Sembra di essere alla Cia. Invece sono gli studi Fabrizio Frizzi di Roma, trasformati per l’occasione nel quartier generale del programma più blindato del momento, “Il cantante mascherato”, in onda su Raiuno dal 10 gennaio. Persone che entrano furtive indossando un casco integrale. Auto elettriche con i vetri scuri che accompagnano misteriose persone dal camerino allo studio per le prove. Nessuno parla con nessuno. La “responsabile” di tutto questo è Milly Carlucci, conduttrice della trasmissione.
Milly, cosa succede? «Sono le necessarie misure di sicurezza del programma».
Perché, è pericoloso? «Ma no! (ride). “Il cantante mascherato” è un talent show con otto protagonisti, tutti personaggi molto famosi, che si sfidano in gare di canto, ma si esibiscono nascosti sotto spettacolari travestimenti (li vedete e si presentano nel box sotto, ndr). E il cuore del programma è il mistero su chi sia nascosto sotto la maschera».
Difficile mantenere il riserbo… «Già. E noi usiamo le stesse misure di sicurezza che sono state utilizzate negli altri Paesi nei quali il programma è andato in onda. I protagonisti arrivano nascosti da caschi e non possono parlare con nessuno. I camerini sono blindati. Si esce solo per andare a fare le prove in studio. Sono pochi metri ma si percorrono con una piccola automobile che non permette di vedere chi ci sia all’interno...».
Quante persone conoscono l’identità dei protagonisti? «Solo sette».
Sarà più elettrizzata del solito, quindi, per questo debutto... «Lo sono molto. È una cosa talmente nuova e diversa che non somiglia a nessun altro programma, si è senza rete e non si può contare su un pubblico già abituato. Facciamo un salto nel vuoto, sperando di riuscire a coinvolgere le persone a casa in questa nostra strana avventura».
Strana lo è in effetti… «È un format coreano, e per cinque anni è andato fortissimo lì. Poi a gennaio scorso è andato in onda in America, in una versione rivisitata, più sofisticata e con maschere spettacolari, ed è esploso il fenomeno. Quindi sono seguite edizioni in Francia, in Messico, in Australia, in Germania e tutte hanno avuto ascolti pazzeschi. Quando l’ho visto, mi hanno colpito la spettacolarità e l’atmosfera quasi surreale. I personaggi si celavano sotto le maschere, che per la maggior parte rappresentano animali, e la giuria si rivolgeva loro. Così sentivi chiedere: “Fenicottero, come è andata?”. Oppure: “Leone, eri rapito dal testo della canzone?”. Insomma, una cosa talmente esilarante che mi sono detta: dobbiamo fare questo show in Italia. Penso davvero che questo sia il momento giusto per offrire un po’ di leggerezza e di buonumore alle persone che ci seguono da casa. Ho cercato l’azienda che ne possedeva i diritti in Italia, Endemol Shine, e da lì è nata la proposta per Raiuno. Ora speriamo che anche il pubblico italiano si diverta».
Le esibizioni sono valutate da una giuria. «Sì, composta da quattro giurati: Flavio Insinna, Patty Pravo, Ilenia Pastorelli e Guillermo Mariotto».
Come ha scelto gli otto personaggi mascherati? «Devono essere molto famosi e la loro voce riconoscibile, altrimenti il pubblico a casa non può giocare a tentare di indovinarli».
Sono cantanti? «Non solo. L’importante, però, è che sappiano cantare bene».
Da bambina le piaceva mascherarsi? «Certo! Come per tutti i bambini, quello del Carnevale era un momento magico. Io mi ricordo perfettamente una maschera che avevo tanto agognato: quella da cowboy».
Andava in controtendenza... «Già. In un mondo di principesse, io desideravo mascherarmi da cowboy…».
E poi crescendo le è capitato di dover indossare delle maschere nella vita? «Certo! Io cerco sempre di essere me stessa, ma la maschera mi è servita nei momenti più dolorosi della mia vita, quando mi sono trovata a lavorare nonostante stessi vivendo momenti drammatici. E devo dire che mi ha aiutato a superarli».
Ecco i travestimenti con cui si presentano i vip durante le loro esibizioni. Chi si cela sotto la maschera?
L’angelo
Quante persone tra familiari e amici sanno che sotto alla maschera ci sei tu? «Nessuno. Ho fatto una promessa. E sono un angelo, non posso mentire!».
Ti riconosci nelle caratteristiche del personaggio della maschera? «Ma sì, sono proprio io. Certo, come tutti gli angeli ho il mio lato oscuro...».
L’aspetto che ti diverte di più della partecipazione a questo programma? «Rispondere alle domande di chi vuole scoprire chi sono e poi cantare delle canzoni meravigliose senza farmi riconoscere».
Che raccomandazione ti ha fatto Milly prima di cominciare? «Di non dirlo a nessuno. Il gioco è proprio quello. Oltre a essere un talent show è una sorta di romanzo giallo o una spy story...».
Il coniglio
Quante persone tra familiari e amici sanno che sotto alla maschera ci sei tu? «Ho firmato una penale di migliaia di euro, non voglio mica rischiare. In fondo sono un coniglio!».
L’aspetto più difficile del programma? «Mantenere il segreto con gli amici».
