Tutto su “MasterChef 9”: i giudici, le prove, i concorrenti e cosa è successo

Torna in prima serata, da giovedì 19 dicembre, la nona edizione del cooking show più amato, in onda su Sky Uno

Antonio e Daniel
6 Marzo 2020 alle 09:34

Buone notizie per gli appassionati di cucina: il 19 dicembre torna "MasterChef", in onda il giovedì in prima serata su Sky Uno. Giunto oramai alla nona edizione, è uno dei cooking show più amati e seguiti dal pubblico. Sebbene le gare rimangano immutate nel corso delle diverse stagioni, non è così per i giudici chiamati a decidere il destino dei concorrenti: quest’anno, infatti, saranno soltanto tre. Joe Bastianich, imprenditore e ristoratore statunitense, ha infatti deciso di dedicarsi ad altri progetti (ha partecipato, per esempio, alla recente edizione di "Amici Celebrities") e non sarà più nel cast del programma. Al momento, è questa la novità più importante del programma, che riserverà però tante sorprese che scopriremo nel corso delle puntate.

**I giudici**

Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli sono i nomi dei giudici che guideranno la nuova edizione. Se i primi due sono oramai dei veterani del programma - Barbieri è l’unico giudice presente sin dalla prima edizione, mentre Cannavacciuolo ha fatto il suo ingresso dalla quinta - Locatelli è arrivato in giuria soltanto lo scorso anno, ma è stato subito molto amato dal pubblico. Sebbene la loro fama li preceda, vediamo chi sono questi tre chef stellati. 

Bruno Barbieri, detentore di ben sette stelle Michelin, è uno chef bolognese. La sua brillante carriera inizia in veste di cuoco sulle navi da crociera, ma ben presto si sposta sulla terraferma, per aprire diverse attività di ristorazione. È un vero cultore dei tortellini romagnoli ed è molto severo nei suoi giudizi: per questo motivo, se un piatto preparato da un concorrente non lo convince, non esita a definirlo “mappazzone”.

Antonino Cannavacciuolo è uno chef di origini napoletane, fortunato proprietario del ristorante “Villa Crespi”, sul lago D’Orta. Ora sugli schermi con il nuovo cooking show "Antonino Chef Academy", è titolare di ben quattro stelle Michelin, di cui due assegnate proprio a Villa Crespi. Nonostante le sue celeberrime pacche sulle spalle dei concorrenti, riveste all’interno del programma il ruolo di gigante buono.

Giorgio Locatelli ha origini varesine ed è proprietario, assieme alla moglie, del ristorante Locanda Locatelli di Londra, che gli ha fruttato una stella Michelin. Sebbene sia arrivato nella giuria del programma soltanto nell’ottava edizione (in sostituzione della collega Antonia Klugmann, unica chef donna fra i giudici di "MasterChef"), ha da subito conquistato il pubblico con il suo charme e le sue insalatone gourmet.

**Le prove**

Immutate nel corso delle varie edizioni, le gare in cui si cimentano i concorrenti per conquistare il titolo di MasterChef sono quattro, due per ogni puntata. La prima prova è la Mistery Box, durante la quale i concorrenti sono chiamati a inventare un piatto con alcuni ingredienti misteriosi contenuti in una scatola. Alla fine, i giudici assaggiano soltanto i tre piatti ritenuti più invitanti, per poi decretare il migliore della prova, che avrà un vantaggio nella sfida successiva, l’Invention Test. Quest’ultimo consiste in una prova che ruota attorno a un tema scelto dai giudici: terminata la sfida, il concorrente che ha preparato il piatto peggiore viene eliminato, mentre il migliore viene premiato con la possibilità di scegliere la propria squadra nella gara successiva, la Prova in Esterna. I concorrenti sono divisi in due squadre, la blu e la rossa, che si sfidano in una location specifica, esterna allo studio, solitamente in una situazione di forte pressione. Al termine della gara, viene decretata dai commensali che hanno assaggiato i piatti preparati da entrambe le squadre la migliore fra le due. I perdenti sono costretti invece a sfidarsi al Pressure Test, l’ultima gara, nel corso della quale i concorrenti sono chiamati a cucinare sotto pressione o ad affrontare particolari “interrogazioni” culinarie. Colui che si rivela il peggiore al Pressure Test, viene poi eliminato.

