Grande merito del successo del programma è anche loro
Giorgio Panariello: «Sono il veterano, ma nessuna responsabilità»
È arrivato alla settima edizione: Giorgio Panariello è il veterano tra i giudici.
Sente la responsabilità?
«Ma per niente! Quello più di casa è Carlo Conti».
È cambiato come giudice in questi anni?
«Ho sempre improvvisato. Rischiando, perché a volte paghi lo scotto di non saper cosa dire in quel momento».
Quelle volte cosa fa?
«Dico: “Sei stato bravo, potevi fare meglio o peggio!”».
Le qualità che deve avere un concorrente di “Tale e quale“ per piacerle?
«Deve sapersi divertire e non prendersi troppo seriamente. E poi la professionalità: si deve preparare bene».
Quale esibizione nelle edizioni passate l’ha sbalordita?
«Agostino Penna ha fatto un Lucio Dalla da sentirsi male per la bravura. Poi Daniele Quartapelle, uno strepitoso Renato Zero. E ancora Lidia Schillaci ha imitato Lady Gaga in una maniera meravigliosa».
L’esibizione che l’ha fatta più ridere?
«Quella più mostruosa è stata Mahmood e Blanco di Paolantoni e Cirilli. Divertentissima, ma a chi l’ha vista è tornata la notte sotto forma di incubo!».
Le piacerebbe vedere Carlo imitare chi?
«A una festa Anni 70 l’ho visto con una parrucca nera riccia… Ecco, lo vorrei vedere imitare Ivano dei Cugini di Campagna».
E lei, oltre al suo perfetto Renato Zero?
«Io ho cominciato come imitatore… Direi che mi piacerebbe ripescare dal cilindro un bell’Angelo Branduardi!».
Cristiano Malgioglio: «In fondo mi sento un “crudele dolce”»
Con la sua fama di “cattivo” è il giudice più temuto. Cristiano Malgioglio è al suo quarto anno.
Non riesce proprio a diventare più buono?
«Ma no! Cristiano Malgioglio non si può cambiare. Sono sempre stato così: crudele. Quando c’è qualcosa che non mi piace lo dico in modo schietto. Ma sono un “crudele dolce”, in fondo».
E a “Tale e quale” si diverte un mondo...
«Sì, posso permettermi di esagerare con i giudizi perché è uno spettacolo di evasione: portiamo allegria. Rido quando Giorgio Panariello mi prende per i fondelli per i miei look».
Quest’anno a cosa si ispirano?
«Ripercorro dagli Anni 40 a oggi la moda delle dive che ho sempre amato: Sophia Loren, Joan Collins, Greta Garbo».
Lei è stato giudice anche ad “Amici”: che differenza c’è?
«A “Tale e quale” è divertimento, ad “Amici” è una responsabilità immensa, sono più delicato nei giudizi. Lavorare con Maria era un mio sogno e lì a contatto con i ragazzi sono ringiovanito di 20 anni».
Torniamo a “Tale e quale”: una esibizione che negli anni l’ha sbalordita?
«Nessuna».
Come è possibile?
«Sono personaggi celebri che imitano personaggi celeberrimi: se uno imita Bocelli o Mina può farlo anche bene ma non mi dà la stessa emozione. Io amo invece quando stonano, allora mi diverto molto».
E chi l’ha fatta divertire di più?
«Quest’anno Carmen Di Pietro è pane per i miei denti».
Vorrebbe vedere Carlo imitare chi?
«Cristiano Malgioglio che canta “Fernando”».
Alessia Marcuzzi: «Quanto mi piacerebbe imitare Carlo!»
La novità della giuria di quest’anno è lei: Alessia Marcuzzi.
Come gliel’ha chiesto Carlo?
«In maniera diretta: lui non è uno che gira intorno alle cose. Mi ha chiamato: “Secondo me saresti perfetta” ha detto. E poi: “Sentiti a casa tua” ma non sa che rischia: se mi sento a casa mia poi mi scateno!».
Lei prende idealmente il posto di Loretta Goggi, vi siete sentite?
«Certo! È stata dolcissima e le ho detto che di Loretta Goggi ce n’è una sola. Io non prendo il suo posto: lei è insostituibile, come fai a trovare qualcuna capace di fare tutte le cose che sa fare lei, con la sua carriera incredibile? Le ho anche già detto che le chiederò qualche consiglio!».
Lei su cosa punta?
«Le imitazioni le faccio da quando sono piccola, ho un buon orecchio e riesco a replicare facilmente le voci delle persone. Poi sono un’amante della musica e la maggior parte dei cantanti che i nostri protagonisti andranno a imitare li conosco di persona, avendo fatto per tanti anni programmi musicali come “Festivalbar”, il “Music Summer Festival”. Per questo posso giudicare le esibizioni».
È vicina di “banco” di Cristiano Malgioglio.
«Lui è la follia mista a competenza musicale. Ma la sua follia insieme alla mia leggerezza formano un binomio esplosivo!».
E anche di Giorgio Panariello.
«Lui è una persona dolcissima. È un comico che fa ridere tutti e in realtà è una persona misurata, protettiva, dalla grande sensibilità».
La qualità vincente a “Tale e quale”?
«La cosa che più mi colpisce è l’interpretazione: lì ci vuole la scintilla per arrivare al cuore delle persone. Per questo durante le esibizioni guardo spesso il pubblico in studio per vedere come reagisce».
Le piacerebbe vedere Carlo imitare chi?
«Me. Con una parrucca bionda, che canta “’A sonnambula” di Carosone, il mio cavallo di battaglia».
Un personaggio che vorrebbe imitare?
«Io so fare piuttosto bene Asia Argento, Ornella Vanoni e Valeria Marini... ma forse proverei a imitare Carlo».