento di maggiore gioia su quel palco?
Claudio: «Quando cantammo “Something stupid” seduti su una panchina».
Vanessa: «Era la prima volta che cantavamo insieme. Un’emozione pura».
Claudio: «E quando abbiamo cantato con Checco Zalone “Fragola 86”».
Vanessa: «Esilarante! Per me, invece, un momento meraviglioso è quando facciamo il balletto iniziale sulle note di “Demasiado corazón”. Mi dà la carica».

A proposito di Zalone: non sarà a “Zelig” ma si esibirà al teatro Arcimboldi di Milano dopo che voi finirete di registrare le puntate. Vi siete sentiti?
Claudio: «Sì, ci siamo sentiti e la speranza di vederlo a “Zelig” ce l’ho...».
Vanessa: «Eh, sarebbe bello rivederlo, ma anche rivivere quegli sketch».

Ne farete di nuovi?
Claudio: «Ci saranno meno momenti musicali, ma qualche sketch lo faremo. Ce n’è uno in cui divento una sorta di capro espiatorio».
Vanessa: «Sì e alla fine diciamo tutti: “Bisio m...a”. Diventerà un tormentone!».
Claudio: «Sentire centinaia di persone che lo urlavano mi ha fatto crollare l’autostima».

Vi chiedo invece un ricordo di Bruno Arena dei Fichi d’India, che ci ha lasciati da poco.
Vanessa: «La prima puntata sarà dedicata a lui: celebreremo la sua vita, il suo mondo».
Claudio: «Come chiusura della terza puntata vorremmo trasmettere uno sketch che aveva fatto con noi a “Zelig Circus”. Per ricordarlo e perché ci fa ridere».

Come stanno andando le prove allo Zelig, lo storico locale di viale Monza?
Vanessa: «La settimana scorsa sono entrata in teatro in tuta e struccata, mentre lui era elegantissimo e mi ha preso in giro per tutta la sera. Potevi avvisarmi che ti saresti vestito bene!».
Claudio: «Sul palco si sale con un certo stile».

Tornerete a baciarvi a fior di labbra?
Vanessa: «Sì, lo abbiamo fatto anche per la copertina di Sorrisi!».
Bisio: «Dopo il Covid siamo più pudici. Una volta ci passavamo perfino la cicca».
Vanessa: «Quando abbiamo presentato i Telegatti ce la siamo passata anche con Laura Pausini e Fiorello!».

Seguirete un copione?
Vanessa: «In passato gli autori ci scrivevano qualcosa, ma di tre cose ne funzionava una e li prendevamo in giro. Dall’anno scorso abbiamo solo la scaletta e improvvisiamo tutto».
Claudio: «Siamo noi stessi. C’è così tanto affetto e conosciamo talmente bene i rispettivi pregi e difetti che siamo una macchina da guerra. Quando poi troviamo dei comici che sono anche grandi improvvisatori, come quest’anno, ci scateniamo».

La simpatia è scattata a prima vista?
Vanessa: «No, è nata dopo. All’inizio dovevamo conoscerci. Ero una ragazzina, ero molto intimidita. Lui mi prendeva in giro, ma ha sempre avuto un senso di protezione nei miei confronti e questo mi dava sicurezza».
Claudio: «Siamo molto sinceri. Siamo belle persone. Volersi bene è un attimo».

Vanessa, che cosa le ha insegnato Claudio?
Vanessa: «A improvvisare e ad avere sempre la battuta pronta».
Claudio: «Sì, ma Vanessa non è solo istinto. È una grande attrice. Le viene naturale fare l’ingenua e improvvisare, ma se serve lo sa fare apposta».
Vanessa: «Diciamo che ci sono e ci faccio».

Invece lei, Claudio, cosa ha imparato da Vanessa?
Claudio: «A essere me stesso».

Siete la prova che l’amicizia tra uomo e donna esiste. Un momento particolare in cui ci siete stati l’uno per l’altra?
Vanessa: «Se succedesse qualcosa di grave so che potrei contare su di lui. Claudio ha una casa in Toscana, e stando io a Follonica (vicino a Grosseto, ndr) un paio di volte abbiamo fatto delle passeggiate in bici. Quando sto con lui e con sua moglie Sandra è come essere a casa mia».
Claudio: «Era giovanissima e dietro le quinte l’ho vista piangere. Non so cosa fosse accaduto, forse una delusione d’amore, ma l’ho abbracciata forte senza dire niente».
Vanessa: «Me lo ricordo, fu molto protettivo. Ho sentito il suo affetto».

Quante volte vi sentite quando non fate “Zelig”?
Claudio: «L’anno scorso ci inseguivamo nei teatri».
Vanessa: «Abbiamo fatto lo stesso circuito con i nostri spettacoli. Non ci siamo mai incontrati, ma ci sentivamo in continuazione per scambiarci le opinioni sul pubblico e cercare di vederci».

Come avete registrato il nome dell’altro sul cellulare?
Vanessa: «Io ho scritto Bisio, ma ora aggiungo Bisio m...a, giuro!».
Claudio: «Io, da bravo precisino con ascendente Vergine, ho messo nome e cognome. Ma nella qualifica ho scritto Maripulce, non so perché».

Non vorreste fare qualcosa di nuovo insieme, tipo un film o una fiction?
Vanessa: «Io vorrei tanto fare un film drammatico per mostrare il suo lato serio».
Claudio: «Magari un horror!».
Vanessa:«Io li amo, ma quelli italiani sono brutti».
Claudio: «Allora un thriller. Concordo sul film, meglio se drammatico. Una storia non banale, che non scivoli via come le commedie di oggi».

Invece quali progetti vi aspettano dopo “Zelig”?
Vanessa: «Io inizio, come Claudio, a fare teatro. Da dicembre a febbraio sarò in giro con la commedia “Scusa sono in riunione... ti posso richiamare?” di e con Gabriele Pignotta, con cui lavoro da tanti anni. Poi girerò una miniserie, ma non c’è ancora il titolo, e una fiction di quattro puntate, che però è ancora in fase embrionale».
Claudio: «Il 1° dicembre uscirà nei cinema il film “Vicini di casa” e fino a Pasqua sarò in tournée con “La mia vita raccontata male”, con testi di Francesco Piccolo. E ho appena finito di girare il mio primo film da regista che ha come protagonisti dei bambini. Ho scelto una storia ambientata negli Anni 40, un film non facile. Il titolo è “L’ultima volta che siamo stati bambini”, tratto dal libro di Fabio Bartolomei».

In scena tanti big e alcuni giovani talenti

Ci spiega Claudio Bisio: «L’anno scorso, per celebrare i 25 anni dalla prima puntata di “Zelig” abbiamo tanto insistito per avere chi ha fatto la storia del programma. Quest’anno guardiamo al futuro, ma ci sarà lo zoccolo duro di chi non è della primissima ora, come Maurizio Lastrico, Antonio Ornano, Teresa Mannino, Anna Maria Barbera e Max Angioni, che dopo il debutto dell’anno scorso ha fatto un sacco di cose». Rivedremo anche comici storici come Leonardo Manera, il Mago Forest, Raul Cremona, Ale e Franz. Tante, infine, le giovani promesse al loro debutto a “Zelig”: «Ce ne sono di molto bravi, da Federica Ferrero a Vincenzo Comunale. Poi c’è una proposta particolare: Carlo Amleto con il suo curioso “Tg Zero”» conclude Bisio.

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