In Sicilia, dove è tornata dopo esser stata eliminata dal programma di Maria De Filippi lo scorso 8 maggio, la fermano per strada e le dicono «sei il nostro orgoglio»
Il sogno di Serena Marchese da quando non aveva neanche tre anni è sempre stato questo: ballare e ballare. Ora che di anni ne ha 21 anni, festeggiati lo scorso 23 febbraio all'interno della casetta di “Amici”, il sogno resta lo stesso. Semmai si è avverato oltre le aspettative. È stato «un compleanno particolarissimo», racconta lei, scandito da ore di lezioni di danza da mattina a sera, lontana centinaia di chilometri dalla sua famiglia e dalla sua città, Siracusa. Adesso in Sicilia, dove è tornata dopo esser stata eliminata dal programma di Maria De Filippi lo scorso 8 maggio, la fermano per strada e le dicono «sei il nostro orgoglio».
L'amore per la danza è “colpa” della mamma.
«A mia mamma Anna è sempre piaciuta la danza e voleva che la terza figlia, la femminuccia, io ero la più piccola di altri due fratelli grandi, studiasse danza. Da bambina mia mamma voleva studiare danza, ma i miei nonni preferivano facesse atletica e così non ha realizzato questo sogno».
Però l'hai realizzato te.
«Quando avevo due anni e mezzo mi ha portato a una scuola per bimbi, poi crescendo i bambini scelgono quello che vogliono fare. A me la danza è piaciuta anche quando sono cresciuta».
Che studi hai fatto?
«La mia insegnante Lucia mi ha fatto studiare tutti gli stili, non mi ha posto dei limiti. Ho iniziato con il classico e poi ho fatto moderno e contemporaneo. Da bambina ho fatto pure ginnastica artistica e acrobatica, un anno danza del ventre, poi ho studiato recitazione. Ho potuto spaziare».
Quanto tempo passavi a ballare?
«Andavo a scuola la mattina e il pomeriggio ero impegnata con la danza fino a tardi perché non volevo mai staccarmi dalla sala, a volte ballavo fino alle dieci e mezzo di sera, a volte le lezioni di tutti i corsi a cui mi ero iscritta coincidevano. Ma non mi pesava».
Sei una ragazza introversa. La danza aiuta ad aprirsi?
«Sono entrata ad “Amici” con il presupposto di lavorare sodo, volevo solo ballare e mostrare la mia anima mentre ballo. La danza mi aiuta ad esprimermi, durante le mie esibizioni, infatti, è uscita fuori una ragazza forte e determinata, più di quello che altrimenti riesco a mostrare».
Hai studiato anche al Teatro dell'Opera di Roma, uno dei templi della danza.
«Avevo conosciuto il direttore del Teatro alla Scala di Milano, mi aveva incoraggiato a fare l'audizione, la feci, la passai, ma i miei genitori non riuscivano a mantenermi a Milano e non c'era una borsa di studio disponibile. Poi grazie a un ex insegnante dell'Opera di Roma si presentò l'occasione di un'altra audizione e da lì mi sono trasferita Roma».
Come sono stati quegli anni?
«Avevo 13 anni, con mia mamma abbiamo lasciato la Sicilia, mio padre, i miei fratelli e il mio cagnolino e per due anni abbiamo vissuto in un monolocale a Roma, il terzo anno, invece, abitavo con una signora, la domenica, il giorno libero, facevo la spesa e cucinavo. Mi piaceva la danza classica, ero lì per migliorare la tecnica di base perché la preparazione di un ente lirico è più ampia».
E poi cosa è successo?
«Poi per vari problemi ho lasciato il teatro, sono tornata in Sicilia e ho ricominciato le lezioni con la mia insegnante. All'inizio non riuscivo a guardarmi allo specchio senza scoppiare a piangere, ma tornare a ballare mi ha risollevato l'umore. Mi sono iscritta a un'altra disciplina, hip hop contaminato con il contemporaneo».
Chi è la tua ballerina ideale?
«Ho sempre stimato Elena Damario, la seguo da quando ha partecipato ad Amici nel 2009, è sempre stata il mio prototipo di ballerina sia fisicamente sia per come si esprime quando danza. Alcune volte mi hanno detto che ci somigliamo e questa cosa mi dà tantissima gioia».