Gli ospiti

Al momento non si conoscono ancora i nomi degli ospiti della nona edizione di "MasterChef", sebbene in molti si chiedano quale sarà il ruolo del pasticcere Iginio Massari, habitué del programma e già presente nello spot promozionale ora in onda. Quest’ultimo vede come protagonisti i tre giudici, ciascuno intento nella propria campagna elettorale: “Azione contro il mappazzone”, “Pummarola ‘ncopp” e “A tavola per l’Europa”, sono gli slogan rispettivamente di Barbieri, Cannavaciuolo e Locatelli.

La finale e il vincitore

Hanno lottato con tutte le loro forze per arrivare in finale, ma soltanto quattro di loro ce l’hanno fatta: Antonio, Davide, Marisa e Maria Teresa sono infatti i quattro finalisti della nona edizione di “MasterChef”. La puntata si apre all’insegna della polemica, perché Maria Teresa sostiene che Davide, pur essendo stato premiato dallo chef pluristellato Yannick Alléno durante la puntata precedente, non sia degno della finale: come ricordano i giudici, però, contano i fatti. Perciò, dopo un emozionante riassunto del percorso di ciascuno dei finalisti all’interno del programma, si entra nel vivo della gara: i concorrenti sono pronti ad affrontare la sfida più importante per loro, che porta dritta al titolo di miglior chef amatoriale d’Italia.

L’ultima “Mistery Box” contiene alcuni ingredienti che ciascuno degli sfidanti ha già incontrato durante il proprio percorso: ognuno deve dimostrare infatti di aver appreso dai propri errori e di essere consapevole dei propri punti di forza, in modo da utilizzare al meglio gli ingredienti a disposizione. Alla fine, trionfa Maria Teresa.

È poi il momento dell’ultimo “Invention test” di questa stagione. Tocca a Maria Teresa assegnare a ciascuno dei propri sfidanti uno dei quattro difficilissimi piatti presentati per l’occasione dallo chef stellato Paolo Casagrande, proprietario del ristorante “Lasarte” di Barcellona. Lo chef Casagrande è poi chiamato a valutare i piatti preparati, insieme agli altri giudici. Al termine della prova, il primo a dover rinunciare alla vittoria è Davide, che viene eliminato; Antonio, invece, risulta essere il migliore.

L’ultima prova di questa nona edizione di “MasterChef” consiste nella preparazione, da parte di ciascuno dei tre sfidanti, di un proprio menù degustazione completo e personalizzato. Prima di entrare nel vivo della sfida finale, i concorrenti ripercorrono il proprio percorso all’interno del talent culinario. Per sostenere e incoraggiare ognuno dei finalisti, arrivano in studio i loro familiari e tutti gli ex concorrenti della nona stagione del programma.

Per la gioia degli ex concorrenti, dei giudici e soprattutto del compagno, il vincitore della nona stagione di “MasterChef” è Antonio, che alla fine sorprende tutti con una romanticissima proposta di matrimonio al suo Daniel, che accetta felice. Insomma, in questa edizione di “MasterChef”, assieme alla buona cucina, ha trionfato anche l’amore!

Cos'è successo nella semifinale

La finale della nona edizione di “MasterChef” è sempre più vicina: i concorrenti rimasti in gara sono al momento cinque e nel corso di questa semifinale ancora uno di loro verrà eliminato. Come ogni anno, infatti, sono soltanto quattro gli aspiranti chef che hanno accesso alla sfida finale. In attesa di scoprire chi sarà il vincitore di questa nona edizione del talent culinario più amato, vediamo cos’è successo durante questa undicesima puntata.

