Mattia Zenzola, il vincitore di “Amici”: «Per festeggiare ho mangiato dei panzerotti»

Ballerino di latino-americano del team di Raimondo Todaro e Arisa, ha portato a casa 150 mila euro in gettoni d’oro

Mattia Zenzola
16 Maggio 2023 alle 18:19

Viso pulito e di poche parole («La mia voce è il ballo» dice), il pugliese Mattia Zenzola, 19 anni, è il vincitore assoluto della 22esima edizione di “Amici”. Nella finalissima di domenica 14 maggio ha conquistato tutti con le sue brillanti esibizioni, tra cui due jive su brani di “Grease” e  “Don’t stop me now” dei Queen. Ballerino di latino-americano del team di Raimondo Todaro e Arisa, ha portato a casa 150 mila euro in gettoni d’oro. Adesso gli si aprono nuove interessanti prospettive: Roberto Bolle lo ha invitato a esibirsi alla prossima edizione di "On Dance", a settembre a Milano. E gli è stato offerto un contratto di lavoro da Harley Medcalf, il produttore del musical internazionale "Burn the floor". Lui non sta nella pelle per la felicità: è appena tornato a casa, a Bari, dove tutti festeggiano il suo trionfo.

Mattia, com’è stato riabbracciare i tuoi cari?

«Bellissimo. Sono tornato a casa in macchina accompagnato dall’autista e mamma e papà mi aspettavano fuori dalla porta. Anche i miei cagnolini, Nina ed Eros sono corsi a farmi le feste, a leccarmi il viso. Una gioia: amo i miei cani, mi sono mancati tantissimo nei mesi di scuola ad “Amici”».

La tua mamma, Giulia Ninni, è un’insegnante di zumba ed è stata lei a intuire subito il tuo talento quando eri bambino. La prima cosa che vi siete detti al tuo rientro?

«C’è stato un silenzio con cui ci siamo detti tutto, un abbraccio profondo, uno sguardo. Dal mio sorriso ha capito subito quanto ero contento».

E il tuo papà? Abbiamo visto in trasmissione il signor Francesco e ci ha commossi.

«Avevo paura che, per problemi di salute, papà non avrebbe potuto vedermi arrivare fino a questo punto. Invece è successo, ed è davvero una grande vittoria».

Cosa avete mangiato tutti insieme per festeggiare?

«Dei panzerotti. Ottimi, come li facciamo noi a Bari».

Tuo fratello Daniele come ha commentato la Coppa?

«Incredibile, ha pianto di gioia per me. Noi ci punzecchiamo spesso, è normale perché ha 14 anni, è più piccolo di me. Vederlo orgoglioso di quel che ho fatto è stata una cosa speciale. A tavola eravamo tutti insieme, c'era anche Cristian (Stefanelli, ndr, ballerino di Amici dell’anno scorso e caro amico di Mattia, ndr) che è venuto a farmi una sorpresa».

Ti aspetta un futuro radioso, accetterai le proposte di lavoro che ti hanno fatto durante la finale?

«Sono proposte che fanno un certo effetto per un ballerino di Latino come me. Roberto Bolle è il numero uno della danza, lo stimo tantissimo. Per quanto riguarda il futuro, è ancora presto per fare progetti. Di certo continuerò a studiare, poi si vedrà».

Nuovi sogni?

«Il mio sogno fin da piccolo era arrivare fin qui. Guardo la Coppa sul tavolo del salotto. Ha dei coriandoli dentro, li scuoto e ancora non ci credo che è tutto vero». 

Come userai i soldi dei premi?

«Verranno divisi. Metà la darò a mamma e papà. Il pensiero di riuscire a restituire qualcosa di tutto ciò che hanno fatto per me è stupendo. Ho sempre cercato di contribuire nel mio piccolo, insegnando zumba per pagarmi le lezioni di danza. Adesso posso dare qualche soldino in più. Il resto lo metterò da parte perché la mia massima aspirazione è vivere di danza».

La tua è una bella storia di riscatto. L’anno scorso avevi dovuto abbandonare “Amici” per un grave infortunio alla caviglia, ma Raimondo Todaro ti ha dato una seconda possibilità e l’hai saputa sfruttare al massimo.

«Quando ho dovuto fermarmi per l’infortunio e non potevo muovermi, è stata più dura del previsto. Ma ho cercato di impiegare il tempo per recuperare sei mesi di scuola. Ho fatto gli esami di maturità al liceo scientifico sportivo e ora ho il diploma e ho preso anche la patente! Sono riuscito a canalizzare la sofferenza e sono ripartito, con un obiettivo chiarissimo in testa».

Sei tornato più forte di prima?

«Il maestro Todaro mi ha aiutato a superare le mie fragilità. Con le sue “sgridate” mi ha fatto crescere».

Le critiche della maestra Alessandra Celentano invece?

«Devo dire la verità, vedendola da fuori all’inizio avevo paura della maestra Celentano, perché è schietta e dice sempre quello che pensa. Ma a me questo suo aspetto piace. Con me è sempre stata disponibile e accogliente e i suoi consigli sono stati preziosi».

Hai conquistato i giudici, in particolare Cristiano Malgioglio, che trova molto sensuale il tuo modo di ballare. Credi che questo fattore sia stato decisivo anche per il televoto?

«All’inizio i commenti che ricevevano erano sulla mia presenza scenica e non tutti lusinghieri. Il giudizio di Malgioglio, con la sua sapienza, mi ha fatto capire che ho lavorato bene. E credo che anche il pubblico a casa abbia premiato il mio impegno».

Ad “Amici” si intrecciano relazioni, si fanno amicizie, a volte nascono amori. Nel tuo caso com’è andata?

«Mi sono lasciato andare a momenti belli, legami intensi e meno intensi. Di carattere sono introverso, timido. Ma nella scuola ho fatto amicizie che vorrei portare avanti per tutta la vita. Per esempio, mi ha appena telefonato Aaron. E con Angelina ci siamo già dati appuntamento: siamo d’accordo che ci vedremo presto. Andrò a trovarla su a Milano». 

Angelina Mango era considerata da qualcuno la favorita. Sei un suo fan?

«Sì, sono un suo fan. Angelina è un’artista fuori dal comune, è una ragazza in gamba. Un po’ ci assomigliamo per le nostre insicurezze. Lei è stata la mia vicina di stanza, le voglio un bene dell’anima».

La cosa che ti servirà di più dell’esperienza ad “Amici”?

«Fare “Amici” insegna a essere pronti in qualsiasi momento, in ogni circostanza. E questa prontezza aiuterà moltissimo noi allievi se vogliamo continuare a lavorare nel mondo dello spettacolo».

Il ricordo più caro di Maria De Filippi che conserverai per sempre nel cuore?

«Il suo “Ohi, mi sentite?” quando si collegava con la casetta. Maria è un pilastro, un sostegno. Per qualsiasi problema, lei c’è sempre. Ci ha dato una grande opportunità e sai che in ogni momento lei c’è e ci tiene a noi, ai nostri sogni».

Se ti chiedesse di tornare nel programma da ballerino professionista?

«“Amici” per me è come una seconda famiglia. Tornare dentro per lavorarci, non sarebbe bello: di più!».

Ti farai un tatuaggio per rendere indelebile questa avventura?

«Chi lo sa. Certo, è un momento così magico, che incidere un segno sulla pelle sarebbe il modo giusto per rendere eterna la mia felicità».

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