Milly come ti ha proposto di partecipare a questa avventura? Come te l’ha descritta? «Mi ha ubriacato di descrizioni e filmati. Aveva un tale entusiasmo che a un certo punto le ho detto: “Ok, ci sto, ma adesso fai parlare anche me”».
Che raccomandazione ti ha fatto Milly prima di cominciare? «Di avere il coraggio di buttarmi, di non fare il coniglio semplice, ma il coniglio rock. Infatti ho un look favoloso».
L’unicorno
Sei contento della maschera che ti hanno assegnato? «Certo. Ho sempre sognato di essere un unicorno!».
Ti riconosci nelle caratteristiche del personaggio della maschera? «Sì, mi sento una persona magica che porta fortuna».
L’aspetto che ti diverte di più della partecipazione a questo programma? «Provare a non farmi riconoscere è davvero una bella sfida».
L’aspetto più difficile? «Proprio questo, non sono un unicorno che passa inosservato».
La tua maschera è scomoda da indossare? «No. Niente di più facile e di più divertente».
Puoi darci un indizio per indovinare chi sei? «Sono un unicorno e porto fortuna...che altro vuoi sapere?».
Il mastino
Lì sotto ci saranno 40 gradi, quante ore al giorno trascorri dentro al tuo travestimento? «Poche, vuoi vedermi morto? Scherzi a parte, il tempo necessario. È dura, si suda molto, ma con enorme divertimento».
Quante persone sanno che sotto alla maschera ci sei tu? «Nessuno. Parola di mastino napoletano».
Sei contento della maschera che ti hanno assegnato? «Certo guagliò. Song propreto io!».
Ti riconosci nelle caratteristiche del personaggio della maschera? «Non vedo differenze tra me e lui. Voi le vedete?».
Indossi il grembiule da cucina, sei un bravo cuoco? «O cuoca? Sei proprio convinta che io sia un mastino e non una mastina? Comunque sì, non me la cavo male. Cucino e sono anche folle. Hai visto? Ti ho dato un altro indizio su chi sono».
Il leone
Quante ore al giorno trascorri dentro alla maschera? «All’inizio un bel po’, per abituarmi. Ora solo per le prove. Quando giriamo negli studi indossiamo un casco e un mantello per nascondere la nostra identità. E abbiamo vicino una persona della nostra stessa corporatura vestita uguale».
Sopporti il caldo là sotto? «Non ho problemi. Sono un leone e quindi sono abituato alla savana...».
Quante persone tra familiari e amici sanno che sotto alla maschera ci sei tu? «Non l’ho detto neanche alla leonessa, figuriamoci agli altri amici».
Un indizio per indovinare chi sei? «Perché? Per caso vuoi essere sbranata?».
Il pavone
Sei contento della maschera che ti hanno assegnato? «La maschera me la sono scelta. È tutto quello che vorrei essere».
Ti riconosci nelle sue caratteristiche? «No, per questo mi piace... Anche se a pensarci bene, può anche darsi che mi somigli».
L’aspetto che ti diverte di più? «La segretezza. “Dai a un uomo una maschera e ti dirà la verità” diceva Oscar Wilde. “Il cantante mascherato” sarà un modo per conoscermi meglio».
È difficile cantare sotto la maschera? «No, nell’incantato mondo de “Il cantante mascherato” tutto accade magicamente».
Milly come ti ha proposto di partecipare? «Mi chiamato e ho risposto. Lei è una garanzia di qualità».
Il mostro
È scomoda o difficile da indossare la tua maschera? «Ci vogliono gli addetti ai costumi, ma una volta indossata mi sembra di essere sempre stato così. Ci andrei pure a casa. È voluminosa, ma mi piace un sacco».
Sei contento della maschera che ti hanno assegnato? «È la mia. Spesso mi dicono che sono un mostro».
Sei consapevole che tu sei il mostro ma ci sono anche il pavone e l’angelo? «Certo! Ma angelo e pavone sono lontanissimi da me. E io mi piaccio così».
Che raccomandazione ti ha fatto Milly prima di cominciare? «Di girare col casco anche dentro casa per non farmi riconoscere e di non mettere paura agli altri concorrenti».
Puoi dare un piccolo indizio per indovinare chi sei? «Cioè, secondo te, io giro tutto il giorno col casco in testa e poi vengo a dare gli indizi a te che scrivi sul giornale? Sono un mostro, mica un cretino!».
Il barboncino
Quante persone tra familiari e amici sanno che ci sei tu sotto questa maschera? «Nessuno, ormai parlo solo in codice. Sono immedesimato nel ruolo. Sono il barboncino e basta».
L’aspetto che ti diverte di più della partecipazione a questo programma? «Cantare le cose più diverse e parlare senza farmi riconoscere. Che gioia!».
Milly come ti ha proposto di partecipare a questa avventura? Come te l’ha descritta? «È stata carina, il suo è stato un corteggiamento così tenero e appassionato che mi sono sentito un barboncino fortunato».
Cosa ti ha raccomandato? «Di divertirmi!».
Puoi darmi un piccolo indizio per indovinare chi sei? «Ti svelo un segreto: noi barboncini siamo in realtà animali da combattimento, quindi non insistere...».