In occasione della “Mistery Box” della penultima puntata, i concorrenti trovano sui propri banconi una scatola di legno completamente…vuota. Ogni sfidante deve infatti preparare un piatto diverso e “casalingo”, scelto per ciascuno da un ospite speciale: la madre di Marisa, la moglie di Davide, il marito di Antonio, il fratello di Nicolò e la mamma di Maria Teresa. Seguendo i suggerimenti dei propri cari, gli aspiranti chef hanno a disposizione quarantacinque minuti per portare a termine il piatto assegnato. Alla fine, Nicolò è il vincitore della prova.

L’“Invention test” consiste questa volta in due specialità, una dello chef Barbieri ed uno dello chef Cannavacciuolo, che i concorrenti sono chiamati a replicare in modo fedele. Nicolò assegna a ciascuno dei propri sfidanti uno dei due piatti, da preparare in quarantacinque minuti e seguendo le indicazioni fornite dai giudici. Nessun concorrente viene eliminato, perciò tutti e cinque hanno accesso alla prova successiva.

L’ultima “Prova in esterna” si svolge, in occasione della semifinale, a Parigi. I concorrenti sono infatti ospiti del ristorante pluristellato “Pavillon Ledoyen”, di proprietà dello chef Yannick Alléno, detentore di ben otto stelle Michelin. Ognuno dei semifinalisti deve preparare un piatto diverso presente nel menù del ristorante, aiutato da uno degli chef che fanno parte dello staff. I giudici assaggiano poi le portate cucinate dai concorrenti, ma tocca a chef Alléno il compito di decretare il migliore fra loro. Davide diventa così il primo finalista della nona edizione di “MasterChef”.

La semifinale si conclude con il consueto “Pressure Test”; questa volta, gli aspiranti chef devono cucinare un unico piatto, a base di un solo ingrediente, cui vanno date però quattro consistenze diverse. Antonio diventa così il secondo finalista, Marisa la terza e Maria Teresa la quarta. Nicolò deve invece abbandonare la cucina di “MasterChef”, ad un passo dalla finale.

Cos'è successo nella decima puntata

“MasterChef” 9 è oramai agli sgoccioli: mancano infatti soltanto tre puntate alla fine di questa nona edizione. I concorrenti rimasti in gara sono sette e sono tutti intenzionati a portarsi a casa il titolo di miglior chef amatoriale d’Italia. Vediamo dunque cos’è accaduto nel corso della nuova puntata.

La “Mistery box” si apre all’insegna dei ricordi: gli aspiranti chef raccontano infatti qual è stato il primo piatto da loro cucinato e subito dopo sono chiamati a disegnare e descrivere una propria ricetta originale. Quest’ultima viene però realizzata, a sorpresa, da un altro concorrente. Antonio, Mariateresa e Luciano realizzano i tre piatti più belli, ma alla fine soltanto Antonio risulta il migliore della prova.

Al centro dell’“Invention test” c’è questa volta la cucina internazionale. Ospite della prova è infatti lo chef stellato Jeremy Chan, di origini canadesi e cinesi, che presenta tre piatti da lui concepiti ispirandosi a diversi sapori sperimentati in giro per il mondo. Antonio sceglie la ricetta che lui e i suoi sfidanti devono realizzare. Per aggiungere un ulteriore livello di difficoltà alla prova, la ricetta viene però divisa in cinque preparazioni singole, che i concorrenti scoprono poco alla volta. Il migliore della prova, alla fine, è Nicolò; Francesca e Marisa risultano invece le peggiori e la prima viene definitivamente eliminata.

In questa nona puntata, la “Prova in esterna” e il “Pressure test” vengono sostituiti dallo “Skill test”, composto da tre step successivi. Il tema attorno cui ruota la prova è composto da alcune tecniche di cottura: la gratinatura, la cottura in umido e l’affumicatura. Nel corso della prima fase, i concorrenti devono gratinare cinque diversi ingredienti; i primi a salvarsi sono Davide e Marisa. Il secondo step prevede invece la preparazione di un pollo in umido rivisitato; in questo caso, si salvano Antonio e Maria Teresa. La parte finale dello “Skill test” vede dunque sfidarsi Luciano e Nicolò a colpi di affumicatura. Al termine della prova, Luciano deve abbandonare per sempre la cucina di “MasterChef”.

