È tra i naufraghi più amati di questa edizione de «L’isola dei famosi», nonché il possibile vincitore. Almeno stando al pubblico che lo adora e lo acclama. Invece i suoi compagni d’avventura, laggiù in Honduras, non riescono proprio a capirlo. Raz Degan infatti sta per conto suo, medita, pesca, nuota, pensa a tutto fuorché alle telecamere o a fare spettacolo. Perché Raz, con la sua vita quasi da asceta, è un anticonformista vero. Lo ha dimostrato anche durante il servizio di copertina che abbiamo dedicato al reality di Canale 5 che, come ci ha confidato in quell’occasione, non aveva mai visto. Arrivato per ultimo, durante le foto di gruppo è stato più volte invitato a sorridere e ad avvicinarsi agli altri concorrenti perché già allora preferiva isolarsi. Salvo poi rassicurarci all’ultimo minuto con uno dei suoi celebri sorrisi: «Tranquilli, la facciamo questa foto».
Telecamera in spalla
Raz è così. Uno spirito libero. Ancora più libero da quando è diventato regista. Negli ultimi cinque anni, di cui tre passati nella foresta amazzonica, ha infatti girato il mondo per realizzare il suo primo documentario: «L’ultimo sciamano», in uscita su Netflix. «In Amazzonia era bello tosto, molto scomodo. Un’esperienza che mi ha arricchito molto. E poi ho vissuto in Paesi del Terzo mondo, dove la gente non ha veramente niente da mangiare» ha raccontato. Ma non è finita. Terminata l’esperienza all’«Isola» riprenderà il suo viaggio: «Il mio prossimo film mi porterà due anni in Tibet per raccontare la vita dei monaci» ci ha anticipato prima di mettere il timbro sul passaporto e volare in Honduras. «Ho girato il mondo, mi mancava giusto questo Paese, anche per questo ho accettato di partecipare» ha scherzato.
Il suo primo «Maestro»
Se gli chiedete perché è famoso, lui risponde così: «Dipende dall’età di chi mi guarda. Ho fatto così tante cose in questi 24 anni e l’Italia mi ha dato così tanto. Ma direi che il lavoro che mi ha lanciato è il film “Centochiodi” diretto da Ermanno Olmi. Lui mi ha insegnato tanto e mi ha dato buoni consigli per diventare a mia volta regista» ci ha raccontato Raz.
Sono fatti… nostri!
Ma è la televisione che lo ha reso una star. Nato in Israele, a 21 anni ha cominciato a lavorare come modello conquistando le copertine delle più importanti riviste di moda e apparendo poi in diversi spot televisivi, a cominciare da quello di un noto amaro dove pronunciava la fatidica frase: «Non bevevo Jägermeister. Perché, perché? Sono fatti miei!». Con un volto come il suo, il cinema non è rimasto a guardare. Ha quindi lavorato in produzioni internazionali come «Prêt-à-Porter» (1994) di Robert Altman e «Alexander» (2004) di Oliver Stone. Mentre in Italia ha recitato in varie produzioni come «Squillo» (1996) di Carlo Vanzina, nel film del 2009 di Renzo Martinelli «Barbarossa» e nella miniserie «Le ragazze di piazza di Spagna 2» (1998) in cui interpretava… un principe azzurro.
Bellissimo sbaglio
In passato, prima di approdare all’«Isola», non ha disdegnato di partecipare ad altri show. Nel 2010 è stato uno dei concorrenti di «Ballando con le stelle» dove si è esibito in un ballo con la mamma, prima di abbandonare il programma per problemi alla schiena. Di lei e del padre ha raccontato: «Mia madre è americana. Siccome faceva l’infermiera, era andata in Israele durante la guerra del ’67 per dare una mano. Mio padre era un militare. Si sono incontrati per un attimo. Sono nato per sbaglio».
Tra la tv e l’orto
Sempre nel 2010 ha condotto «Mistero» con Marco Berry, ma quell’esperienza non lo ha soddisfatto appieno. Tanto che un anno dopo si è allontanato dalle scene: «La mia carriera andava piuttosto bene, facevo cinema, tv. Ma mi mancava un perché. Ho cominciato a fare ricerche, a interessarmi alla vita in maniera più profonda. Avrei voluto condividere con il pubblico quello che avevo imparato, ma i tempi della tv sono troppo rapidi. Non riuscivo a esprimermi. E comunque io la televisione non l’ho mai accesa, neppure quando la facevo. Preferisco guardare i miei pomodori crescere nell’orto».
Grande amore
Da due anni Raz è single, ma il suo grande amore, ha dichiarato, è stato Paola Barale. Sono stati assieme 13 anni e nel 2004 hanno anche girato il docu-reality «Film privato», andato in onda su Italia 1. I due oggi sono amici. Come si è visto nella scorsa puntata dell’«Isola». Paola è stata invitata in studio per fargli una sorpresa e quando lui l’ha vista si è illuminato e continuava a chiamarla amore. Tanto che Alessia Marcuzzi ha proposto a Paola di raggiungerlo in Honduras. «Ci penserò» ha risposto lei. Ritorno di fiamma in vista?
Ha realizzato per Sky Atlantic Hd la docuserie in tre episodi che racconta la storia di alcune tribù di Paesi lontani. Ad accompagnarlo in questa avventura, Luca Argentero, Piero Pelù e Asia Argento
Giulia Calcaterra eliminata al televoto. A Cayo Cochinos sbarca Rocco Siffredi. Raz Degan, Moreno e Simone Susinna in nomination. Il nostro racconto in diretta della trasmissione