I segreti e il dietro le quinte di “Il cantante mascherato”

La conduttrice ci porta a scoprire in esclusiva il backstage dello show più misterioso della televisione

18 Marzo 2022 alle 08:44

L'Auditorium Rai del Foro Italico è ormai come una casa per Milly Carlucci. È qui che conduce le edizioni di “Ballando con le stelle” dal lontano 2005 ed è sempre qui che va in onda con il suo show “Il cantante mascherato”. Ed è proprio per raccontare come nasce questo “colorato” e allo stesso tempo misterioso programma, prodotto da Endemol Shine Italy, che siamo andati a trovarla “a casa sua”.

Già normalmente entrare all’Auditorium non è semplice: ci sono due controlli, uno al cancello esterno e uno al portone interno. Da quando poi la struttura ospita “Il cantante mascherato” i controlli si sono moltiplicati. Le guardie giurate sono anche negli spazi interni: è impensabile riuscire a curiosare liberamente tra i corridoi. Mantenere il riserbo sui personaggi che si nascondono nelle meravigliose maschere è d’altronde un dogma imprescindibile. Ma noi abbiamo il permesso di Milly. E seguiamo la padrona di casa nel backstage più misterioso della tv.

Milly, siamo nel suo camerino, c’è un bel divanetto bianco immacolato: ma lei non si riposa mai?
«No (ride). In effetti qui ci sto poco: sono sempre in giro tra lo studio, le salette per le prove di canto e nei camerini delle maschere. Non mi fermo mai».

È ora di cena.
«Mangio in camerino quello che mi porto da casa. Anche perché a quest’ora il bar è chiuso».

Cosa prevede il menù stasera?
«Riso basmati con verdure, curcuma e tanto zenzero. Io amo lo zenzero, lo metto ovunque a tocchetti, lo mangerei anche a morsi!».

E dopo cena?
«Si riprendono le prove, in genere vanno avanti fino a mezzanotte e mezza».

La mattina quando arriva?
«Verso le 11. Si comincia con la riunione con gli autori nella nostra saletta al secondo piano».

Sono 17 anni che fa su e giù per queste scale. L’Auditorium lo conosce come le sue tasche.
«E le persone che ci lavorano sono come di famiglia. Quando mi affaccio al bar mi sento dire: “Milly, caffè doppio?”. Tutti conoscono il mio debole per il caffè (ride)».

Per i corridoi si aggirano furtive delle inquietanti figure nere...
«Ogni personaggio quando si sposta ha il casco e il mantello con il cappuccio nero. Accanto a lui c’è un “alter ego” vestito allo stesso modo e di statura e corporatura uguali. Serve a “depistare”».

Quante sono le persone che conoscono l’identità dei personaggi in gara?
«Siamo in dieci. Io, il mio autore e collaboratore Giancarlo De Andreis, un ristretto gruppo di persone della produzione Endemol e coloro che curano la creazione e la manutenzione delle maschere».

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