“Amici”, Alessandra Celentano: «Con i “no” faccio crescere i miei ragazzi»

Da 18 anni è la professoressa più temuta, severa e presente della scuola del talent di Canale 5

Alessandra Celentano
25 Febbraio 2021 alle 08:33

Signora Celentano, fa la professoressa di danza ad “Amici” dal 2003: nel 2021 sono ben 18 anni.
«Diciamo che sono ormai la professoressa più “anziana” oppure, come si dice, sono una “evergreen”».

È un po’ la preside della scuola di Maria De Filippi.
«Più che preside mi sento la signorina Rottenmeier (la terribile governante di Heidi, ndr)».

Perché proprio la signorina Rottenmeier?
«Sono un po’ rompiscatole, un po’ precisina, voglio che vada tutto come dico io, parlo sempre di danza, mi piacciono le regole e che i ragazzi mi diano del “lei”, e la disciplina per me vale anche fuori dalla danza».

«Non sono cattiva: sono sincera»: è sempre il suo motto?
«Dico pure: “Non sono cattiva, sono severa”. Ma credo che questa severità sia una forma di rispetto nei confronti dei ragazzi. Pretendo il massimo da loro, ma anche io do il massimo».

Con gli anni è diventata più buona, più cattiva o resta stabile?
«Penso di essere più o meno la stessa. Il lavoro non si fa sui “sì”, ma sui “no”. Per me i “no” sono quelli che fanno crescere. Sono fermamente convinta che il buonismo, i troppi complimenti, essere in amicizia con gli allievi non aiuti».

Lorella Cuccarini, altra professoressa di danza, è troppo buona?
«Mi sembra evidente che io e lei abbiamo due visioni completamente diverse».

Le discussioni fra voi sono oramai ricorrenti.
«Arrivando da due mondi differenti, avendo passati completamente diversi, credo sia anche normale avere, come dire, piccoli screzi, piccoli contrasti».

Pensava che Lorella fosse un osso così duro?
«La conoscevo di vista, non personalmente, so che è una persona dal carattere ferreo e una grande lavoratrice. Forse, per certi versi ci assomigliamo. Lei non molla e io non mollo».

Eppure qualche sabato fa si è alzata ed è uscita dallo studio.
«C’era stata una discussione, mi ero un po’ innervosita e per non trascendere sono uscita. Preferisco evitare».

Un’altra volta Lorella le ha consigliato di mettere gli occhiali.
«E io le ho risposto che sono piena di occhiali. Io non ci vedo da vicino, ma ci vedo molto bene da lontano!».

Nulla sfugge.
«Sono sempre concentrata e attenta, scrivo le correzioni che poi farò in sala prove. Ho un occhio molto clinico avendo lavorato con corpi di ballo di 80 ballerini. Non sto a “guardare” l’esibizione, nel senso che non me la godo».

Dal collo del piede fino alla punta dei capelli passa tutto al vaglio.
«A me piace la completezza in un ballerino, per questo mi piacciono i ballerini versatili, che non fanno solo uno stile».

Ha rimandato indietro un’allieva perché non era pettinata bene.
«Fa parte del nostro lavoro, della disciplina: essere pettinato bene, vestito giusto, con le scarpette a posto».

Un’altra allieva è stata ripresa per il troppo eyeliner sugli occhi.
«Anche io, se mi truccavo male o mi truccavo troppo, venivo sgridata».

Quest’anno il livello degli allievi di danza com’è?
«Tutti gli anni è misto: chi un po’ meglio, chi un po’ peggio, chi fa più progressi nel corso della scuola, dipende da loro. Ma ogni anno hai stimoli, sai che non sarà mai un lavoro monotono e noioso».

La sua frase «Il mondo della danza sa» è diventata uno slogan.
«Perché è un mondo abbastanza piccolo, ci conosciamo tutti, sappiamo tutto. Se mi fossi inventata io certe cose sarei un genio! Sono così e non c’è da discutere. Due più due fa quattro».

Cosa “non sa” chi non fa parte di quel mondo?
«Tante cose che viste da fuori possono sembrare esagerazioni, ma c’è un codice, un’etica precisa. Per esempio il ballerino non può appoggiare i gomiti sulla sbarra perché è una mancanza di rispetto».

La frase più buona che ha detto in 18 anni di “Amici”?
«“Meglio”».

Un avverbio.
«Io non dico mai “bene”, a meno che non sia un’esibizione stratosferica. Dico “un po’ meglio”, che significa “puoi migliorare ancora”».

Non è faticoso essere sempre così esigente?
«Prima di tutto lo sono con me stessa. Certo è faticoso. Nella vita cosa c’è di non faticoso? Dal lavoro all’amore, ci dobbiamo conquistare tutto. Sono tanti i sacrifici, ma quando ti arriva una gioia è immensa, è conquistata».

Anche conquistare “Amici” per lei è stato faticoso?
«“Amici” è coinciso con il momento della mia vita privata in cui mi sono sposata. Quando ballavo ero un giorno qua e un giorno là, poi insegnavo nei teatri ed ero sempre in giro. Per la prima volta ho pensato di lavorare fuori dal teatro, si sono concatenate delle cose».

A parte “Amici” la danza in tv è bistrattata?
«L’unica trasmissione dove c’è della buona danza è “Amici”. Per il resto in tv di danza si parla molto poco. Per fortuna c’è l’appuntamento annuale su Raiuno con Roberto Bolle, una cosa molto bella in prima serata, che avvicina il grande pubblico alla danza».

Ha dato consigli a sua cugina Rosalinda che ha da poco partecipato a “Ballando con le stelle”?
«Non ci sentiamo molto. Lei ha uno spirito artistico, ha sempre amato la danza. Stavolta mi ha detto: “Ora capisco veramente la grande passione che hai per quest’arte meravigliosa”».

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