Cos'è successo nella nona puntata

Siamo oramai giunti alla nona puntata del talent culinario più amato d’Italia e i concorrenti rimasti in gara sono sempre più agguerriti e consapevoli del proprio valore: per questo motivo, i giudici devono testare le loro capacità con prove estremamente complesse ed inaspettate.

La gara si apre con la consueta “Mistery Box”: ogni concorrente deve scegliere una farina e un latte della medesima natura da utilizzare nella propria preparazione. Al vapore, in padella o bollitura: è il caso a scegliere il tipo di cottura che ciascuno sfidante dovrà realizzare, tramite l’estrazione di un bigliettino. Antonio, Luciano e Davide cucinano i piatti più belli della prova, ma alla fine soltanto Davide risulta il migliore.

Lo chef stellato Davide Caranchini è invece l’ospite dell’“Invention test”. Mostra ai concorrenti tre delle sue preparazioni più particolari, tutte a base di pesce di lago, poiché è originario della provincia di Como. Tocca poi a Davide assegnare a ciascuno dei propri sfidanti uno dei tre piatti da riprodurre. Al termine della prova, Giulia viene decretata vincitrice, mentre Luciano, Francesca e Vincenzo sono i peggiori; quest’ultimo viene poi definitivamente eliminato dalle cucine di “MasterChef”.

La “Prova in esterna” è ambientata nel fiorente quartiere milanese di Brera. Qui le due brigate si sfidano all’interno delle cucine di due ristoranti, il “Santa virginia” e il “Dai gemelli”. Il primo prevede un menù di pesce, assegnato alla squadra blu capeggiata da Giulia; il secondo, invece, richiede un menù di carne, affidato alla squadra rossa guidata da Nicolò. Ad annunciare la brigata vincitrice è un giudice molto speciale: il sindaco di Milano Beppe Sala, che sancisce il trionfo della squadra rossa.

I membri della squadra perdente devono infine affrontare il “Pressure test”. Gli chef stellati Alfonso ed Ernesto Iaccarino, padre e figlio, sono ospiti della prova. I concorrenti vengono divisi in due coppie: entrambe devono riprodurre lo stesso piatto proposto dagli chef Iaccarino. La coppia formata da Davide e Giulia perde, perciò prosegue con la seconda sfida dell’“Invention test”, al termine della quale Giulia viene eliminata definitivamente dal programma.

Cos'è successo nell'ottava puntata

Sono rimasti in pochi e sono sempre più agguerriti: si tratta dei concorrenti di "MasterChef", che continuano a lottare e a contendersi la vittoria. Ad ogni round aumenta la difficoltà delle prove e le aspettative sui piatti preparati si alzano. Vediamo allora insieme cos’è successo in questa ottava puntata.

La gara si apre con una “Mistery box” molto particolare: invece della classica scatola in legno, i concorrenti si trovano davanti un contenitore fatto interamente di cioccolato, che racchiude però al suo interno ingredienti salati. Il pasticcere Vincenzo Santoro, proprietario della pasticceria “Martesana”, è ospite di questa prova e spiega agli aspiranti chef il concetto di pasticceria salata: i concorrenti si sfidano infatti a colpi di “capricci” salati. Vengono infine assaggiati dai giudici i piatti di Marisa, Antonio e Luciano; quest’ultimo risulta poi il migliore.

L’“Invention test” è incentrato invece sulla preparazione della carne. A supporto della prova c’è infatti lo chef Henrique Fogazza, esperto di carne e giudice di “MasterChef” Brasile, che mostra ai concorrenti diversi tipi di tagli, assegnati poi da Luciano ai propri avversari. Vincenzo viene decretato vincitore della sfida, mentre Milenys viene definitivamente eliminata dalla cucina.

