Gli 8 Fuggitivi di “Celebrity Hunted”: «E adesso provate a prenderci»
Otto personaggi in fuga inseguiti da una squadra di superdetective: arriva il reality di Amazon Prime Video. Travestimenti, corse, depistaggi: raccontano solo a Sorrisi le loro spericolate imprese
Ci siamo. Dal 13 marzo saranno disponibili on-line le prime tre delle sei puntate dello show più atteso del momento: “Celebrity Hunted - Caccia all’uomo”. Un format inedito per l’Italia, una specie di enorme gioco di guardie e ladri dove otto celebrità devono sfuggire per 14 giorni all’inseguimento di una task-force di Cacciatori formata da investigatori professionisti. Se ci riusciranno, e se riusciranno a raggiungere una meta segreta senza farsi catturare, si divideranno un montepremi di 100 mila euro (che saranno devoluti in beneficenza).
I Fuggitivi sono Francesco Totti (in gara da solo), Costantino della Gherardesca (anche lui solo), e le coppie formate da Fedez e Luis Sal, Diana Del Bufalo e Cristiano Caccamo, Claudio Santamaria e Francesca Barra: ognuno di loro racconta in esclusiva a Sorrisi la sua esperienza. E i Cacciatori? Sono 13 detective, ognuno con un ruolo preciso: dall’ex agente segreto al commissario di polizia, dalla “profiler” (psicologa specializzata nello studiare la personalità dei latitanti) al criminologo, fino agli hacker informatici. E c’è persino l’esperto di lettura delle labbra, per ricostruire i dialoghi dai filmati delle telecamere...
I Fuggitivi hanno a disposizione solo una carta di credito e un telefonino (entrambi “tracciabili”); i Cacciatori possono usare tutti i mezzi legali per rintracciare i Fuggitivi, dalle telecamere di videosorveglianza ai sistemi di riconoscimento facciale o delle targhe, fino agli “interrogatori” ad amici e parenti delle loro prede, e a chiunque le abbia incrociate nella loro fuga. «È un modo entusiasmante per far vedere al pubblico come funziona il lavoro di Intelligence» dice Alfredo Mantici, ex dirigente del Sisde (così si chiamava il nostro servizio segreto fino al 2007), che guida i Cacciatori: “Per noi è come una grande esercitazione, e non ho nessuna intenzione di perderla. Anche perché, se è vero che le nostre “prede” non sono professionisti della fuga, è innegabile che possono contare sull’aiuto di migliaia di fan, e che noi abbiamo solo due settimane per trovarli».
Volete sapere dove si sono nascosti? Dovete solo aspettare il 13 marzo e collegarvi a Prime Video. E che la grande caccia cominci!
Come vedere il programma su Amazon Prime Video
“Celebrity Hunted - Caccia all’uomo“ è il primo programma non fiction creato in Italia da Amazon ed è prodotto da EndemolShine Italy. Si potrà vedere su qualsiasi televisore connesso a Internet e naturalmente su tablet, computer e telefonini. Le prime tre puntate saranno disponibili in contemporanea dal 13 marzo su Amazon Prime Video; dal 20 marzo saranno visibili anche le ultime tre.
Come vederle? Forse non dovete fare nulla: se siete già abbonati ad Amazon Prime, il servizio creato per offrire consegne illimitate, veloci e senza costi aggiuntivi a chi fa acquisti sul sito Amazon.it, l’abbonamento a Prime Video (il cui catalogo è già ricco di film, serie tv e show) è già nel vostro pacchetto. Insieme con altri servizi come Prime Music, Prime Reading, Amazon Photos, Twitch Prime e altro ancora.
Per chi, invece, non è ancora cliente Amazon Prime, l’abbonamento è disponibile a 36 euro all’anno o 3,99 al mese e comprende un periodo di uso gratuito di 30 giorni per i nuovi iscritti. Ci si può iscrivere su Amazon.it/prime e cancellare l’iscrizione in qualsiasi momento.
I Cacciatori inseguono da questa centrale operativa
Sopra i detective che danno la caccia ai Fuggitivi, riuniti nella loro centrale operativa. I 13 Cacciatori sono tutti professionisti provenienti da polizia e servizi segreti o studiosi di tecniche d’investigazione. A guidarli c’è Alfredo Mantici, ex capo del Dipartimento analisi strategica del servizio segreto italiano.
I Fuggitivi
Francesco Totti
Età: 43 Professione: ex calciatore Specialità: inseguimenti
«Il programma è davvero divertente e imprevedibile: a un certo punto mi sono nascosto pure tra i frati di un convento! Anzi, li ho già invitati tutti a casa mia per vedere le puntate. Finora ho visto solo qualche “spezzone“ che mi riguarda, ma ora sono molto curioso di confrontare la strategia degli altri concorrenti con la mia. Per una volta non dovevo fare gioco di squadra, ma ero completamente solo: mi sembrava di vivere in un thriller. Per fortuna ero allenato e in forma, perché qui la velocità è decisiva e ci sono tanti inseguimenti. È anche importante non farsi prendere dall’ansia. Ho cercato di capire come avrebbero potuto ragionare i Cacciatori sulle mie tracce per poi fare di tutto per seminarli. La cosa più difficile? Nascondermi anche da Ilary e dai miei figli. Ma erano molto contenti, soprattutto i bambini... non credevano che avrei mai accettato di fare lo show e adesso non vedo l’ora di mostrare loro quante ne ho combinate!».
