Francesca Cipriani: «Preferisco essere pupa che secchiona»

La showgirl, dopo aver vinto da concorrente, conduce con Paolo Ruffini il reality di successo di Italia 1

Francesca Cipriani. È nata a Popoli, in provincia di Pescara. Ha esordito come conduttrice e inviata del tg di Onda TV nel 2005
16 Gennaio 2020 alle 16:07

Francesca Cipriani è una che ama tornare sul luogo del delitto. Nel 2010, infatti, si era aggiudicata la seconda edizione di “La pupa e il secchione” e a dieci anni di distanza, in occasione della rinascita del programma, ora intitolato “La pupa e il secchione e viceversa”, si è ritagliata il ruolo di conduttrice al fianco di Paolo Ruffini.

Un ritorno fortunato, a giudicare dal successo delle prime puntata.
«Una bomba! Da tanto tempo Italia 1 in prima serata non raggiungeva un risultato del genere (13% di share e oltre due milioni e mezzo di telespettatori, ndr). Quindi un esordio più che positivo, direi ottimo. Sono molto contenta che questo programma sia tornato alla ribalta. È uno show leggero, divertente e ce ne vorrebbero di più di trasmissioni così. Sono felice di farne parte».

E d’ora in avanti quale sarà il suo ruolo?
«Affiancherò Paolo in alcuni giochi».

Da veterana, come le sono sembrate queste nuove pupe e i loro secchioni?
«Direi che è proprio un bel cast, posso garantirvi che succederanno un sacco di cose. Nelle prossime puntate ne vedrete delle belle».

Se fosse stata una delle pupe quale secchione l’avrebbe colpita?
«È ancora presto per dirlo, voglio mantenere un po’ di suspense. E poi i gusti sono soggettivi, si sa».

Perché questo programma piace alla gente?
«Perché è uno show leggero. La gente ha bisogno di ridere, di staccare da tutti i pensieri e dalle problematiche della vita quotidiana. “La pupa e il secchione” è pura spensieratezza e secondo me serve in questo momento storico. Basta accendere un telegiornale per mettersi le mani nei capelli di fronte a tutto quello che sta succedendo nel mondo».

Immagino che nella sua vita i pupi non le siano mancati, ma è stata corteggiata anche da qualche secchione?
«Certo che sì. Il mio primo fidanzato lo era. E non l’ho mai scordato: d’altronde con il primo amore succede sempre così».

Chi è nella vita reale un vero “secchione”?
«Nel mio caso, posso dire che era un genio. Non scherzo, era bravissimo, negli studi, nella vita. Comunque attenzione: non tutti i secchioni sono uguali. Ce ne possono essere alcuni che in realtà sono dei “pupi latenti”. E negli anni finiscono per togliersi gli occhiali, fare la ceretta e diventare dei veri fusti».

Paolo Ruffini, invece, nella prima puntata, ha detto che lei è una pupa, ma anche una secchiona, avendo vinto lo show.
«Eh sì, ma anche a scuola non ero male. Se andate a parlare con i miei ex professori scoprirete che ero bravissima: avevo otto in quasi tutte le materie».

Alla faccia degli stereotipi.
«Sì, però la mia rivincita è anche essere pupa. La vita da prima della classe può essere dura: si può essere presi di mira o essere vittime di bullismo. Nel mio caso sbocciare come “una bellezza” è stata una rivincita».

È il ruolo che la gratifica di più?
«Sì. Ognuno può pensarla come vuole, ma dietro c’è sempre una storia. Bisogna considerare tutto il percorso di una persona: io non ho problemi a dire che preferisco decisamente essere quella bella piuttosto che quella brava».

Sono passati 15 anni dalle sue prime apparizioni televisive. Che bilancio traccia?
«Che la gavetta, l’impegno e la passione vengono premiati. Sono partita dal telegiornale di una piccola tv umbra. Ma se hai una passione dentro, come in tutte le professioni, ce la puoi fare. Ho sempre sentito dentro questa passione per la televisione. Sono contenta di essere riuscita negli anni a fare belle cose e spero di continuare».

Il momento indimenticabile?
«“L’isola dei famosi”. Mi è servita molto. Lì mi sono davvero messa in gioco, mi sono fatta conoscere e spero di avere altre occasioni per mostrare altri lati di me. Sono sempre il personaggio appariscente, ma Francesca è anche altro».

Lei, però, questa appariscenza non l’ha mai frenata.
«Sicuramente. Mi diverte molto, e voglio continuare a giocarci. Però, in maniera parallela, vorrei fare altre cose: non dico serie, ma che facciano conoscere la mia anima che è ricca. In questo senso “L’isola” mi ha avvicinato a una fetta di pubblico che forse non mi conosceva».

Dobbiamo aspettarci che anche a “L’isola”, dopo essere passata come concorrente, torni da conduttrice?
«Confesso che mi piacerebbe molto. Mi auguro che in futuro mi prendano in considerazione, magari anche come inviata o come opinionista».

Seguici