È poi il turno della “Prova in esterna”, che si svolge questa volta all’interno dell’Emporio Armani Ristorante di Milano. Le due squadre devono rivisitare in chiave moderna piatti tipici della cucina Anni 80, assaggiati e giudicati da dieci fra i più temuti critici gastronomici italiani. La brigata blu è capeggiata da Vincenzo, mentre Francesca è al comando di quella rossa. Nicolò e Giada non partecipano alla prova, ma vengono spediti direttamente al “Pressure test”. Ciascun membro delle due squadre deve preparare un piatto specifico, cui poi viene assegnato un voto. La brigata rossa vince infine la “Prova in esterna”, mentre la blu va al “Pressure test”.

Il “Pressure test” prevede infine una serie di duelli: solo un membro della coppia si salva, mentre l’altro continua con la gara. Al centro della prima parte della prova ci sono tre ricette tipiche della cucina internazionale da rivisitare, mentre nella seconda parte è protagonista il manzo, con i suoi tagli meno nobili. Al termine, Giada abbandona per sempre il programma.

Cos'è successo nella settima puntata

“MasterChef” è giunto oramai alla settima puntata e la sfida si fa sempre più avvincente. I dodici concorrenti rimasti in gara devono perciò dimostrare di essere all’altezza del titolo di miglior chef amatoriale d’Italia, accontentando le richieste via via più articolate dei giudici. Vediamo allora cos’è successo.

La gara si apre come di consueto con la “Mistery Box”: questa volta, però, i concorrenti possono scegliere la postazione che preferiscono. In questo modo, gli aspiranti chef si trovano a dover spartire col proprio compagno di bancone gli ingredienti a disposizione. I giudici assaggiano dunque i piatti di Annamaria, Antonio e Marisa; quest’ultima vince infine la prova.

Si prosegue poi con l’“Invention test”, che si gioca questa volta in coppia. Le coppie vengono formate da Marisa e hanno il compito di cucinare un unico piatto comune, sebbene ciascun membro sia all’oscuro della spesa fatta dal proprio partner. Marisa e Maria Teresa trionfano con la propria ricetta e diventano così i capisquadra delle due brigate nella prova successiva. Sono invece due le coppie peggiori della prova: quella formata da Milenys e Luciano e quella costituita da Giulia e Francesca. Nessuno viene eliminato, ma Giulia e Francesca vengono mandate direttamente al “Pressure test”.

La “Prova in esterna” di questa settima puntata si svolge a Parma, all’interno del Teatro Regio. Le due squadre devono infatti cucinare per i cinquanta componenti dell’Orchestra Toscanini, utilizzando ingredienti tipici della città. Marisa è a capo della brigata blu, Maria Teresa invece della rossa. La squadra blu viene infine decretata vincitrice della prova dai commensali, mentre la squadra rossa deve affrontare l’ultima prova.

È dunque il momento del “Pressure test”, che consiste nella fedele riproduzione di un piatto preparato sul momento dallo chef Locatelli. Ad un certo punto, inoltre, i concorrenti sono costretti a scambiarsi di posto con i propri avversari e ad abbandonare così le rispettive preparazioni. Al termine della gara, Annamaria deve lasciare per sempre la cucina di “MasterChef”.

Cos'è successo nella sesta puntata

Mentre aumenta il numero delle puntate, diminuisce invece quello degli aspiranti chef ancora in gara: solo coloro che sono in grado di tenere testa ai tre esigentissimi giudici di “MasterChef” possono infatti aspirare alla finale. Vediamo allora cos’è successo nel corso della sesta puntata del talent culinario.