Fedez
Età: 30 Professione: cantante Specialità: provocatore
«Ho accettato con entusiasmo perché il format è così nuovo che non saprei neanche come chiamarlo, forse “Survival”. Abbiamo percorso migliaia di chilometri e siamo finiti in posti assurdi, anche in una casa sull’albero... La cosa più eccitante è che i Cacciatori sono tutti investigatori professionisti, e già pregustavo la loro rabbia nel non riuscire a prendere dei p...olli (veramente Fedez ha usato una parola più colorita, ndr) come noi. Perciò li provocavo continuamente mandando messaggi con il cellulare a nostra disposizione, che naturalmente era controllato. Forse ho esagerato, perché una volta ci hanno circondato dentro a una villa con tutte le auto e gli uomini a loro disposizione. Ma sono riuscito a fregarli anche lì!».
«Alla tv tradizionale dedico solo l’1% del mio tempo, il 99 è per Internet. E sono cresciuto con l’on demand: non sopporto che sia la tv a propormi una “scaletta” di cose da vedere, mi piace farmi da solo il mio palinsesto. Ecco perché ho accettato con entusiasmo. Il mio punto forte è stata la programmazione: prima dell’inizio ho preso carta e penna, e con Fedez ho preparato un “piano di battaglia” con un preciso itinerario da seguire, i possibili nascondigli, le persone da contattare. Poi il piano si è rivelato ottimo! Il resto l’ho fatto con la determinazione: sono un motivatore nato ed ero io a trascinare Federico, che spesso si lamentava e si sfiduciava. Insomma, faceva un po’ la “primadonna”...».
«Ho accettato perché c’era Diana. Con lei mi diverto moltissimo, anche se è un po’ una palla al piede: lenta, tranquilla, comodosa... dovevo sempre spronarla! Abbiamo preparato tutto con cura e siamo diventati dei professionisti del travestimento: avevamo anche capi double-face per cambiare look in un minuto. Una volta siamo saliti su un treno, ci siamo chiusi nella toilette, ci siamo completamente cambiati e quattro minuti dopo siamo scesi alla stazione e abbiamo preso il treno in direzione opposta. Tutto è andato liscio finché un treno in ritardo ci ha costretto a cambiare i nostri piani, e lì abbiamo dovuto improvvisare. Gli operatori hanno ripreso tantissimo materiale e non sappiamo cosa resterà e cosa no: non vedo l’ora di rivederci sullo schermo per capire se abbiamo fatto la figura degli eroi d’azione o... dei tontoloni!».
«La cosa più difficile per me è stata rinunciare al telefonino: ce l’ho dalla quinta elementare, sono entrata nel panico! ¬ E poi condividere con Cristiano il lettino di una roulotte scassata in mezzo a un bosco. Gli ho detto: “No, non ce la posso fare, io sono alta un metro e 80!”. Insomma, lo ammetto, sono una patatona comodosa e pur di non correre per tutto il tempo mi sono specializzata in depistaggi. Per esempio, usavo il bancomat per comprare biglietti “falsi“, per destinazioni dove non avevamo nessuna intenzione di andare. Convincevo i fan che ci fermavano per un selfie a postarlo con false informazioni su dove ci avevano incontrato e dove stavamo andando. E poi avevo tutto un armamentario di abiti avvolgenti, occhialoni coprenti e felpe col cappuccio...».
«Ho accettato perché da attore era un’occasione unica di interpretare l’eroe di film come “Il fuggitivo” o “Papillon”. Ma non mi sono preparato. Per me l’assenza di strategia è la migliore strategia: mi rende imprevedibile. Perciò ho lasciato le mosse di “intelligence” a Francesca, che è l’esperta, e mi sono preoccupato solo di una cosa: trovare il cibo! Sembra facile ma non lo è, perché con ogni acquisto rischiavamo di lasciare tracce (e non parliamo di entrare in bar e ristoranti...). Un altro pericolo erano i fan che ti fotografano e poi “postano” i selfie sui social. Per tenerli a bada mi sono scaricato una applicazione per il cellulare: basta schiacciare un tasto e arriva una finta telefonata. In realtà è la voce registrata di Francesca che grida: “Ma dove sei finito? Vieni qua subito!”. E io: “Scusate, c’è un’emergenza, devo andare”».
«Partecipare insieme a Claudio è servito a rafforzare la nostra complicità e a distrarci da un recente dolore (ha perso il bambino che attendeva dal marito, ndr). Sono sicura che i Cacciatori mi consideravano l’anello debole: sono partita con la febbre a 40 e i figli a casa che morivo dalla voglia di rivedere. Però non hanno tenuto conto che avere tre bambini mi ha allenato a cambiare piano in un secondo. E mi sono tornati utili gli anni da giornalista investigativa. Ero un po’ la “poliziotta“ del gruppo e ho fatto controspionaggio, sapevo come si muovono i Cacciatori e come depistarli. Un esempio? Tra i nascondigli ne ho scelto uno così ovvio, ma così ovvio... che ero certa che lo avrebbero scartato, almeno per i primi giorni. E infatti è andata proprio così».
«Volevo fare come a “Pechino Express”, ma lì i concorrenti si muovono soprattutto con l’autostop mentre in Italia è vietato sulle strade più veloci! Invece mi ha aiutato un’esperienza reale: per anni sono stato vittima di una stalker che m’inseguiva in tutti gli appuntamenti pubblici. Presentazioni di libri, studi tv, ospitate nei locali... Così sono diventato un esperto delle vie di fuga: in qualunque palazzo mi trovi so individuare le uscite di sicurezza in due secondi. Poi ho usato la mia faccia tosta: in fuga devi saper “costringere” chi incontri ad aiutarti. Altra arma segreta, i gioielli di famiglia che mi sono portato dietro. Mi hanno aiutato molto, ma non posso dirvi come. Lo scoprirete guardando il programma...».
Al via su Prime Video la quarta stagione. A sfidarsi sono quattro coppie: i comici Lodigiani e Ballerina, i rapper Guè ed Ernia, Bova con Rocío, e le sorelle Rodriguez