«Ultimate Beastmaster», siamo volati in California per visitare il set

Lo spettacolare show «senza frontiere» di Netflix sarà presentato per l'Italia da Bianca Balti e Francesco Facchinetti

La bestia di «Ultimate Beastmaster»
14 Dicembre 2017 alle 15:08

Siamo in macchina da una quarantina di minuti. In California sono le otto di sera e abbiamo lasciato Los Angeles diretti verso nord. I palazzi e le superstrade sono ormai alle spalle e davanti a noi si scorgono solo le sagome delle montagne in lontananza. All’improvviso, nel buio totale, si materializza nel mezzo di una grande pianura un essere immenso, luminoso e inquietante: è la «bestia». E il fatto che sia l’unica cosa illuminata, mentre tutto intorno è immerso nelle tenebre, la rende ancora più spaventosa e regala un effetto di «drammaticità». Che poi è il motivo per cui le riprese dello show vengono fatte di notte... Siamo sul set di «Ultimate Beastmaster», una sorta di «Giochi senza frontiere»... ma molto più duro. Un game show mondiale a cui partecipano oltre cento atleti di sei Paesi in competizione: Spagna, Francia, Cina, India, Stati Uniti e Italia.

• «Ultimate Beastmaster» su Netflix dal 15 dicembre

La gara si svolge durante dieci episodi, disponibili su Netflix a partire dal 15 dicembre. Ma che cos’è la «bestia»? Si tratta di una costruzione con la forma di un animale mostruoso a metà tra un tirannosauro e Godzilla. «È lunga 200 metri e contiene il percorso a ostacoli più difficile al mondo» spiega Dave Broome, uno dei produttori esecutivi insieme con Sylvester Stallone. «Per cimentarsi occorre essere dei superatleti». In questa seconda edizione dello show infatti tra i partecipanti ci sono dei veri campioni in diverse discipline: arti marziali, arrampicata, parkour.

L’edizione italiana è condotta da Francesco Facchinetti e dalla modella Bianca Balti. «Mi è bastato vedere il trailer dello show per impazzire» dice Facchinetti. «Bianca è la mia partner di conduzione ideale: è più matta di me!». E la Balti, che vive con il marito e le figlie proprio a Los Angeles ed è una sportiva che più sportiva non si può, conferma: «È una gara che toglie il fiato per la tensione. Francesco e io il fiato siamo pronti a perderlo facendo il tifo per gli atleti della squadra italiana».

I nostri supereroi

I concorrenti italiani di «Ultimate Beastmaster»

La squadra italiana: sono tutti atleti. Tra loro ci sono Luca, 27 anni dalla Val d’Aosta, esperto di «bouldering» (arrampicata sui massi) e Antonio, 21 anni di Napoli, campione di parkour, che aiuta i giovani di strada a salvarsi grazie allo sport.

Nel ventre dell’animale: Gli ostacoli, una trentina, ripercorrono idealmente gli organi e lo scheletro della bestia: dalla bocca (l’entrata del percorso) alla colonna vertebrale, per poi uscire dalla coda.

Seguici