Si parte, come sempre, con la “Mistery Box”, che consiste questa volta nella preparazione di un piatto di cous cous personalizzato. Benedetta Schifano, esperta di cucina siciliana, mostra ai concorrenti tutti i passaggi necessari per realizzarlo al meglio. I giudici assaggiano infine i piatti di Davide, Nicolò e Giada, che risulta la migliore della prova.
L’“Invention Test” è incentrato invece sul tema degli agrumi. L’ospite della prova è perciò l’agrumicultore Neils Rodin. Mostra agli aspiranti chef sette varietà molto particolari di agrumi, che tocca poi a Giada assegnare a ciascuno degli sfidanti. Il miglior piatto della prova è quello di Milenys, mentre i peggiori sono quelli di Giada, Vincenzo e Gianna; quest’ultima viene alla fine eliminata.

Si prosegue poi con la “Prova in esterna”, vale a dire un matrimonio in perfetto stile indiano, per il quale le due squadre devono curare il buffet. Dalla sfida risulta però escluso Vincenzo, che non viene selezionato da nessun caposquadra: egli va perciò direttamente al “Pressure Test”. La brigata rossa, capeggiata da Milenys, deve preparare un menù onnivoro; la squadra blu, il cui capitano è Antonio, deve invece cucinare piatti vegetariani. La chef indiana Ravinder Bhogal accorre però in aiuto dei concorrenti: può infatti affiancare la squadra rossa per venti minuti e la blu per dieci. Al termine della gara, trionfa la brigata rossa.

Gli sconfitti della “Prova in esterna” devono infine affrontare il “Pressure test”, che si compone di tanti duelli differenti. Questi ultimi ruotano attorno alla preparazione, in breve tempo, di alcuni piatti selezionati dai giudici. Salgono in balconata coloro che, man mano, riescono a sconfiggere il proprio avversario. Terminata la prova, viene eliminato Fabio.

Cos'è successo nella quinta puntata

Continua e si fa sempre più dura la sfida fra gli aspiranti chef di questa nona edizione di "MasterChef": i giudici diventano più esigenti ad ogni prova ed i concorrenti mettono in atto tutte le strategie utili per ottenere la vittoria. Vediamo allora cos’è successo nel corso della quinta puntata del programma.

La “Mistery Box” di questa quinta puntata viene definita “mini”, poiché mette a disposizione dei concorrenti dieci ingredienti di piccole dimensioni fra cui scegliere per preparare il proprio piatto. Le preparazioni più invitanti, che i giudici decidono di assaggiare, sono eccezionalmente quattro, cioè quelle di Fabio, Nicolò, Francesca e Maria Teresa; quest’ultima risulta la migliore della prova.

È poi il turno dell’“Invention Test”, che ha come tema… il frigorifero. Ognuno dei giudici presenta infatti ai concorrenti un frigorifero colmo dei propri ingredienti preferiti, a cui se ne aggiunge un quarto contenente otto prodotti che rappresentano tutti i più grandi chef passati attraverso le cucine di “MasterChef”. Maria Teresa assegna un frigo a ciascuno dei propri sfidanti e alla fine trionfa anche in questa prova. I peggiori della prova sono invece Domenico, Luciano e Andrea. Domenico viene definitivamente eliminato, mentre Andrea, considerato troppo immaturo, viene escluso dalla prova in esterna e mandato direttamente al “Pressure Test”.

La “Prova in Esterna” è ambientata questa volta in Costiera Amalfitana, in occasione della festa di Vico Equense, che ogni anno riunisce i più importanti chef della cucina italiana. Le due brigate si sfidano a colpi di street food; la blu è capeggiata da Maria Teresa, che può eccezionalmente scegliere anche il capitano della squadra rossa: Anna Maria. Ospite della prova è l’organizzatore della festa di Vico, lo chef Gennaro Esposito. Quest’ultimo è protagonista, insieme allo chef Cannavacciuolo, di un simpatico siparietto: i due chef - entrambi originari del posto - incontrano infatti le proprie mamme, che hanno cucinato per l’occasione i piatti preferiti dei figli. La brigata rossa ottiene infine una vittoria schiacciante.

La brigata blu si sfida dunque al “Pressure Test”. Protagoniste della prova sono le tapas, presentate dall’esperto e chef stellato Lino Scarallo. I concorrenti devono perciò preparare tre diverse tapas in trenta minuti, utilizzando alcuni ingredienti forniti dai giudici. Al termine della prova, Andrea deve abbandonare per sempre la cucina di “MasterChef”.

