Durante la sua permanenza nella Casa, con il suo mix di fragilità e originalità, ha saputo conquistare tutti: coinquilini e pubblico

Mamma Armanda ha detto: «Steve Jobs ha creato l’iPhone... ma io ho creato Tommaso Zorzi». L’ironia in famiglia non manca, ma lei ha tutti i motivi per essere orgogliosa del suo “bambino”, rivelazione di questa edizione del “Grande Fratello Vip”. Lo scorso 14 settembre Tommaso è sbarcato nel reality di Canale 5 come “quello dei social network”, non entrando nemmeno dalla famosa porta rossa che viene varcata da quasi tutti i “vipponi” di Alfonso Signorini. «Ma chi è?» si sono chiesti in molti all’inizio. In questi tre mesi, però, con il suo mix di fragilità e originalità Tommaso ha saputo conquistare tutti: coinquilini e pubblico.
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**LA FAMIGLIA**
Nato a Milano nel 1995 da mamma Armanda (dietista) e papà Lorenzo (un professionista della comunicazione di altissimo livello), Tommaso ha una sorella minore, Gaia. «Quand’eravamo piccoli giocavamo a imitare i personaggi del reality di Kim Kardashian» ha raccontato lei. «È vero, io mettevo i cuscini dentro i pantaloni per imitarne i noti glutei e davo gli ordini a mia sorella» ha aggiunto lui.
Quell’indole esuberante Tommaso non l’ha mai nascosta, anche se attirava l’odio dei compagni di classe. Fin da bambino è stato vittima di bullismo, aspetto che ha forgiato il suo carattere ma che l’ha reso piuttosto guardingo. «Non riesco a fidarmi degli uomini» ha spiegato. «Credo sia perché alla fine non ho avuto una figura paterna di riferimento». Già, il divorzio dei suoi genitori non è stato facile e lui ne ha sofferto, anche se in famiglia non gli hanno mai fatto mancare niente. Forse proprio per questo è legatissimo alla sua adorata tata Ceci.
GLI AFFARI
Tommaso decide presto di diventare autonomo e dopo il diploma alla International School di Milano (dove ha conosciuto ed è diventato il migliore amico di Aurora Ramazzotti, anche se il loro rapporto si è poi raffreddato) vola in Inghilterra per studiare Moda e poi Economia. Tornato in Italia non si ferma più. Mentre iniziava le sue prime attività imprenditoriali, lanciando l’app social dedicata alla moda FashTime e poi una linea di accessori chiamata AristoPop, ha puntato lo sguardo sulla tv.
È stata Mtv a proporlo sul piccolo schermo con “#Riccanza”, il programma che racconta la vita dorata dei “figli di papà” e che in Italia ha dato parecchia notorietà anche a Elettra Lamborghini. «Era un format nuovo e camminavamo sulle uova, perché si parlava di un tema che nel nostro Paese è un nervo scoperto» ha commentato. Tommaso si riferisce all’argomento cardine di quel reality, ovvero mostrare la quotidianità di chi nasce in una famiglia abbiente. «Non ho mai basato la mia popolarità su quello però» ci tiene a chiarire «e tra l’altro so bene che se non avessi certe possibilità, starei simpatico a molte più persone».
GLI AMICI
Dopo averlo visto ballare a “Dance dance dance” su Fox Life e competere quasi fino alla finale a “Pechino Express” su Raidue, ancora una parte importante della sua personalità rimaneva sconosciuta. «La gente che mi segue sui social non può non accorgersene, si vede dagli occhi che sono una persona malinconica» ha detto. In questi mesi infatti tutte le cicatrici del passato sono venute alla luce. «Sono una persona fragile» ha raccontato «e quella fragilità porta a chiudermi in me stesso».
Quel muro che pone tra sé e gli altri lo rende lunatico, “pazzerello”, come si definisce lui stesso, e di conseguenza non vede di buon occhio le persone poco trasparenti. Quando c’è qualcosa da dire, anche difficile da digerire, Tommaso non si tira indietro. La sua onestà è stata molto apprezzata da alcuni inquilini della Casa: Stefania Orlando, Maria Teresa Ruta e soprattutto Francesco Oppini. Tommaso, l’uomo che non si fidava degli uomini, ha trovato nel figlio di Alba Parietti un compagno con il quale condividere le difficoltà del passato, come l’essere cresciuti con una madre dal carattere impegnativo. E dopo un piccolo scontro gli ha scritto una lettera commovente: «Caro Francesco, ho iniziato questa esperienza con la consapevolezza di uomo ma la fragilità di un bambino. Tante volte la vita ha preteso da me una maturità che ho dovuto trovare in fretta e a 25 anni mi ritrovo a voler rivivere un’adolescenza della quale mi sono privato. In te ho colto una sensibilità che subito mi ha curato...».
L’AMORE
«Se riesco a far ridere le persone sono più felice di quando faccio l’amore» ha detto più volte. Sì, perché in questa girandola di emozioni il vero amore dov’è? Tommaso ha fatto coming out a 18 anni dichiarando ai genitori (via mail) la sua omosessualità, ma non ha mai davvero provato la vera magia dei sentimenti. «Ho la calamita per gli uomini sbagliati. Sono loro a trovarmi con il lanternino» ha commentato con ironia. E sulla sua sfortuna in amore ha perfino scritto un libro, “Siamo tutti bravi con i fidanzati degli altri” (Mondadori, 18 euro), un romanzo nel quale racconta le sue disavventure sentimentali.
Lui ironizza su tutto, specie su se stesso ma, spenti i riflettori e tolti i vestiti alla moda, Tommaso è un ragazzo alla ricerca di una medicina per la sua solitudine. Non a caso, una delle sue canzoni preferite è “La cura” di Franco Battiato, che considera il brano-manifesto, e che recita: «Perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì che avrò cura di te».