Al sabato sera sul palco di «Tú sí que vales», il programma di Canale 5 che sta facendo grandissimi ascolti, si alternano esibizioni divertenti, spettacolari e da togliere il fiato per l’emozione. Tra i talenti che hanno conquistato il cuore del pubblico ci sono stati, per esempio, l’orchestra MagicaMusica, gruppo composto da 30 bravissimi ragazzi disabili. O il cantautore Luca Guadagnini, che ha intonato un brano dedicato alla sua piccola Aurora, la figlia che un terribile male gli ha portato via a nemmeno due anni d’età. Di fronte a storie così toccanti, lo «zio» Gerry Scotti e Belen non sono riusciti a trattenere le lacrime. Così come la giurata popolare Iva Zanicchi. Ma tutti, di serata in serata, mostrano gli occhi lucidi: Rudy Zerbi, Teo Mammucari e Maria De Filippi, che spesso non nasconde di avere «i brividi».
Specialmente nei momenti che riportano a galla i ricordi, come durante l’esibizione di Alessandra Amoroso di due settimane fa. E noi spettatori, vedendo piangere le star, non possiamo fare a meno di commuoverci assieme a loro. «Succede perché si attivano i neuroni specchio del nostro cervello» dice lo psicologo Francesco Padrini, esperto di linguaggio del corpo, psicofisionomia e analisi bioenergetica. «Quando osserviamo negli altri, anche nei personaggi in tv, un certo modo di reagire di fronte a particolari situazioni, ci identifichiamo e tendiamo a imitarli» spiega. Ma dietro ogni sguardo, ogni lacrima, ogni movimento delle mani che coprono il viso o si uniscono in un fragoroso applauso liberatorio c’è un significato profondo. Perché ciascuno si comporta in maniera diversa durante le performance più coinvolgenti. Abbiamo chiesto al dottor Padrini di interpretare i segnali che i conduttori e i giudici trasmettono quando piangono (o stanno per farlo) per capire che grado di partecipazione emotiva hanno nel corso della trasmissione. Guardate le sei foto qui accanto, leggete la spiegazione sotto e scoprirete tanti lati inediti della loro personalità.
Teo Mammucari
Preso dai pensieri mostra un certo distacco
«Nel viso ci sono due elementi in contraddizione: le arcate sopraccigliari vanno verso l’alto, gli angoli della bocca verso il basso. La parte superiore del volto è nella zona del pensiero, quella inferiore è all’inizio di un disgusto, come quando si assaggia una caramella amara. Mammucari si rifugia nei pensieri e appare distaccato, ma non per freddezza. È teso: forse ciò che vede è troppo intenso per lui».
Maria De Filippi
Studia le esibizioni e si lascia andare solo alla fine
«Abituata a mantenere il controllo tenendo il microfono, la De Filippi porta alle labbra le dita simulando quel gesto di sicurezza. Poi piega il collo per bloccare il flusso emotivo fino alla fine delle esibizioni (il corpo è come un tubo: se si crea una strozzatura, le energie al pari dei liquidi non fluiscono). Maria è il comandante della nave, quindi si “butta” e si concede di commuoversi solo dopo che lo hanno fatto tutti gli altri».
Gerry Scotti
Si immerge totalmente nelle storie degli altri
«Gli occhi umidi e gli zigomi non mentono: Scotti, che di solito vediamo con le gote toniche e rosee del sorriso, qui mostra dispiacere puro e partecipazione totale alle storie.
E nella fronte spaziosa potremmo quasi leggere il fumetto: “Che aiuto posso dare io?”. Copre con la mano la bocca nel tentativo di frenare l’emozione, ma un attimo dopo, inevitabilmente, il pianto scoppierà».
Rudy Zerbi
Quando è coinvolto trattiene il respiro
«La bocca serrata, lo sguardo concentrato e le mani giunte che si sostengono l’una con l’altra denotano il bisogno di riflettere. Zerbi sembra andare in “apnea” ogni volta che un’esibizione colpisce particolarmente la sua attenzione e le sue corde: a quel punto trattiene il respiro in gola e attende. È un po’ come se incorporasse dentro di sé la situazione, deve capire che emozioni lo attraversano prima di viverle».
Belen Rodriguez
Cerca di essere confortata come una bambina
«In preda al pianto dirompente, Belen si auto-consola raccogliendo entrambe le mani sulla guancia, proprio come fanno le bambine dopo una “bua” o una lite per essere confortate dalla mamma. Questo gesto è anche una forma di protezione dalle critiche sociali, retaggio di vecchie regole del galateo che imponevano di non mostrarsi in lacrime in pubblico».
Iva Zanicchi
Si commuove in modo quasi «religioso»
«Non è un caso che Iva Zanicchi usi i toni del blu nel look e nel trucco: sono i colori legati alla rappresentazione della Madonna nella cristianità. È coerente. Nei momenti di autentica commozione, infatti, anche nella postura e nella gestualità ricorda certi dipinti dell’Addolorata. Le sue mani si aprono e il mento volge verso l’alto, verso il cielo, in segno di preghiera e di rispetto».
Sabato 9 dicembre conosceremo il vincitore del talent: l’appuntamento è come sempre su Canale 5, dove i finalisti si sfideranno un’ultima volta per conquistare la vittoria e il premio di 100.000 euro