“La Caserma”, un reality che è una… macchina da guerra

Siamo stati nel backstage del programma di Raidue in cui un gruppo di ragazzi si cimenta con la vita militare. Vi sveliamo i segreti dello show più amato dai giovani

Una scena di "La Caserma"
18 Febbraio 2021 alle 09:06

Incastonato tra le montagne di Levico, in Trentino, sorge l’edificio che la produzione del docureality di Raidue “La Caserma”, realizzato in collaborazione con Blu Yazmine, ha attrezzato per ospitare i ragazzi protagonisti di questa avventura.

In origine era una struttura ricettiva utilizzata prevalentemente nei mesi estivi e ci è voluto circa un mese di lavoro per adattarla a set televisivo. Sono state costruite da zero le camerate, le aule per la teoria, la piazza d’armi, i percorsi ginnici, la palestra, lo spaccio e la mensa.

A narrare le peripezie dei giovani protagonisti, ogni mercoledì sera, è la voce di Simone Montedoro, il famoso capitano Tommasi della serie “Don Matteo”. Il programma è stato girato per cinque settimane, tra novembre e dicembre. Non sono mancati, quindi, freddo e neve, che però non hanno fermato né i ragazzi né i cameraman super allenati che hanno documentato tutto, attrezzati con tute termiche o da neve.

Per la realizzazione del programma, con la regia di Riccardo Valotti, hanno lavorato oltre 100 persone tra pre-produzione, produzione e post produzione. Sono state utilizzate 40 telecamere fra quelle con operatore, fisse e remotate (ossia controllate a distanza dalla regia). Inoltre, sono state usate videocamere indossabili e microcamere per le attività esterne, 30 radiomicrofoni a collarino e perfino due droni per le riprese aeree.

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