“Tú sí que vales”: siete pronti a restare senza parole?

Il talent torna su Canale 5 con un’edizione spettacolare, ancora più lunga e ricca di grandi talenti

I quattro giudici in un’immagine della settima edizione dello show
10 Settembre 2020 alle 09:07

Torna uno degli appuntamenti più attesi della tv. Arriva su Canale 5 “Tú sí que vales”: dal 12 settembre vedremo decine di artisti eccezionali provenienti da ogni parte del mondo. Si preannuncia un’edizione da record, visto che per la prima volta verranno realizzate 12 puntate.

È il pubblico a chiederlo: nella scorsa stagione il programma è stato visto in media da ben oltre 5 milioni di spettatori, con uno share impressionante, vicino al 30%. La formula rimane la stessa: ogni concorrente ha un numero di minuti limitato per mostrare ai quattro giudici il suo talento. Grazie alle “bacchette magiche” Maria, Gerry, Teo e Rudy potranno ridurre o allungare il tempo dell’esibizione per poi decretare il passaggio alla fase successiva del programma dicendo: «Per me tu vali» o «Per me tu non vali». Chi vincerà?

Fenomeno Ferilli!

Ha fatto il suo esordio come giudice popolare lo scorso anno ed è già diventata una presenza irrinunciabile. Con un carattere sfrontato e una simpatia irresistibile, Sabrina Ferilli è la rappresentante ideale del pubblico. Sfiderà ancora le sue paure facendosi coinvolgere nelle situazioni più folli. E come sempre verrà “punzecchiata” da Maria De Filippi, che ama scherzare con tutti ma con lei in particolare.

Gli acrobati al primo posto

Ogni anno vediamo una carrellata incredibile di talenti fuori dagli schemi, ma quali sono le discipline più ricorrenti? Abbiamo fatto un calcolo per rivelarvi quelli che si vedono più spesso. Al primo posto, come prevedibile, ci sono gli acrobati: dalla prima edizione a oggi sono i più visti con 127 esibizioni. Seguono i cantanti con 119 e, quasi a pari merito, i ballerini con 116. Si staccano di poco i comici con 90 presenze e di molto invece gli illusionisti e i prestigiatori che sono 40 per ciascuna disciplina. Ancora rilevanti sono i musicisti (30), i ginnasti (27) e i giocolieri (23). I mentalisti, ovvero coloro che sanno creare l’illusione di leggere nella mente delle persone, hanno lasciato tutti il segno, ma sono stati appena 13. Tra le altre esibizioni (una decina in tutto) abbiamo visto ventriloqui (capaci di parlare senza articolare i suoni dalla bocca), fachiri (in grado di ridurre la sensibilità del corpo fino a praticare forme di autolesionismo) e infine gli “snodati” contorsionisti.

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