Cristiano Malgioglio: «A Natale indosserò un abito di mia madre»

In gara al GF Vip per la seconda volta dice: «Passo le feste nella Casa, felice e al riparo dal virus»

La prima volta di Malgioglio concorrente al “Grande Fratello Vip”, nel 2017, fu un vero successo, perché riuscì a creare tanti look e situazioni divertenti
3 Dicembre 2020 alle 09:32

«Non so se vivrò l’inferno nella Casa, ma spero di trovare almeno il purgatorio, così mi merito il paradiso». Cristiano Malgioglio commenta con Sorrisi la sua seconda esperienza da concorrente del “Grande Fratello Vip”. La prima volta, nel 2017, fu un grande successo, esploso anche sui social. E c’è molta curiosità su cosa succederà adesso…

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Cristiano, perché partecipare di nuovo?
«Tutti si sono meravigliati di questa mia follia. Perché ho già fatto splendidi “GF”, con conduttori a cui voglio bene: un altro da concorrente vip con Ilary Blasi e Alfonso, e tre (“GF” classici, ndr) da opinionista, uno con Alessia Marcuzzi e due con Barbara d’Urso. Non avevo certo bisogno di “visibilità”. Ma quando Signorini mi ha chiamato ho detto di sì per le centinaia di fan e di follower che mi hanno scritto: “Cristiano, pensaci tu, alleggerisci!”».

In tv c’è bisogno di leggerezza?
«Viviamo un momento triste, questo lockdown mi ha spappolato. Sono spaventato come un gatto con i fuochi d’artificio. Distrutto nel vedere Milano, la mia città, con le saracinesche dei negozi abbassate. Io, chiuso in casa, senza uscire più con gli amici per la paura di prendermi il coronavirus. Anche per questo ho accettato. Mi ha incoraggiato Iva Zanicchi (che si è ammalata lei stessa e che purtroppo ha perso il fratello Antonio di Covid, ndr): “Cristiano, vai!”. Dentro la Casa si sta protetti e ci si può scambiare qualche abbraccio con i ragazzi».

Ragazzi come Tommaso Zorzi. Le sta simpatico?
«Mi sembra molto carino, tra l’altro abitiamo vicini a Milano, ma non ci siamo mai frequentati. A me dispiace che siano usciti la contessa Patrizia de Blanck, che è una mia cara amica, e lo scrittore Fulvio Abbate: mi sarei fatto volentieri due chiacchiere con lui. Di libri, di film, di canzoni… Non se ne parla mai! Con questo non è che voglio fare il “professorino”, però un po’ di cultura ci vorrebbe».

Lei cosa consiglierebbe?
«Il romanzo di Ferzan Ozpetek “Come un respiro” (edito da Mondadori, ndr). L’ho letto tre volte, so a memoria anche la punteggiatura. Bellissimo».

Cos’è il “GF” per lei?
«Il migliore degli amanti (ride). Ci sono relazioni che durano cinque mesi, io sono al quinto “GF”, quindi cinque anni».

E se stavolta vincesse?
«Ma io ho già vinto. Sul web circolano ancora i fotogrammi della prima edizione con me, visualizzati milioni di volte: io che impasto la pizza, io con il bicchiere in mano in giardino, io con la banana che mi cade di bocca, io che dico: “Sono la regina!”».

Profetico?
«Vincere non è il mio obiettivo, intanto bisogna resistere... In genere il 10 dicembre di ogni anno parto. Vado a Los Angeles, a Cuba o a Istanbul perché da quando è morta mia mamma Carla, 26 anni fa, non festeggio il Natale. Non faccio neanche l’albero, non lo sopporto».

Quindi a Natale nella Casa che cosa farà?
«Il giorno di Natale indosserò un vestito di mia madre. Stupendo, scuro, con dei grandi fiori. Glielo avevo regalato io, l’avevo comprato per lei a Madrid».

E a Capodanno?
«Canterò con i ragazzi canzoni latinoamericane, gliele faccio conoscere io, per scacciare via questo orribile 2020».

È vero, lei canta anche in portoghese, spagnolo…
«E lo farò anche nel mio nuovo progetto. Dopo questo “GF” non so se andrò ancora in tv, voglio dedicarmi alla musica. Oltre a un disco di canzoni mie, ne ho in mente uno che si chiamerà “Icone”, con le mie cover di grandi artiste straniere che adoro: la capoverdiana Cesária Évora, la cubana Omara Portuondo, le brasiliane Maria Bethânia e Alcione… Vorrei che ci fosse pure un duetto con Arisa, che per me è la voce giovane più bella che abbiamo».

Stiamo parlando di progetti per la prossima primavera-estate, quindi.
«Sì. Ci sarebbe anche il Festival di Sanremo a marzo. Amadeus mi ha cercato perché ha sentito il pezzo che avevo scritto per un’altra cantante e mi ha chiesto se volevo partecipare io, in gara. Non era mai successo, la cosa mi ha molto commosso e ho riflettuto. Ma poi l’ho incontrato, l’ho ringraziato e, anche se sarebbe stato un grande colpo, gli ho detto che preferisco lasciare il posto a un giovane».

Ma non si è giovani solo anagraficamente.
«Io ho il cervello di un bambino di 8 anni, sono pieno di energie. Ah… se potessi farei ascoltare a questi ragazzi del “Grande Fratello Vip” la musica di Marc Anthony, l’ex marito di Jennifer Lopez. Ma niente dischi, non si possono portare, è vietato dal regolamento».

Si possono portare pochi oggetti personali. Per lei cosa era imprescindibile?
«I miei abiti di Kansai Yamamoto, un grande stilista giapponese che non c’è più, e il bloc-notes, perché devo finire il mio libro».

Che tipo di libro?
«Epistolare: sono 200 lettere che scrivo a me stesso dai posti del mondo in cui sono stato».

Contenuto?
«Storie d’amore: 190 di fantasia, le altre 10 mie, vissute personalmente. Lascerò ai lettori il gioco di indovinare quali sono quelle vere».

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