“La Caserma”, regola numero uno: rispettare le regole…

Debutta su Raidue un docu-reality in cui un gruppo di giovani vivrà con disciplina militare e senza contatti col mondo. Dopo il successo di “Il Collegio”, un altro programma dedicato ai ragazzi di oggi

I primi 13 ragazzi protagonisti di “La Caserma”. Da sinistra, in alto: George Ciupilan, Luca Ferrettini, Nicholas Lapresa, Alessandro Badinelli, Erika Mattina, Antonio Gennarelli e Naomi Akano. Da sinistra, in basso: William Lapresa, Omar Hussain, Alice Paniccia, Linda MAuri, Martina Albertoni ed Elena Santoro
21 Gennaio 2021 alle 09:27

Se “Il Collegio” vi sembrava troppo tenero con gli studenti che partecipavano, preparatevi a una nuova sfida molto più impegnativa, soprattutto dal punto di vista fisico. Da mercoledì 27 gennaio su Raidue debutta infatti il docu-reality in sei puntate “La Caserma”, realizzato in collaborazione con la neonata casa di produzione Blu Yazmine. Protagonisti, 21 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 23 anni (si comincia con 13, ma nella seconda puntata ne arriveranno altri otto) che vivranno per quattro settimane all’interno di una caserma, isolati dal resto del mondo. Non avranno cellulare, Internet, né alcun contatto con le famiglie (c’è solo un telefono fisso). Saranno privati di tutte le comodità e affronteranno un addestramento ispirato alla disciplina militare. Dovranno vedersela con allenamenti fisici, escursioni, pernottamenti in un campo che loro stessi dovranno allestire e organizzare, suggestive arrampicate e spettacolari traversate di ponti tibetani. Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Isolati tra i monti
La struttura dove vivranno si trova a Levico Terme, in Trentino, incastonata tra le montagne e circondata dai boschi. Il programma è stato registrato tra novembre e dicembre e quindi i ragazzi dovranno superare anche le difficoltà legate al clima, addestrandosi nella neve o sotto la pioggia. La struttura è stata organizzata come una vera caserma con camerate, aule per la teoria, la piazza d’armi, i percorsi ginnici, la palestra, lo spaccio e la mensa. Ma la cosa divertente è che a gestirla, sotto la guida dei sei istruttori, tutti ex militari di grande esperienza, e la supervisione di un istruttore capo, saranno proprio i ragazzi che entreranno nella caserma senza fare alcuna prova d’ammissione, ma semplicemente spogliandosi degli abiti civili per indossare sempre e solo una divisa che azzererà ogni differenza.

La giornata tipo
La sveglia suonerà ogni mattina alle 6.30 (se non prima, in caso di missioni all’esterno) e in un’ora i ragazzi dovranno rifare il letto, sistemare la camerata, lavarsi, vestirsi, servire la colazione e presentarsi nella piazza d’armi. Tra addestramenti, studio, sfide individuali e di squadra, la loro giornata sarà pienissima e ricca di attività, alcune molto spettacolari, e con tanti allenamenti in location magnifiche. Non ci saranno momenti di pausa se non la sera, quando si ritroveranno nello spaccio, autogestito, e ci sarà modo di conoscersi. Mentre di notte… scatteranno i turni di guardia per tutti. A rotazione un ragazzo resterà sveglio per sorvegliare le camerate: durante le due ore di “piantone” c’è chi leggerà, farà yoga, pulirà o lotterà contro il sonno.

La missione è arrivare tutti insieme alla fine del percorso (anche se chi non ce la farà potrà ritirarsi in qualunque momento). Ma lo scopo principale è riuscire a formare un gruppo solidale e unito, in cui sentirsi tutti uguali nel rispetto degli altri e delle regole.

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