A “Il collegio” quest’anno si torna nel 1958. Il cast di professori e alunni

Si parte il 18 ottobre con la voce narrante di Nino Frassica

17 Ottobre 2022 alle 14:51

La grande novità di questa settima edizione de "Il collegio" è la voce di Nino Frassica, che narrerà le avventure dei 20 protagonisti che potremo vedere in prima serata su Rai2 a partire dal 18 ottobre. Per la prima settimana, due appuntamenti consecutivi: il 19 ottobre, infatti, va in onda la seconda puntata, poi ogni martedì

Due classi separate

I collegiali vengono divisi in due sezioni (classi separate) proprio come succedeva all’epoca: la scuola media dove si studia il latino e la scuola di “avviamento professionale”. Nel 1958, infatti, la scuola media era divisa in due percorsi separati fra chi avrebbe continuato gli studi e chi si sarebbe indirizzato subito al lavoro.

In questo contesto storico si svolgono – per otto puntate - le lezioni in vista dell’esame di terza media del 1958. Ad ospitare i giovani studenti è, per il terzo anno consecutivo, il Collegio Regina Margherita di Anagni, dove vigeranno le regole di sempre: preside, professori e sorveglianti rappresentano l’autorità. Vanno dunque ascoltati e rispettati. Massima è, infatti, la severità per il rispetto delle norme, con giornate scandite da studio e attività ricreative.

I Professori: chi resta

Si ritrovano solo Paolo Bosisio (il preside), Andrea Maggi (il prof di italiano ) e i sorveglianti Lucia Gravante e Matteo Caremoli.

I Professori: chi arriva

Il corpo docente è completamente rinnovato per nomi e materie: Alberto Zanetti (canto), Guido Airoldi (disegno e arte), Marie France Baron (francese), Mauro Simonetti (educazione fisica), Giovanni Belli (matematica), Andrea Zilli (dattilografia), Beatrice Fumagalli (storia e geografia), Annalisa Bufacchi (laboratorio).

Gli Studenti

Prima fila in altro (da destra): Alessandro Bosatelli; Alessandro Orlando; Gabriel Rennis; Tommaso Miglietta; Mattia Patanè; Davide Cagnes; Mattia Camorani; Apollinaire Manfredi; Davide Di Franco; Samuel Rosica; Damiano Severoni.

Seconda fila (da destra): Lucia Gravante; Mauro Simonetti; Giovanni Belli; Marie France Baron; Paolo Bosisio; Andrea Maggi; Andrea Zanetti; Annalisa Bufacchi; Andrea Zilli; Matteo Caremoli.

Terza fila in basso (da destra): Giulia Wnekowicz; Zelda Nobili; Priscilla Savoldelli; Luna Tota; Sofia Brixel; Giada Scognamillo; Elisa Angius; Alessia Abruscia; Marta Maria Erriquez.

Il 1958 in Italia

La narrazione sarà caratterizzata dall’atmosfera tipica degli anni in cui l’Italia inizia ad assaggiare il “miracolo economico”, quando le industrie dell’automobile e degli elettrodomestici vivono una crescita senza precedenti: la Cinquecento, il frigorifero e la lavatrice sono gli emblemi del boom dei consumi. Il 1958 è un anno di grande ottimismo e spinta verso la crescita, ma è anche un momento di forti migrazioni interne, di svuotamento delle aree rurali e di espansione delle città: due «Italie» si ritrovano così faccia a faccia. Sono anni in cui in Italia cresce anche la domanda di scolarizzazione e il boom della produzione industriale richiede figure specializzate: avvocati, operai e ragionieri diventano richiestissimi. Non a caso, nel decennio 1948-1958 gli iscritti all’istruzione media raddoppiano e s’incrementa la scuola secondaria, specie quella tecnica e professionale. Al contempo però restano ancora alti i numeri dell’esclusione: nel 1958 il 65% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni non frequenta alcuna scuola secondaria di 1° grado, mentre il 35% residuo è diviso tra scuola media col latino e l’avviamento professionale. Il Ministro della Pubblica Istruzione di questo periodo è Aldo Moro. Nel 1958 le infrastrutture cominciano a unire l’Italia: viene inaugurato il primo tratto di un’autostrada, l’A1 da Milano a Parma. La Comunità Economica Europea si riunisce per la sua prima seduta; a Sanremo trionfa Modugno con «Il blu dipinto di blu»; Paul Anka e i Platters sono in alto nelle hit parade, mentre Elvis si arruola. Poi ancora in tv va forte «Canzonissima»; la Rai lancia il programma «Telescuola» per l’insegnamento tramite tv ai ragazzi che vivono in posti privi di scuola secondaria; viene pubblicato «Il Gattopardo» di Tomasi di Lampedusa; al cinema escono «Vertigo» di Hitchcock e «I soliti ignoti» di Monicelli, che fra i suoi interpreti consacra Marcello Mastroianni. Tra le delusioni di quell’anno c’è la Nazionale di calcio che non si qualifica ai Mondiali in Svezia, dove si afferma la stella di Pelè e il mondo scopre il Brasile, che vince il suo primo titolo.

Seguici