Belen: «Per me io valgo… soprattutto in cucina!»

Abbiamo chiesto alla presentatrice di "Tú sí que vales" di giudicare se stessa come se fosse una concorrente

Belen Rodriguez è nata a Buenos Aires (Argentina) il 20 settembre 1984. Dal 2013 è sposata con Stefano De Martino: i due hanno un figlio di 6 anni, Santiago. Conduce “Tú sí que vales” dalla prima edizione (2014)
15 Novembre 2019 alle 10:00

Per me vale. E anche per gli oltre 5 milioni di spettatori che la seguono ogni sabato in “Tú sí que vales”. Ma cosa pensa Belen dei propri punti di forza e debolezza? Come uscirebbe da una prova della trasmissione che presenta? Un po’ per gioco e un po’ sul serio, le abbiamo proposto di giudicare la sua bravura in una serie di competenze. Per esempio, come se la cava Belen a...

Cucinare?
Per me vale! «Modestamente sono bravissima grazie agli insegnamenti di nonna Clara. Lei faceva la pasta a mano e io da bambina la aiutavo. E poi per me il pranzo in famiglia è un rito da difendere, quindi ci tengo molto. So fare le lasagne, il pesto, il ragù... e quando non so fare una cosa, mi guardo un tutorial su Internet. Il piatto che mi riesce meglio sono gli spaghetti al pomodoro. Il vero chef si vede dai piatti semplici!».

Guidare?
Per me vale! «Ho cominciato a 16 anni con la Jeep di papà che era una specie di trattore e aveva il cambio durissimo, quindi adesso col servosterzo mi sembra di volare. Ho una guida sportiva, se mi incrociate fatevi da parte...».

Fare sport?
Per me non vale... «Un disastro. Sono goffa e scoordinata, e non capisco perché, visto che nel ballo me la cavo bene. A 14 anni, durante una partita di pallavolo a scuola, ho preso una pallonata in testa e sono finita al pronto soccorso: mi ricordavo solo il mio nome. Forse è per questo che sono un po’ tonta... Scherzo! Ma da allora ho chiuso con ogni sport. E anche con l’equitazione ho subito un trauma: una volta un cavallo ha morso mia sorella!».

Fare la mamma?
Per me vale! «Mi piace e ho sempre fatto tutto, dalle pappe a cambiare i pannolini quando Santiago era piccolo, ad aiutarlo con la scuola adesso che ha sei anni. Non sono severa e cerco di essere una mamma-amica, parliamo di tutto. Mi spiace solo che a volte sono lontana per lavoro, ma con Stefano (De Martino, il marito, ndr) cerchiamo di “fare i turni”».

Fare affari?
Per me non vale... «Mah... piano piano sto imparando (ha lanciato due profumi, una linea di abbigliamento e costumi da bagno e un ristorante, ndr) ma il problema è che non sopporto le riunioni di marketing. Negli affari bisogna saper programmare e io invece mi annoio, perché sono un’istintiva. Anche con i conti sono un disastro, in matematica facevo schifo. Preferivo le materie artistiche».

Disegnare?
Per me vale! «Ho fatto il liceo artistico ed ero brava, disegnavo soprattutto paesaggi romantici: il mare, i boschi... Ma ero ancora più brava nella scultura. Scolpivo corpi nudi abbracciati. Li faccio ancora, ogni tanto. Però il mio capolavoro è il busto di un indio: è ancora in casa della nonna in Argentina. Del resto ho vinto un premio come Opera d’arte vivente, a Napoli quattro anni fa... che ridere, ci siamo divertiti moltissimo».

Cucire?
Per me vale! «Anche qui c’è di mezzo una nonna, anzi una bisnonna, che era una vera sarta. Era arrivata in Argentina portandosi i tessuti delle Canarie, mi faceva i vestiti e io l’aiutavo. Ho ancora una camicetta che abbiamo fatto insieme e guai a chi me la tocca!».

I social?
Per me non vale... «Non sono molto social (strano, considerando che ha nove milioni di follower su Instagram, ndr). Preferisco gli amici in carne e ossa a quelli virtuali. Facebook l’ho abbandonato perché è pieno di “hater” che mi hanno detto un sacco di cose cattive. Adesso preferisco Instagram, ma bisognerebbe “postare” ogni giorno e io ogni tanto mi stufo di condividere i fatti miei. Manco di regolarità».

Allevare animali?
Per me non vale... «Abito in città e gli animali dovrebbero vivere liberi o in una fattoria. Non capisco chi li tiene in casa, però non condanno nessuno perché... ho due gatti anch’io. Li ho presi per amore di mio figlio, che li voleva tanto!».

Sopravvivere?
Per me vale! «A “L’isola dei famosi” mi sono ferita e ho perso non so quanti chili, ma sono arrivata fino in fondo. Oggi però non ci tornerei... Anzi sì, a patto che vengano con me gli altri protagonisti di “Tú sí que vales”, da Sabrina Ferilli a Gerry Scotti. Ma tanto so che non succederà perché Gerry non accetterebbe mai. Non ce lo vedo proprio a sopravvivere solo col latte di cocco...».

Presentare?
Per me non vale... «Nel senso che di tutto quel che faccio per spettacolo è la parte che mi piace meno. Preferisco cantare, ballare, recitare e scrivere. Proprio ora sto scrivendo una serie inventata da me e appena sarà pronta la proporrò a una tv, ma è inutile che mi chieda di più, finché non ho finito di scriverla è top secret!».

Peccato. Ultima curiosità: se dovesse partecipare a “Tú sí que vales”, in cosa si esibirebbe?
«Canterei una canzone ma in incognito, con un travestimento, per vedere cosa dicono i giudici senza sapere che sono io. Anzi non lo scriva se no mi rovina la sorpresa. Magari lo farò davvero in una delle prossime puntate».

Scusi Belen, non ho resistito...

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