Su Canale 5 tornano le interviste, gli ospiti, le sorprese e le emozioni di «Verissimo»
Ogni settembre, Silvia Toffanin sa che l’aspettano tre prove: il ritorno a scuola del figlio grande Lorenzo, il compleanno della piccola Sofia Valentina e... la ripartenza di «Verissimo», il programma principe del sabato pomeriggio. E se i primi due sono eventi personali che meritano un certo riserbo, del terzo vogliamo sapere tutto!
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Allora Silvia, chi ha invitato per la prima puntata di «Verissimo»?
«Avremo Gianni Morandi, Ilary Blasi, Riki di “Amici” e Megan Montaner, la Pepa del “Segreto”».
Meriterebbero ognuno una puntata.
«Sarà una bella partenza. Gianni Morandi è stato il protagonista dell’estate con il pezzo “Volare” e lo sarà anche in autunno con la fiction “L’isola di Pietro”, dove torna a recitare. È la prima volta che viene a “Verissimo” e questo mi emoziona molto. Riki è ormai l’idolo dei ragazzi e Ilary ci parlerà del “Grande Fratello Vip”, con cui “Verissimo” avrà un filo diretto, ospitando gli eliminati puntata per puntata».
Anche con «Il segreto» avete un filo diretto.
«E infatti quella di Megan Montaner con noi sarà la prima intervista in assoluto dopo che è diventata madre».
A proposito, lei è molto occupata anche come mamma...
«È un momento fantastico, Sofia Valentina ha appena compiuto due anni e sta imparando a parlare».
E cosa dice?
«Le sue frasi preferite sono “Bacio mamma”, “Bacio papà”, “Lore” quando chiama il fratello maggiore e “Peppa Pig”. Durante le vacanze le piaceva molto anche “Mamma piaggia”, che sta per “Mamma, andiamo in spiaggia”.
È estroversa e chiacchierona, come ero io da bambina».
Allora con Megan Montaner vi intenderete bene.
«Mi aspetto un bell’incontro anche perché ci conosciamo già, è una persona davvero dolce e disponibile. Come tutti gli attori della serie, devo dire».
Anche a lei piace «Il segreto»? Quando ne mostra spezzoni in trasmissione sembra goderseli un sacco.
«Io ho una vera passione per le serie televisive e “Il segreto” mi affascina per la trama e i continui colpi di scena».
Ilary Blasi, invece, è più un’amica che un’ospite...
«Beh, per me è una persona speciale. Abbiamo cominciato insieme a fare spettacolo e il nostro legame è rimasto unico».
E nelle prossime puntate chi troveremo?
«È un po’ presto per dirlo ma conto di avere ospite Federica Pellegrini. L’ultima volta arrivava dopo una cocente delusione. Adesso, dopo l’oro ai Mondiali, la porteremo in trionfo. Voglio vedere la differenza!».
Il suo modo di condurre è molto caloroso.
«La cosa di cui sono più fiera è che negli anni “Verissimo” è diventato un programma di sentimenti. Spaziamo dalle risate a momenti più dolorosi, ma sempre con la partecipazione affettuosa dell’ospite. È come ricevere degli amici a casa mia».
Ma quante interviste ha fatto finora per «Verissimo»?
«Vediamo, ho cominciato nel 2006. Calcolando una media di 5 ospiti a puntata e 30 puntate all’anno... circa 1.500! Ho intervistato una bella fetta d’Italia».
L’ospite che l’ha sorpresa di più?
«Isabella Ferrari. Me l’aspettavo chiusa e sulla difensiva, e invece si è confidata moltissimo, mi ha spiazzato. Stesso discorso per Jasmine Trinca».
La più difficile?
«Quello con Giuliana De Sio è stato di sicuro l’incontro più scoppiettante. A un certo punto sembrava che volesse farsi le domande da sola! Eppure anche quello è finito bene e ci siamo lasciate col sorriso. Il fatto è che io mi adatto sempre all’ospite, non mi piace prevaricare».
Le capita mai di pensare: «Oddio, questo non oso chiederlo»? Qual è l’argomento più difficile da affrontare?
«Parlare di un tradimento o della perdita di una persona cara. Ma anche qui, non mi piace arrivarci con una domanda diretta e sfrontata. Preferisco che sia il personaggio a confidarsi. Mettere gli ospiti a loro agio mi permette di farli andare più in profondità».
Ci sono differenze tra incontrare un personaggio italiano e uno internazionale?
«Gli stranieri sono sempre a loro agio in tv. Gli italiani a volte sembrano intimoriti dallo studio televisivo. Soprattutto gli attori di cinema. Ce n’è uno famosissimo e molto riservato che durante l’intervista, forse perché non sapeva che telecamera guardare, continuava a tenere lo sguardo fisso sul pavimento.
A un certo punto, per alleggerire il clima e cercare di superare il suo imbarazzo, gli ho chiesto: “Ma è pulito il pavimento?”».
Chi era?
«Non lo dico neanche sotto tortura, altrimenti non viene più...».
Anche il pubblico fa la sua parte. Tutta quella gente non finisce per intimidire gli ospiti? Non si sentono «accerchiati»?
«No, perché il pubblico di “Verissimo” crea un clima familiare e appassionato. Cerchiamo sempre di invitare i fan delle trasmissioni o dei personaggi di cui parliamo. Certo, in rarissimi casi esagerano un po’. Come quella volta che due donne si sono accapigliate perché volevano toccare Gabriel Garko!».
Ormai al sabato pomeriggio «Verissimo», con una media che sfiora i due milioni e mezzo di spettatori, ha sbaragliato la concorrenza. Quanto conta questo per lei?
«Oddio, se dicessi che non guardo mai gli indici di ascolto mentirei. Però non è con quelli che si fa il programma. Noi abbiamo un pubblico fedele che ci segue e la nostra missione è farlo felice. Poi possiamo spaziare su più argomenti per ampliare la nostra platea. Per esempio, negli anni abbiamo conquistato molti ragazzi e cercheremo di farlo anche quest’anno, con ospiti come Arisa e Lorenzo Fragola, che hanno fatto impazzire le spiagge col tormentone “L’esercito del selfie”. L’importante è trovare sempre, in ogni puntata, il giusto mix tra gli ospiti e gli argomenti da trattare».
Possiamo dire che «Verissimo» è cresciuto con lei. Se pensa alla prima puntata, si sente cambiata?
«Per carità, non la rivedrei neppure se mi costringessero. Ero così inesperta. Oggi mi sento più sicura, anche se un po’ di agitazione di fondo rimane sempre. Quella riesco a tenerla a bada solo con la puntualità e la preparazione. Prima di ogni incontro studio in maniera approfondita la storia dei miei ospiti, la loro vita, i loro impegni professionali e questo mi dà tranquillità. Anche se poi non puoi mai sapere dove si andrà a parare».
Un’ultima curiosità: ma come fa a restare in equilibrio per due ore su quel seggiolino alto e stretto? È anche un’acrobata, lei?
«Ma guardi che non è così scomodo, io ci sto benissimo. È solo un po’ instabile. Anzi devo ricordarmi, quest’anno, di metterci sotto un pezzetto di carta... così non dondola più».