Alessandra Celentano: «Ad “Amici” sono pignola persino con me stessa»

L'insegnante spiega i segreti del suo metodo: la perfezione nei passi, nel rispettare gli orari e... anche nei capelli

Alessandra Celentano
5 Dicembre 2021 alle 08:17

Severa e molto esigente: Alessandra Celentano non fa sconti a nessuno. Una delle rappresentanti più popolari del corpo docente di “Amici” è da sempre un personaggio controverso che fa discutere per il suo carattere austero e un metodo di lavoro inflessibile. Negli anni quest’approccio non si è mai ammorbidito e lei con molto sacrificio ha raggiunto il suo scopo: far capire al grande pubblico, attraverso più generazioni, che ballare è una cosa seria.

Maestra Alessandra Celentano, come sta?
«Molto bene! Ma la prego, diamoci del tu».

È sicura che posso?
«Certo (ride). Il “lei” lo pretendo dai miei ragazzi per creare quella che definisco “la giusta distanza”. Se iniziano a dare del tu, l’allievo si prende libertà che con me non sono concesse».

Dopo anni ho capito che in realtà non sei cattiva come dicono...
«In effetti non mi sento cattiva ma solo onesta».

Quest’anno gli altri insegnanti ti accusano di dare coreografie punitive, lontane dagli stili e dalla formazione dei ballerini.
«Capirei il ragionamento se lo facessi solo con i loro allievi. Io non metto in difficoltà solo gli altri, ma proprio tutti».

Perché?
«Questa è una scuola, non una vetrina sui cavalli di battaglia. Solo così si può sbagliare e crescere».

Serena, una delle ballerine che più critichi quest’anno, vuole sapere sempre la tua opinione.
«Già, perché è una ragazza intelligente. Ha fin troppi limiti ma apprezzo la sua tenacia. Non si accontenta dei complimenti del suo insegnante».

Che è Raimondo Todaro. Ti piace?
«A livello personale mi trovo bene. È simpatico, carino, ci ho ballato pure la bachata ma nel merito della danza insegnata, ecco, abbiamo visioni molto diverse. E due età e gradi di esperienza differenti».

Ti fa arrabbiare.
«Parecchio. Ma negli anni mi sono abituata a scindere ambito privato e professionale. Non porto rancore».

Tra gli allievi che hai scelto c’è Guido, un grande talento ma troppo disorganizzato.
«Chi entra nella scuola di “Amici” trova una situazione privilegiata ma alla quale non è facile abituarsi. Non sanno tenersi caldi e pronti a ballare in ogni momento, non sanno gestire i ritmi di un luogo dove si lavora tutto il giorno. Una volta che si sono ambientati però non ammetto più scuse».

Con Carola stai lavorando invece sul carattere.
«Lei è un ottimo elemento che deve imparare a lasciarsi andare: sono certa che farà la ballerina. Nei suoi occhi vedo la passione che io avevo da ragazza».

Com’eri da giovane?
«Avevo una pignoleria e un temperamento estremi. Da anni non faccio più la ballerina ma ragiono ancora come se lo fossi. In questo mondo bisogna sembrare più sicuri di quello che si è davvero».

Hai pubblicato da poco alcuni ricordi sulla tua pagina Instagram...
«Purtroppo ai miei tempi i filmati venivano fatti dalla cabina di regia in qualità molto bassa e le foto che possiedo sono poche. Senza social è stato più difficile conservarle nel tempo».

Bastano i ricordi, no?
«Pretendo dai miei ragazzi perché nel passato ho preteso molto da me stessa. Ai tempi riallacciavo le scarpette dieci volte per essere certa che non si slacciassero in scena. I capelli non erano mai fuori posto, nemmeno una ciocca. Parlo in modo molto duro con gli allievi perché ho vissuto quel tipo di sacrificio sulla mia pelle: l’alimentazione, le rinunce, le emozioni contrastanti».

Ho notato che sai sempre tutto di tutti gli allievi. Come fai?
«Sono sempre presente. Poi torno a casa e guardo i filmati, tutte le puntate. Odio sentirmi impreparata».

Perché prendi appunti anche quando ballano i professionisti?
«Segno anche le loro imprecisioni!».

Ma no, sono perfetti!
«Nella danza si è sempre studenti, anche loro devono imparare!».

Da poco hai festeggiato il compleanno. Maria ti ha portato una torta in studio e tu hai detto: «Questa è per me una famiglia».
«È vero. Dopo 18 edizioni posso dire di essere cresciuta qui. Se la prima parte della vita l’ho dedicata al teatro, la seconda l’ho dedicata quasi tutta alla tv».

Con Maria De Filippi in studio a volte discutete, ma è chiaro che ti adora.
«Credo proprio sia così. Io ancora oggi non finisco mai di ringraziarla perché mi ha permesso di essere me stessa. Credimi, non è così ovvio quando si va in tv».

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