I conduttori di “Tú sí que vales”: «Siamo i primi a divertirci come pazzi!»

Martin Castrogiovanni, Belen, Giulia Stabile e Alessio Sakara al timone dello show del sabato sera di Canale 5

22 Ottobre 2022 alle 08:44

Il sabato sera? C’è “Tú sí que vales”! Il variegato e imprevedibile programma di Canale 5 è arrivato alla sua nona edizione riconfermandosi lo show più visto e amato dal pubblico italiano nel fine settimana. Per questo abbiamo deciso di analizzare con i conduttori Belen Rodriguez, Martin Castrogiovanni, Alessio Sakara e Giulia Stabile gli aspetti più interessanti del programma di Canale 5. Raccontando, tra le altre cose, le gesta dei giudici Maria De Filippi, Rudy Zerbi, Gerry Scotti e Teo Mammucari, e naturalmente della rappresentante della giuria popolare Sabrina Ferilli. Purtroppo non possiamo farvi sentire le voci dei conduttori, ma vi assicuriamo che l’entusiasmo è incontenibile: i primi fan di “Tú sí que vales” sono proprio loro.

Una grande intesa

Belen: «Noi quattro siamo molto diversi ma una cosa ci unisce: ogni giorno ci svegliamo e ci alziamo dal letto con l’idea di “spaccare il mondo”... e lo facciamo!».
Martin: «Siamo come una vera squadra di rugby, il mio sport del cuore: affiatati, pronti a dare il massimo e con la voglia di divertirci noi, prima di tutto. Solo così si diverte anche il pubblico».
Giulia: «Per realizzare le puntate mi sveglio prestissimo, con le gambe piene di dolori per le mie attività di danza, e vado a dormire a notte fonda, però sorrido sempre perché è tutto troppo bello. Più che una conduttrice mi sento una mascotte, ma Belen mi aiuta in tutto e per tutto durante la trasmissione. E con Alessio ci divertiamo come matti, mi racconta un sacco di barzellette».
Alessio: «Giulia ogni volta viene in camerino e mi controlla i vestiti per vedere se sono belli, puliti e stirati: si è messa in testa che vuole fare la mia stilista, è infinitamente dolce. Voglio troppo bene a questa ragazza».

Vorrei essere come...

Belen: «Vi ricordate quella donna che volava sui palloncini in cielo attaccata a dei tessuti? Ecco, io vorrei sul serio saper fare quella cosa, e un giorno ci proverò...».
Alessio: «Il mio sogno invece è saper suonare come un vero musicista, da un anno prendo lezioni di chitarra e c’è anche qualche video sui miei social: tutto sommato me la cavo. Mi piacerebbe anche saper stare in aria come certi ginnasti ma poi mi ricordo che sono un omone di 103 chili».
Giulia: «Io invece voglio fare la “maghetta”, da bambina mi hanno dato un dito finto che serve per far sparire il fazzoletto dentro la mano... oddio, forse non si può dire il trucco (ride)! Però, ecco, ho avuto sempre questa passione per i giochi di prestigio».
Martin: «In pochi lo sanno, ma vorrei sul serio imparare bene a cantare, peccato che sia totalmente negato, a tal punto che l’unica volta che ho cantato davvero era al mio matrimonio... gli invitati ridevano invece di farmi l’applauso».

Amiamo la giuria!

Alessio: «I nostri amati giudici sono fantastici! Mi ricordano tanto le mie amicizie, quelle più belle che ho, dove non si finisce mai di giocare, tra scherzi e sfide. Mi incanto a vedere gli sguardi tra Maria e Sabrina, si comportano esattamente allo stesso modo quando le telecamere sono spente».
Martin: «Ah, io quando entra Giovannino, il dispettoso amico di Sabrina, rido a crepapelle! Per gli scherzi che fa, tra petardi e fischi, Sabrina si spaventa davvero».
Belen: «Io invece vado matta per Teo quando si alza e vuole sfidare Rudy su cose complicatissime. La cosa sorprendente è che spesso queste cose riescono pure a farle».

La Scuderia Scotti

Giulia: «Il mio momento preferito è quando entra l’Ape in studio per celebrare l’ingresso di qualcuno nella Scuderia di Gerry. Non so se si vede, ma quando parte la sua canzone “La mia peperonata” la canto a squarciagola».
Alessio: «Ormai è diventato un programma nel programma. Alla fine questi talenti un po’ sgangherati pensano di saper cantare, ballare o raccontare barzellette, ma in effetti hanno un talento ancora più grande: quello di saper tenere incollate le persone allo schermo della tv».
Martin: «Vi rivelo un segreto: all’inizio di ogni puntata noi quattro vediamo la lista dei nomi, perché non sappiamo altro dei concorrenti, poi scommettiamo su chi entrerà in Scuderia. E io indovino quasi sempre!».

Lo sport è centrale

Belen: «Io sono fatta così: se ho un impegno alle 7 del mattino mi sveglio alle 5, per allenarmi. Quindi potete immaginare quanto mi piaccia vedere così tanti sport presentati, magari per la prima volta assoluta, in televisione».
Martin: «Mai come in questa edizione abbiamo visto così tanti atleti e ne sono felice, perché lo sport non è solo il calcio, per fortuna. Sono tanti, poi, i ragazzi disabili che sono venuti a mostrare le loro capacità sportive e credo aiuti molte famiglie a capire che lo sport è davvero di tutti».
Alessio: «Spesso si ritiene che tante discipline non siano abbastanza spettacolari per arrivare sul piccolo schermo, ma il nostro programma dimostra esattamente il contrario. Credo che riusciamo proprio a mostrare in maniera curiosa e certamente mai esagerata attività sportive che, non dico tutti, ma molti possono immaginare di poter fare».

Il segreto del successo

Giulia: «Avete visto già tante cose ma... vi posso anticipare che non avete ancora visto niente! In mezzo al divertimento ci sarà sempre più spazio per la commozione. Credo che il talento non sia solo “saper fare” qualcosa, ma anche saper emozionare. È uno dei motivi per cui la trasmissione piace così tanto».
Martin: «Ci sono molti programmi con i giudici dove alla fine si finisce sempre e solo per litigare, invece da noi la tensione non esiste. In una vita reale dove tutti bisticciano, qui c’è uno spazio di serenità».
Alessio: «Per me “Tú sí que vales” è come quei negozi dove trovi tutto, il divertimento non è forzato, è solo una grande festa».
Belen: «Ho fatto e visto tanta tv in questi anni e devo dire che di programmi con un tasso così alto di spontaneità e improvvisazione ce ne sono pochi. E poi si capisce che siamo una grande famiglia: per questo proprio le famiglie, dai nonni ai nipoti, ci seguono con così tanto affetto»

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