Locatelli, Cannavacciuolo e Barbieri ritornano su Sky Uno con il talent di cucina che quest’anno festeggia ben 300 puntate
Festeggia la 13a edizione italiana il talent di cucina più famoso della tv. “MasterChef Italia” riparte su Sky (e in streaming su Now) il 14 dicembre per 12 settimane. Riconfermatissimi, e affiatatissimi, i tre giudici: Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli.
Festeggerete in onda le 300 puntate dello show. Il segreto del successo?
Barbieri: «Grazie a “MasterChef” è cambiato il movimento gastronomico italiano. Questo è un programma vero fatto da persone che sanno quello che dicono e c’è una grande coesione tra noi giudici, ormai siamo un trio “incambiabile”».
Cannavacciuolo: «Ogni anno si cerca di portare novità, si fanno conoscere chef che arrivano da ogni parte del mondo con le loro curiosità, le loro strategie, le loro idee di cucina. Anche noi giudici li guardiamo con curiosità. Ed è uno dei primi programmi che ha parlato di prodotti senza plastica».
Locatelli: «Riesce a creare una buona coesione tra tutte le generazioni. Una signora ci ha detto che “MasterChef” è l’unico programma che guardano insieme i figli, i genitori, il nonno, la nonna e i nipoti».
Siete un terzetto più che collaudato. Cosa ammirate l’uno dell’altro?
Barbieri: «Antonino è il mio psicologo: ci sentiamo anche fuori da “MasterChef”. Quando non c’è mi manca, siamo come fratelli. Giorgio con il suo aplomb inglese è quello che al bisogno mette un po’ di pace».
Locatelli: «C’è un piatto di Antonino che mangerei a pranzo e cena: le linguine con i calamari a spillo e la salsa di pane».
Cannavacciuolo: «Quando ero giovane sia Giorgio sia Bruno erano per me dei maestri. Giorgio nel lontano 2000 fece una prenotazione nel mio ristorante: ero così contento che Locatelli venisse a mangiare da me…».
Ma voi mangiate insieme ogni tanto?
Barbieri: «Durante “MasterChef” loro due mangiano sempre insieme, io sto nel camerino accanto. Però da Antonino ho mangiato nel miglior ristorante italiano, dal pane all’accoglienza è tutto perfetto, lui fa da mangiare molto bene. L’ultima volta lui e Giorgio hanno anche cucinato insieme».
Cannavacciuolo: «La cucina buona è la cosa che ci accomuna. Io comunque sono l’unico che ha cucinato per loro, ai fornelli c’ero io (e poi pure Giorgio), mentre Bruno era seduto al ristorante. Siamo amici, ma se c’è da lavorare...».
Fate qualcosa insieme che non sia cucinare o realizzare “MasterChef”?
Barbieri: «A volte facciamo delle serate tra amici».
Locatelli: «Di solito Bruno cena e poi ha bisogno del suo “beauty sleep”, ossia deve andare a letto alle 9 e mezzo».
Due anni fa c’è stata una prova esterna con Matteo Berrettini. Riproverete con Jannik Sinner?
Barbieri : «Nella vita non si sa mai, ma Sinner ha un padre che cucina, non ha bisogno di noi».
Cannavacciuolo: «Se lo merita per le sue vittorie. Se volesse cucinare da noi, siamo a disposizione!».
Se voi foste un piatto sareste…
Barbieri: «Un bel piatto di tagliatelle con le rigaglie di pollo e una spolverata di parmigiano. Sono per la cucina semplice».
Locatelli: «Risotto: tanti piccoli pezzettini differenti che fanno una cosa sola».
Cannavacciuolo: «Una bella pizza margherita... e dico “bella”».
Potendo scegliere, chi invitereste a Natale o a Capodanno?
Barbieri: «Con una bacchetta magica, mio padre che oggi non c’è più. Non ho mai passato molti Natali con lui, avrei voglia di preparargli un po’ di cose che non gli ho quasi mai cucinato. Il Natale è famiglia, invece gli chef in quel periodo spesso lavorano».
Locatelli: «I migliori Natali li ho trascorsi seduto con i miei figli in spiaggia a mangiare kebab. Ma se dovessi immaginare qualcuno, mi piacerebbe sedermi accanto ad Auguste Escoffier (famoso cuoco francese, 1846-1935, ndr)».
Cannavacciuolo: «Il mio ristorante resta chiuso, perché Natale è stare con la famiglia: mio padre, mia mamma, i suoceri. Facendo questo lavoro sto molto tempo lontano da loro, mi piace metterli tutti insieme e preparare un bel pranzo e una bella cena».
È più uno “stress test” fare i giudici a “MasterChef” o superare indenni le Feste?
Locatelli: «Le Feste natalizie!».
Barbieri: «Da una parte e dall’altra ce l’abbiamo sempre fatta».
Cannavacciuolo: «Sono due cose che affronto con tranquillità».
Che attrezzo da cucina consigliate di mettere sotto l’albero come regalo?
Barbieri: «Un set di coltelli! Tutti quelli che conosco hanno coltelli che non funzionano: piazzandoli lama contro lama nel cassetto non tagliano più. L’altra sera sono andato a cena a casa di alcuni amici a Bologna, disperato ho chiamato un taxi e sono corso a casa a prendere i miei coltelli».
Locatelli: «Il mattarello. Ho imparato da Bruno a tirar la sfoglia. Ora tutti usano le macchinette, invece qui c’è l’azione, il movimento, con un pezzo di legno il risultato è incredibile».
Cannavacciuolo: «Io toglierei da sotto l’albero un paio di miei regali e li darei in beneficenza. Dobbiamo donare a persone che non hanno la possibilità di mettere niente sopra la tavola e fare qualcosa per loro».