«Italia’s Got Talent»: i 5 momenti più divertenti della quinta puntata

Si balla sugli spalti. Con i Jologik lo studio diventa quasi uno stadio, sono in 15 e hanno un’energia contagiosa e un’incredibile abilità fisica. La loro amicizia si fonda su una passione condivisa, frequentano la stessa scuola di ballo a Senigallia: le loro capriole e verticali, in bilico sulle gradinate, sono eseguite in perfetta sincronia. “Senza dubbio la mia crew preferita” si sbilancia la Zilli. Niente da invidiare alle crew americane. Giuria in piedi.

Il coraggio di cantare i Queen. Quando nell’aria si diffondono le prime note di The Show must go on, tutti pensano quello che Nina Zilli dirà poco dopo: “Cantare Freddie Mercury è da pazzi”. Invece no. Stefano Como, sardo, disoccupato, fa suo il pezzo e lo interpreta con personalità, grinta e grande estensione vocale: il finale è emozionante. Per Bisio è lui il talento da Golden Buzzer. Anche il pubblico e gli altri giudici approvano tra gli applausi scroscianti. Stefano non trattiene la commozione. 

Un disagio che fa ridere. Francesco Arienzo di Casalnuovo, in provincia di Napoli, racconta se stesso e i suoi problemi d’ansia, la sua emotività inespressa con una comicità sussurrata, distaccata, a tratti surreale. Il primo giorno di scuola, la sua famiglia, la mamma ossessionata dalla paura di fare brutte figure e poi la morte dei nonni: il pezzo sfocia nell’humour nero senza perdere leggerezza. Per Frank Matano la sua ironia è irresistibile e schiaccia il Golden Buzzer. Gli altri tre giudici sono d’accordo.

Sulle orme di Billy Elliott. Ma chi ha detto che tutti i maschietti devono avere la passione del pallone? Pietro Zironi, 10 anni, ama la danza e per questo è sempre stato preso in giro dai compagni. Sul palcoscenico di Italia’s Got Talent si prende la sua rivincita. Si disfa subito del pallone, lanciando quasi un messaggio simbolico a chi lo ha deriso, e poi si libra nell’aria fluido ed elegante. “Ti muovi con la sicurezza di un ballerino adulto” gli dice la Zilli. “Ci hai fatto capire che si può essere diversi dagli altri e trovare dentro di sé la luce per brillare” - si commuove la Littizzetto. Standing ovation e 4 sì della giuria.

'A livella in Gomorra style. Lucio e Francesco di Battipaglia, gli Articolo Il, omaggiano Totò riproponendo la sua celebre poesia. Il dialogo tra il marchese e il netturbino viene rivisitato in modo assolutamente originale riprendendo personaggi e colonna sonora del film Gomorra. Il pubblico si alza in piedi, mentre i giudici con quattro sì lodano il coraggio della scelta e la capacità di dare nuova vita ai classici.