Il campione di “Italia’s got talent”, Antonio Vaglica: «Dico grazie a mamma e papà»

È stato il diciottenne di Mirto, frazione di Crosia, in provincia di Cosenza, a trionfare nell’edizione 2022 del talent di Sky

31 Marzo 2022 alle 08:11

Tra i suoi avversari più temibili c'era un mago, ma per fermare il talento vocale di Antonio Vaglica ci sarebbe voluto un incantesimo, di quelli veri. Così, alla fine è stato il diciottenne di Mirto, frazione di Crosia, in provincia di Cosenza, a trionfare nell’edizione 2022 di “Italia’s got talent”, lo show prodotto da Fremantle per Sky. «Mi sento frastornato, mi pare incredibile che sia successo davvero, non me lo aspettavo» ci racconta Antonio che in finale ha eseguito “I have nothing” di Whitney Houston.

Com’è risvegliarsi vincitore di “Italia’s got talent”?
«Fantastico! Mi ha mandato un messaggio di complimenti perfino Eros Ramazzotti. Ci ho impiegato un po’ a convincermi che fosse davvero lui».

Ora che succede?
«C’è un autore importante che mi ha contattato e con il quale nei prossimi giorni avvieremo un progetto».

Quale musica ti piacerebbe proporre?
«Amo il pop contemporaneo internazionale, ascolto artisti come Whitney Houston o Mariah Carey, il mio genere è quello».

Canterai in italiano o in inglese?
«Sicuramente in italiano, almeno per il momento».

Gli italiani preferiti?
«Elisa, Giorgia, Alessandra Amoroso... sono tanti».

Eri già stato a “Sanremo Young” nel 2019, dove vinse Tecla Insolia e c’era anche Sofia Tornambene, poi vincitrice di “X Factor”...
«Ero piccolo, avevo 15 anni, ed evidentemente non ero ancora pronto. Ci ho provato anche con “Amici” e “X Factor”, ma le cose devono succedere al momento giusto. Studio canto da quando avevo 10 anni».

Non deve essere stato facile coltivare il sogno della musica nella frazione di un paesino di 9 mila abitanti.
«Esattamente. In un piccolo posto è difficile trovare maestri, scuole, tutto. Volevo iscrivermi al Liceo musicale, ma era a due ore di strada da casa: la scuola di musica che frequento è in Toscana, dove vado due volte al mese. Io e la mia famiglia abbiamo dovuto fare molti sacrifici, ma ne vale la pena: la musica è la mia vita».

Qual è il primo sfizio che ti toglierai con i 100 mila euro del premio?
«Una buona parte li darò ai miei genitori. Siamo una famiglia normale (papà lavora in un autolavaggio e mamma è casalinga, ndr) e sento di doverli ripagare di tutti gli sforzi che hanno fatto. Il resto lo investirò sulla mia formazione. C’è ancora tanto da studiare e da migliorare».

Seguici