Ci racconta come sta affrontando il suo nuovo ruolo da opinionista a “L’isola dei famosi”

Sembra incredibile, ma anche per Nicola Savino c’è una prima volta. Conduttore, autore e regista in radio e in tv, da oltre un mese è opinionista, con Vladimir Luxuria, di “L’isola dei famosi”, che aveva condotto nel 2012.
Perché hai accettato questa nuova sfida?
«Questo ruolo è la cosa più vicina al mio lavoro in radio dove, di fatto, non ho l’onere di dover condurre e faccio come qui a “L’isola”: talvolta supporto e altre disturbo».
Ti diverti più ora o quando l’hai condotta?
«Più ora, perché ho un’altra età e sono più consapevole di quello che sto facendo. Allora ero un esordiente e se ne era appena andata Simona Ventura, che aveva lasciato una voragine... ma mi sembra che abbiamo fatto un ottimo lavoro».
Quali sono le caratteristiche del perfetto opinionista?
«Essere attento in ogni momento della puntata e sviluppare un giudizio proprio. Il segreto della riuscita mia e di Vladimir è che abbiamo ruoli distinti: lei è sia leggera sia ironica, e in questo mi somiglia, ma volendo ha anche le corde della serietà, si appassiona al dibattito vero del reality, alle strategie, agli scontri che avvengono e che io invece seguo meno».
Come ti fai un’opinione su ciò che accade?
«Per almeno un paio di ore, prima di ogni puntata, guardo tutti i filmati e mi preparo un eventuale commento. È un misto di studio e improvvisazione con spirito goliardico. Ascolto quello che mi viene detto in puntata e provo a smussare gli angoli. Io non esprimo opinioni, faccio più che altro battute per alleggerire, creare un clima, voltare pagina, dare ritmo».
Ti fai influenzare da amici, familiari o colleghi?
«No, vado a pelle: a simpatia e antipatia».
Rispetto a quando conduci, ti senti più libero di dire quello che pensi?
«Sono più libero anche in generale. Non ho la preoccupazione di portare avanti la scaletta, è una condizione di estremo agio».
Ci stai prendendo gusto?
«Sono nella mia “comfort zone”, come se mi mettessi la tuta da ginnastica. Certo non può diventare una professione. Non mi piacerebbe, ambirei a fare dell’altro».
Ti capita mai di non essere diplomatico?
«Solo tra le quattro mura domestiche. Se no lo sono abbastanza».
In famiglia la tua autorevolezza a che livello è?
«Un buon livello, su alcune cose ci confrontiamo io e mia moglie Manuela. Siamo un 60 per cento di autorevolezza lei e un 40 per cento io».
Tua figlia Matilda, 15 anni, tiene ancora in considerazione quello che dici o da brava adolescente tende a fare di testa sua?
«Dipende. Sulla musica mi tiene in considerazione, lo faccio di lavoro. Su altre cose meno. A volte scattano dei diktat e non può che ascoltarmi: se le dico di tornare a mezzanotte deve farlo, non c’è margine di trattativa».
Tra gli amici è consuetudine chiederti consiglio, e in quale ambito?
«Può succedere che me lo chiedano o che lo chieda io. L’ambito è variabile. In amore, alla mia età, è difficile ma può accadere. È più facile però che mi chiedano consigli su ristoranti, posti dove andare o come mi vesto per andare in bici».
In quale materia ti ritieni un vero esperto?
«Purtroppo, a parte la musica, soprattutto quella vintage, mi pare nulla. Forse qualcosa di sport e alimentazione, anche se disattendo quel che dico».
Per te qual è il parere che più conta?
«Quello di mia moglie».
Ora torniamo a “L’isola” per testare il “Savino pensiero”: chi faresti tornare subito dall’Honduras?
«Come posso essere così in contrasto con una persona da volerla eliminare? Non credo in queste dinamiche così nette. Diciamo che mi piacciono meno gli “animali da reality”, ossia quelle persone che quando vedono le telecamere si caricano a molla e tendono a litigare. Al pubblico piace, a me molto meno. Disarma la mia parte comica».
In finale chi vorresti?
«Amo molto le signore, da Ilona Staller a Lory Del Santo. Mi sarebbe piaciuto tantissimo vedere i Cugini di campagna in coppia, se uno dei due non fosse stato squalificato. Mi piacciono Estefania e Roger, bellissimi e molto simpatici. Ma anche i Rodriguez: stiamo sottovalutando che è un viaggio con papà, una cosa molta bella. Ci sono anche mamma e figlio (Carmen Di Pietro e Alessandro, ndr): insomma li vorrei tutti!».
Chi ti fa divertire di più?
«Tanti. Carmen è molto simpatica. E poi l’umorismo di Lory che fa la finta tonta. E i fratelli Tavassi».
Di partire come naufrago non se ne parla nemmeno?
«Farei fatica, sia per la mancanza di cibo sia per la scomodità. La fame fa uscire il peggio di me, m’innervosisco».
Non ti resta che proporti come inviato.
«Potrei pensarci, perché mi piace viaggiare».
La tua opinione professionale su Ilary Blasi e Vladimir Luxuria?
«Sono portatrici sane di leggerezza, entrambe per motivi diversi. C’è grande divertimento e professionalità. Non mi accorgo neppure che il programma dura più di tre ore. Solo arrivato all’ultimo quarto d’ora mi rendo conto che la puntata sta finendo».
Infine su di te: datti un giudizio senza sconti.
«Bravo, ma dovrebbe esporsi un po’ di più».
E cosa rispondi?
«Che non lo farò mai!».