Cos’è successo nella quarta puntata

La sfida è oramai entrata nel vivo per i concorrenti di “MasterChef” 9: due di loro hanno già dovuto abbandonare la cucina del programma nel corso della puntata precedente, ma per i diciotto aspiranti chef rimasti in gara, il percorso è ancora lungo. Vediamo allora cos’è successo nel corso della quarta puntata.

La sfida si apre con la “Mistery Box”, il cui tema è il brodo: ogni concorrente ha a disposizione dieci tipi di brodo differenti fra cui scegliere per realizzare la propria ricetta. I tre piatti migliori sono quelli di Rossella, Marisa e Luciano, che infine vince la prova. Si prosegue poi con l’Invention Test, il cui ospite è lo chef stellato Marco Martini, che presenta tre piatti legati alla sua infanzia. Ogni concorrente deve riprodurre fedelmente una delle tre preparazioni mostrate, assegnata a ciascuno da Luciano. La prova viene vinta da Fabio; Nicolò, Nunzia e Andrea sono invece i peggiori, ma soltanto Nunzia viene eliminata.

È poi il turno della prima “Prova in esterna” di questa edizione, che si svolge nelle risaie di Vercelli, in particolare all’interno della splendida “Tenuta Colombara”. Il menù da preparare è dunque a base di riso e viene assaggiato da 40 ristoratori esperti dell’alimento. La brigata blu, capitanata da Fabio, assieme al riso deve lavorare il pesce; la rossa, capitanata da Nicolò, deve cucinare invece la carne, con cui ottiene la vittoria.

I membri della brigata perdente sono poi costretti ad affrontare il primo “Pressure test” della nona edizione. La prova consiste nel cucinare un piatto che contenga nove ingredienti molto diversi fra loro, scelti dai concorrenti stessi, più un decimo selezionato dai giudici. Alla fine della sfida, la seconda eliminata della serata è Rossella.

Cos’è successo nella terza puntata

Ecco gli avvenimenti più importanti della terza puntata del talent show culinario di Sky Uno, in onda giovedì 2 gennaio alle 21:15 


La nona edizione di “MasterChef” è finalmente entrata nel vivo: giovedì 2 gennaio prende infatti il via la gara fra i venti concorrenti del programma, che aspirano al titolo di miglior cuoco amatoriale d’Italia. Vediamo cos’è successo nel corso di questa terza puntata.


La prima “Mistery Box” di questa edizione mette a disposizione di ogni concorrente dieci ingredienti rappresentativi della propria dispensa casalinga, scelti da un familiare o un da un amico di ciascun aspirante chef. I giudici assaggiano i piatti di Antonio, Gianna e Luciano: è Antonio a trionfare infine nella prova. 


Subito dopo è il turno dell’“Invention Test”, il cui tema è il mare. Gli chef stellati Daniele Usai, Gianpaolo Raschi e Terry Giacomello sono i tre ospiti della prova: ciascuno di loro mostra ai concorrenti un pesce particolare e la relativa lavorazione. Alla fine, il piatto migliore è quello di Francesca, mentre i peggiori sono quelli di Maria Assunta, Nunzia e Alexandro, che è il primo eliminato della nona edizione di MasterChef. 


Grande novità di questa edizione è lo “Skill Test”, una prova di abilità divisa in tre step, ciascuno dei quali consente ad alcuni concorrenti di salire in balconata e salvarsi. Il tema della prova è la lavorazione del burro. Ospite della terza prova dello “Skill Test” è il temutissimo pasticcere Iginio Massari, che chiede ai concorrenti di realizzare una Tarte Tatin. La sfida viene però interrotta da un involontario scambio di preparazioni fra Maria Assunta e Giada, che sono perciò costrette a battersi in un ulteriore duello, al termine del quale Maria Assunta viene eliminata. 

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