Abbiamo incontrato l’attore turco scelto da Milly Carlucci come concorrente di "Ballando con le stelle"
«Ciao Milly, come stai?». Con queste parole il divo turco Furkan Palali è apparso, un po’ a sorpresa, sui social dello show condotto da Milly Carlucci. E ha continuato così: «Io sto bene e non vedo l’ora di essere parte del tuo cast di “Ballando con le stelle”. Ci vediamo a settembre». Dunque presto lo vedremo danzare sulla pista da ballo di Rai1, dove sicuramente conquisterà altri cuori oltre a quelli che ha già collezionato grazie a “Terra amara”, la soap vista su Canale 5 e Rete 4. Perché Furkan è l’ultimo rappresentante di una serie di divi turchi che, essendo eroi di serie seguitissime, hanno conquistato l’Italia. Dopo Can Yaman, ora tocca a lui. Conosciamolo meglio.
Buongiorno Furkan e benvenuto! Le piace l’Italia? E che rapporto ha col nostro Paese?
E l’attore già ci sorprende perché fa un segno alla traduttrice, smette di parlare in turco e dice, in un italiano niente male: «Adesso parlo un po’ della vostra lingua, vedi? La sto imparando. Il popolo italiano è molto sincero e amichevole...». Poi riprende in turco: «Sono venuto diverse volte e qui mi trovo sempre bene. Mi piace la cucina italiana, trovo che abbia molti collegamenti con quella turca. Sono rimasto incantato soprattutto da Roma. Ed essendo un ingegnere, ammiro le vostre opere d’arte: di fronte al Pantheon sono rimasto senza parole! Ora vorrei che la mia esperienza a “Ballando con le stelle” fosse solo l’inizio di un lungo rapporto professionale col vostro Paese. Per questo sto studiando la vostra lingua, perché mi piacerebbe lavorare in Italia con continuità. E infatti il mio agente sta già valutando delle offerte».
Come ha cominciato? Ha sempre voluto fare l’attore?
«No, in realtà mi ero laureato in Ingegneria geologica. Dopo la laurea pensavo di tornare nella mia città, a Konya, aprire uno studio tutto mio e mettermi a progettare pozzi... ma gli amici dicevano che avrei dovuto fare il modello e l’attore. Un momento decisivo è stato anche la fine di una storia d’amore in cui ero impegnato in quel periodo. A quel punto volevo un cambio radicale nella mia vita. Così mi sono convinto e ho deciso di provare questa strada».
E i suoi genitori come l’hanno presa?
«Mi hanno sostenuto, e non era scontato, visti i sacrifici fatti per farmi studiare. Senza il loro sostegno non so se avrei avuto la forza di inseguire i miei sogni. Ora li voglio ripagare. Mi confronto spesso con mio fratello maggiore Abdulrahim; papà Azmi mi dà tanti saggi consigli e mamma Cemile è il mio rifugio d’amore».
A proposito di famiglia, pensa di formarne una tutta sua?
«Certamente, ma non adesso. Sono troppo concentrato sul lavoro. È una cosa che verrà più in là, quando sarà il momento giusto».
Lei ha cominciato come modello. Che cosa ricorda?
«Nel 2011 fui eletto miglior modello della Turchia. Questo mi permise di partecipare a una competizione con i rappresentanti di altri 70 Paesi... e lì vinsi il titolo di miglior modello del mondo. È stata una grande emozione e mi ha convinto ancora di più che ero sulla strada giusta».
È vero che ha anche giocato a basket ad alto livello?
«Sì, il basket è una grande passione per me e da ragazzo ho giocato nel Konyaspor, che militava nella Serie A turca. Ma poi ho dovuto lasciare la pallacanestro per concentrarmi sullo studio e sul lavoro».
Parliamo di “Terra amara”: anche se è ambientato in una terra lontana come la Turchia, in Italia questa soap ha avuto un grande successo. Perché, secondo lei?
«Perché parla di sentimenti universali: amore, rabbia, vendetta, espiazione... e lo fa con l’intensità della tragedia, ma anche con tanti momenti divertenti, da commedia. Tutti possono ritrovarcisi. Ed è questo che mi piace del mio mestiere: come attore provo a tirare fuori sentimenti autentici e veri. Cerco sempre di comunicarli in maniera diretta e anche un po’ pungente, a volte».
Come descriverebbe il suo personaggio, Fikret?
«È un uomo che sa amare e per chi ama è pronto anche a correre rischi terribili, e questo lo rende un beniamino del pubblico. E poi ha un forte sentimento di giustizia: vuole sempre e solo la verità, indipendentemente da chi ha davanti. Questo a volte lo porta a essere irascibile».
Ci racconta il momento più difficile che ha vissuto su un set?
«È stato anche il più comico. Era una scena al cimitero, in cui Fikret rompe la lapide di suo padre. Sul set faceva freddo, ma io per muovermi meglio ho tolto la giacca e sono rimasto in camicia. Appena abbiamo cominciato a girare si è messo a piovere, faceva freddissimo, tremavo tutto, e per il nervoso ho fatto davvero a pezzi quella lapide. Credo che la scena sia venuta proprio bene (ride di gusto, ndr)».