Lo spettacolo più bello della tua vita?
«Lo spettacolo di Andrea Bocelli in concerto, lo scorso ottobre, ho fatto parte del corpo di ballo, eravamo sei ballerini mentre lui cantava sulla gradinata di Noto, è stato grandioso, una delle emozioni più intense della mia vita».
Quante volte hai tentato di entrare ad “Amici”?
«Ho cominciato a provarci quando avevo 17 anni, ho fatto quattro, cinque casting, ma non sono stata richiamata. Ho ritentato nel 2018, ho saltato il 2019 perché avevo degli impegni lavorativi e poi nel 2020 è andata bene!»..
Stavolta è andata bene perché…
«Perché nel frattempo ho fatto più esperienze, sono cresciuta, sono più matura, quest'anno ero pronta fisicamente e artisticamente. Adesso mi rendo conto che per un'esperienza del genere forse a 17 anni non sarei stata pronta».
Hai conquistato l'accesso grazie alla professoressa Celentano
«Lei ha creduto in me tanto da aggiungere un banco quando la classe era al completo. Ho iniziato a studiare insieme con lei e adesso sono completamente un'altra ballerina, ho acquisito tante cose, sono realmente pronta per il mondo lavorativo».
Cosa ha visto in te?
«Ha visto sicuramente qualcosa anche se poche volte in sala mi ha detto che una cosa andava bene. Io sono molto testarda e tendo a fare tutto alla perfezione, il fatto di non sentirmi mai a dire: “va bene”, mi faceva andare sempre oltre».
È stata più dura del previsto?
«Soprattutto la fase del serale è stato dura, ogni settimana avevo un “guanto di sfida”, una “comparata”, oltre alle mie coreografie. Ho pianto tante volte all'interno della sala, ma se non avessi pianto così tante volte non avrei raggiunto gli obiettivi».
Come sei cambiata in questi mesi?
«Per una persona normale tre mesi sono nulla, invece lì ho lavorato così tanto e in modo così intenso che sono davvero cambiata. Ora riesco a guardare una persona negli occhi quando parlo, prima magari tendevo a nascondere la bocca e a tenere gli occhi bassi, adesso tengo le spalle giù e il mento alto».
Anche il look è diverso.
«I capelli sono lisci per una questione di comodità, farsi una coda e tenerli a posto è più facile, ma adesso tornerò riccia, la mia persona comprende i ricci. Ho cambiato anche il trucco, prima usavo l'eyeliner per falsare la forma degli occhi, la maestra Celentano disse di non truccarmi così tanto, ora uso solo il mascara e riesco a farmi piacere gli occhi».
In tanti mesi cosa ti è mancato?
«Stare lontano dalla mia famiglia e dal mio fidanzato Alessio è stata dura, nel periodo del serale non avevamo i telefoni e potevamo sentirli una volta a settimana per pochi minuti. Mi è mancata la mia città circondata dal mare, i primi giorni che sono tornata in Sicilia ho passato il tempo a guardare il mare e godermi il sole».
Cosa ti fa più felice?
«Vedere mia mamma e mio papà orgogliosissimi di me, sono riuscita a fare tante belle cose, a regalargli delle emozioni, anche quando tutto andava male mi hanno sempre aiutata. Mio padre non si è mai fatto problemi a rinunciare a un paio di scarpe per pagarmi le lezioni di danza».
Speri di entrare in un corpo di ballo?
«Fortunatamente da giugno ho un contratto di lavoro con il Balletto di Roma, la mia paura era di non trovare niente fuori di “Amici”, sarà una bellissima cosa, andremo in tournée anche all'estero. Io non ci sono mai stata perché l'aereo mi mette ansia, ho affrontato viaggi lunghissimi in treno».
Insegnare danza?
«Ho sempre voluto che la danza fosse il mio lavoro, la mia idea è di ballare quanto più possibile, di fare la carriera da ballerina, e più in là, quando finirò, iniziare a insegnare».
Chi vincerà “Amici”?
«Secondo me Giulia per quanto riguarda la categoria danza e Sangiovanni per il canto. Io ero a un passo dalla finale, ma sono estremamente contenta di essere arrivata fino a questo punto, non lo avrei mai immaginato».