Mare cristallino, sole, spiagge deserte e natura selvaggia. Guardando su Canale 5 i naufraghi di Ilary Blasi, tutti abbiamo sognato di sbarcare in Honduras, nei luoghi incontaminati de "L'isola dei famosi". Covid permettendo, naturalmente.
Ma come direbbero i vecchi saggi: “Non è tutto oro ciò che luccica”. Infatti, oltre alla fame, i concorrenti se la devono vedere anche con insetti, clima ostile, incidenti di percorso... e c’è chi purtroppo deve ricorrere alle cure mediche. Qui trovate un “campionario” dei problemi più comuni: anche queste sono le “prove” che devono affrontare i coraggiosi vip sull’isola!
Prove da superare
Ahi ahi che dolore!
Sono l’incubo dei naufraghi in Honduras: piccoli e voracissimi insetti dell’ordine dei ditteri (che comprende anche le zanzare, per intenderci). I “mosquitoes” locali sono preoccupanti per due motivi: l'aggressività e la loro alta densità. Pungono più volte, lasciano segni evidenti e una sensazione di prurito ben sopra la media di una zanzara comune. In casi estremi possono provocare anche uno shock anafilattico. Il motivo della loro presenza così massiccia sull’isola? Adorano gli ambienti caldi e umidi e la spiaggia tropicale è il loro habitat prediletto.
Sotto questo sole
Le temperature in Honduras in questo periodo sono quelle tipiche della nostra estate, quindi intorno ai 30 gradi. Il problema oltre al caldo è un altro: l’umidità, che in questi mesi può superare anche l’80%, rendendo l'aria afosa e irrespirabile. I naufraghi vengono così messi a dura prova: la scarsità di ripari li porta inoltre a collezionare scottature, specie nei primi giorni di permanenza. Alcuni concorrenti, come Drusilla e Ubaldo, hanno scelto di coprirsi il più possibile, anche quando il sole è a picco sul mare, evitando il contatto con la luce nelle ore più calde.
Una dieta... a stecchetto
Non viene mai ricordato abbastanza che i naufraghi possono contare solo su 50 grammi di riso al giorno (e all’inizio non potevano nemmeno cucinarlo in assenza del fuoco). Tutto il resto del cibo devono procurarselo da soli esplorando la natura e pescando con la lenza. Una dieta così drastica li rende nervosi e la stanchezza li porta a volte a mangiare tutto quello che trovano... Così Francesca Lodo nei giorni scorsi ha avuto una piccola intossicazione alimentare. Ubaldo e Fariba, invece, si sono ingegnati nutrendosi con erbe trovate nella vegetazione (con cui hanno creato anche tisane) o scavando l’interno dei cactus. Gettonati sono i granchi che spesso invadono la spiaggia.
Incidenti di percorso
Mai come in questa edizione le prove sono tante e tutte importantissime. In Playa Palapa nelle puntate del lunedì e del giovedì si alternano sfide per guadagnare cibo, oggetti e per diventare leader, tutelandosi così da una possibile nomination. Per arrivare a questi risultati bisogna fare grandi sforzi fisici... e farsi male fa parte dei rischi del mestiere. Roberto Ciufoli si è infortunato alla spalla nella prima puntata perché Akash si è tuffato in acqua su di lui, mentre Paul Gascoigne si è fatto male a un braccio arrampicandosi su un palo. Che sfortuna!
Tempo da lupi
Dal mese di maggio in America Centrale può diventare un problema finire nel bel mezzo della stagione delle piogge, anche se in questa edizione le prime tempeste tropicali sono già cominciate. Quando iniziano le precipitazioni, possono durare anche per una settimana consecutiva. Una capanna coperta con un telone impermeabile può non essere abbastanza grande per ospitare comodamente tutti i naufraghi. Inoltre bisogna fare i conti con l’escursione termica, lo sbalzo di temperatura tra giorno e notte. A volte il termometro passa da 30 a 15 gradi.
Beauty case
I concorrenti da regolamento possono portare con sé pochi effetti personali. Sull’isola, il kit di sopravvivenza a loro disposizione prevede solo il dentifricio, il bagnoschiuma e lo shampoo tutti biodegradabili (per salvaguardare l’ambiente), farmaci su prescrizione medica e crema con protezione solare. Il resto, si vince con le prove.
La sicurezza è garantita
Anche alla luce della pandemia, la salute dei naufraghi è ancor di più una priorità. Per ogni necessità sono presenti due medici italiani che si occupano di tutti (concorrenti e staff). Due medici locali inoltre monitorano 24 ore su 24 le isole dei naufraghi in caso di emergenza. Con loro c’è l’assistenza di tre infermiere. Lo staff medico, se serve, può soccorrerli in qualsiasi momento.