“L’isola dei famosi”: i naufraghi come non li avete mai visti

Prima della diretta il capo progetto Gianni Tramontano va nella palapa dai concorrenti, che sono stati appena dotati di microfono, per augurare loro buona fortuna. Nessuno, ovviamente, sa nulla di che cosa accadrà...

In genere i concorrenti incontrano solo una volta alla settimana gli autori, che raccolgono i loro stati d’animo, sensazioni e sfoghi. Senza mai parlare del programma.

I produttori esecutivi di Magnolia, Maurizio Gulino e Cristiana Molinero, ci hanno raccontato che la vita è dura anche per gli operatori, una ventina (tra cui anche alcuni subacquei). Nelle situazioni più pericolose, come sugli scogli, usano telecamere leggere e compatte.

Il decoratore Alessio Rota dipinge uno degli elementi scenografici dei giochi, che cambiano di volta in volta e che si aggiungono alle strutture fisse.

A mezz’ora dalla diretta, circa 50 persone, tra addetti ai giochi, operatori, attrezzisti, tecnici e regia leggono la scaletta, ripassano gli spostamenti e si accordano per gli ultimi dettagli.

Durante il giorno i naufraghi non hanno microfoni, quindi un fonico direziona il microfono ambientale verso chi sta parlando, soprattutto se ci sono discussioni di gruppo.

Ai naufraghi è vietato rivolgere la parola ai cameraman che li riprendono 24 ore su 24. E non possono neppure guardarli.

L’ispettore di produzione Matteo D’Arcangelo controlla i giochi prima della diretta e si occupa del coordinamento con gli autori e con lo studio di Milano.