Il terzo album della cantante americana è un diario dei suoi ultimi anni di vita, tra successi, ansie e paure: «È il mio disco più onesto»

Ha soltanto 27 anni, ma Selena Gomez sembra avere già alle spalle cento vite. La prima come attrice, dalla tenera età di 10 anni, fino all’esplosione grazie al ruolo di Alex in “I maghi di Waverly”, una serie per teenager targata Disney. Ancora 16enne, fonda la band Selena Gomez & the Scene: incide tre album, gira il mondo in tour. Intanto arrivano ruoli più adulti, persino scandalosi come quello in “Spring breakers”, e parte la sua carriera solista con “Stars dance”, che raggiunge il numero uno negli Usa.
A questo punto Selena, che ha solo 21 anni, attraversa un periodo difficile: affronta una lotta contro una brutta malattia, il Lupus, e qualche anno dopo è costretta a un trapianto di rene. Ma nulla ferma la sua duplice carriera, nella musica e sullo schermo (tra le altre cose, è lei la star dell’ultimo film di Woody Allen, uscito da poco in Italia). Il 10 gennaio tocca proprio a Selena inaugurare l’anno della discografia pop mondiale con i 13 brani di “Rare”, il suo terzo album (il primo dal 2015), un “diario” delle sue esperienze degli ultimi anni che mette al primo piano l’amore verso sé stessi: «Ci ho lavorato per quattro anni ed è la musica più onesta che abbia mai realizzato» ha detto l’artista. Ora inizia un nuovo capitolo della sua vita.