«Saranno famosi». Così si chiamava nei primi anni «Amici», il talent show che si avvia alla finalissima della 17a edizione. L’obiettivo è sempre quello: trovare le star del futuro. E se nel 2017 ha trionfato un ballerino, Andreas Müller, il secondo classificato Riki è riuscito comunque a diventare un fenomeno pop, vendendo oltre 250 mila copie dei suoi due album. Riusciranno i protagonisti di quest’anno ad arrivare così lontano?
Non è facile. Come diceva poco tempo fa Biondo su Instagram, appena si esce dal programma si deve ricominciare «dal basso», ovvero da capo o quasi. Una volta spenti i riflettori della tv si deve tenere accesa da soli (con l’aiuto dei fan) la luce sulla propria carriera. Nella migliore delle ipotesi, per sempre.
Il 1° giugno alcuni protagonisti di «Amici» hanno pubblicato un album che potrebbe segnare per loro un decisivo passo nel mondo della discografia (e forse delle classifiche). Scopriamo chi sono per valutare, alla luce degli ultimi mesi, le loro potenzialità.
Biondo
Biondo è un ragazzo irrequieto e senza regole, in linea con i personaggi appartenenti al genere più amato dai giovanissimi: la «trap». Ma dietro il volto da duro di Simone Baldasseroni (il suo nome all’anagrafe) abbiamo conosciuto un ragazzo simpatico, determinato e in sintonia con il pubblico. Da piccolo sognava di diventare cuoco: a detta sua era il modo più diretto per conquistare le ragazze, tanto efficace quanto fare musica. È per amore che ha scritto la sua prima canzone, «Quattro mura», titolo che si è anche tatuato dietro un orecchio. Il suo primo album «Dejavu» (tutto attaccato, senza accenti) è la sintesi della leggerezza dei suoi 19 anni, con sonorità ballabili e testi spensierati.
Emma Muscat
Non sono stati solo i suoi occhi a conquistare il pubblico di «Amici». Emma Muscat è molto fortunata: ha anche una voce strepitosa. La ragazza di origini maltesi si è legata sentimentalmente a Biondo, ma non era arrivata in Italia per cercare l’amore: voleva mostrare il suo talento e ci è riuscita. Emma suona il pianoforte da quando ha 6 anni, crede nelle sue capacità fin da allora ma non è affatto presuntuosa. La sua perfetta conoscenza dell’inglese ha reso speciale ogni cover su cui si è impegnata, permettendole di brillare con tutti gli ospiti internazionali. Canta bene anche in italiano perché è molto ricettiva: impara bene e in fretta. In questi mesi ha raccolto tanto materiale che presto arriverà nei negozi in un album di cui si sa ancora poco. A lei si adattano bene le canzoni «piano e voce» e i pezzi dal respiro internazionale.
Einar
Non è certo il più piccolo tra i cantanti di «Amici» (ha compiuto 25 anni il 22 maggio) ma sicuramente è quello con meno esperienza sul palco, almeno fino al Serale. Poi, qualcosa è cambiato. Einar ha origini cubane ma vive vicino a Brescia. Lavora come tornitore ma ha una grande passione per la musica e lo sta dimostrando. Escluso al primo provino della sua vita fatto a «X Factor», ci ha riprovato con «Amici»: l’ha spuntata ed è cresciuto molto, nonostante i fan credano in lui più di quanto lui creda in se stesso. La voce di Einar svela un’anima fragile e una storia difficile: in questi mesi, tra mille ostacoli, ha dimostrato di avere buone potenzialità. Nell’album omonimo sono raccolte le sue cover più belle (da Samuele Bersani a Michele Bravi) e gli inediti cantati durante le diverse fasi dello show.
Carmen Ferreri
Gli artisti di maggior successo passati da questo talent show (basti pensare a Emma o Alessandra Amoroso) sono quelli che hanno dimostrato fin da subito due cose: il coraggio di mostrarsi autentici e il desiderio di arrivare al cuore del grande pubblico. Carmen è così: determinata, sensibile, spesso testarda (serve anche quello) e con una storia di vita tutta da raccontare, anzi, da cantare. Anche se è stata molto criticata, la sua voce potente si presta bene a brani, per così dire, «tradizionali». È proprio quello che troveremo nell’album «La complicità»: in sette canzoni presentate durante la trasmissione, sia in italiano sia in inglese (tra cui spiccano una cover di Adele e una di Queen Latifah), dà un assaggio della sua personalità tanto solare quanto struggente. Carmen Ferreri, nonostante tutto, è rimasta fedele a se stessa.
Irama
Filippo Maria Fanti ha preso il suo secondo nome, l’ha anagrammato e l’ha trasformato nello pseudonimo Irama: in malese significa «ritmo». Ha gli occhi chiari ma solo in apparenza freddi, serpenti tatuati sulle braccia e non si separa mai dagli orecchini con le piume. È riservato e la sua identità è difficile da decifrare. Fin dall’esordio a Sanremo 2016 tra le Nuove proposte con il brano «Cosa resterà» ha dimostrato di amare non solo il linguaggio del rap, ma anche le contaminazioni del pop: infatti sa cantare e scrivere brani con messaggi forti. Ha pubblicato «Plume» (in italiano «piuma»), un album in cui questa «ricchezza» emerge in brani che raccontano i tormenti di un periodo difficile. Dopo aver partecipato a Sanremo e vinto il «Summer Festival» una pausa forzata gli ha fatto mettere in discussione il suo talento. È giunta l’ora della riscossa.
È arrivata terza nell'ultimo serale di “Amici”. Oggi si racconta senza filtri sulle difficoltà del talent e sul suo futuro, mentre è uscito "Va tutto bene", il suo primo album