«X Factor 2018»: gli inediti e l’eliminata del quinto live
È una puntata decisiva per gli otto concorrenti in gara, che si sono esibiti con le loro canzoni. Ecco tutto quello che è successo, dagli ospiti della serata all'eliminata della puntata Renza Castelli
Il 22 novembre è andata in onda la quinta puntata di «X Factor»: un Live molto importante ai fini della dinamica della gara perché gli otto concorrenti abbandonano le cover per presentare i loro inediti. Tutti dovranno “smascherare” le loro identità artistiche: ora i talenti sono pronti a fare un passo in più verso il mondo della discografia italiana e anche delle radio, perché sono quest’ultime che inizieranno a trasmettere il loro personalissimo biglietto da visita musicale.
Due manche per i ragazzi: è ancora completa la squadra delle Under Donne di Manuel Agnelli con Luna Melis, Sherol Dos Santos e Martina Attili; alla guida delle Over c’è Fedez con Naomi e Renza Castelli; nella squadra di Mara Maionchi sono rimasti Leo Gassmann e Anastasio mentre a Lodo Guenzi solamente i Bowland.
Entra in campo il gusto del pubblico che guiderà non solo l’intera puntata, ma anche lo scontro finale: sono due Under di Fedez, Naomi e Renza, ad andare al ballottaggio e proprio il loro giudice chiede ai colleghi il tilt. Gli spettatori da casa decidono di fermare la corsa di Renza, che non proseguirà il suo percorso all’interno del talent di Sky Uno.
I concorrenti giocano a carte scoperte, le loro personalità sono nette e ben riconoscibili: dalle performance e gli inediti della serata agli ospiti Subsonica e Hooverphonic, vi riassumiamo cosa è successo durante la quinta serata di «X Factor».
L'opening del live con i Subsonica
L'inaugurazione del quinto Live spetta ai Subsonica, primi ospiti della serata. Atmosfere cupe e luci gialle: sul palco c'è la band insieme ai ragazzi del talent per un medley con i più grandi successi del gruppo.
Al termine della prima manche, la band composta da Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio torna in scena per presentare il nuovo singolo «Respirare»: estratto dal nuovo album «8», il brano è un invito ad alleggerirsi dal peso dell'ansia per dissolversi nel flusso del tempo e negli scenari della natura. «In fondo, respirare è la prima cosa che ti permette di sentirti un essere vivo» spiega Samuel.
Il 4 dicembre partirà l'«European reBoot2018», il tour del gruppo torinese che li vedrà esibirsi nei migliori palchi europei: Amsterdam, Dublino, Londra, Zurigo, Parigi, Bruxelles, Cologne, Berlino e Monaco. Da febbraio, invece, ripartiranno dai palazzetti con una serie di date in giro per l'Italia.
Il primo inedito è quello della giovanissima Luna Melis: piccola, ma con una presenza scenica così potente da far invidia a molte popstar. Anche se la strada è ancora lunga, «Los Angeles» è un singolo che può mettere a fuoco nel migliore dei modi le doti canore della ragazza. Scritto da Jake La Furia e prodotto da Big Fish, il brano è un racconto credibile e vissuto dei rapporti che occupano una parte importante della sua vita. «Sono l'Europa e tu Los Angeles» canta Luna riferendosi alla distanza che la separa dall'amato (e sempre citato) fidanzato. Non è una canzone memorabile, ma è adatta ad una ragazza della sua età, parla ai suoi coetanei con un linguaggio sincero e giusto.
Parola ai giudici, il primo è Lodo Guenzi: «Mi piace la giocosità delle immagini: c'è la narrazione rap della tua figura che non passa attraverso macchine costose ma che racconta immagini adatte alla tua età. E c'è un'ironia che mi diverte molto». Fedez, invece, sottolinea le doti dei suoi autori: «Si vede molto la scrittura di Jack, è un bellissimo testo. È stato bravo a mettere qualcosa di tuo, che sembra frutto della tua penna». Conclude il suo giudice Manuel, che riprende un pensiero già esposto in precedenza: «Luna rappresenta la nuova generazione».
La guerriera silenziosa, come la definisce il suo giudice Fedez, termina la sua battaglia ad un passo dalla finale del Forum di Assago. Nella serata che segna l'entrata dei concorrenti nel mondo discografico, RenzaCastelli presenta al pubblico il suo «viaggio di presa di coscienza»: accompagnato da una scenografia semplice ma efficace, «Cielo inglese» è raffinata, suggestiva e poco radiofonica. È il punto di incontro tra chi è Renza e chi è stata fino a quel momento sul palco di «X Factor». Nella scrittura del testo sono impegnati alcuni autori appartenenti al nuovo ?vivaio artistico? del panorama musicale: Bungaro, Cesare Chiodo, Rakele.
Tocca ai giudici, che nel corso di queste puntate hanno sempre nutrito un po' di dubbi sulla concorrente di Fedez: «Il pezzo è elegante, ma faccio ancora fatica a trovare qualcosa che sia speciale» esordisce Manuel. «Rimango ammirata da tutta questa perfezione, ma ancora non riesci ad emozionarmi» aggiunge la Maionchi. «Sei la vera outsider di questa competizione» conclude Fedez, che al termine dello show dovrà prendere una decisione molto dolorosa.
Il pubblico sceglie per il ballottaggio finale proprio l'artista toscana insieme a Naomi: dopo essersi esibite con i loro cavalli di battaglia, il tilt dei giudici rimanda la partita finale agli spettatori che decidono di interrompere il percorso di Renza.
L'Arena di « X Factor» è tutta in piedi al termine dell'esibizione di Anastasio. Standing ovation per l'inedito «La fine del mondo» (prodotto da Don Joe), potevamo aspettarcelo. La canzone riprende la formula delle audition con l'aggiunta di una base musicale e di alcune strofe nuove. Il risultato è un brano potente, soprattutto nella sua esecuzione dal vivo, avvolto da una scenografia da giudizio universale. Ormai Anastasio ha lasciato il segno in questa stagione, uno di quelli che ricorderemo (e ascolteremo) con piacere.
Il percorso interiore del talento di Mara esplode inevitabilmente, e a commentarla sono i giudici: «Sei il grande cortocircuito di questo X Factor». «Per cinque anni ho cercato un artista che potesse essere a fuoco nella scrittura e tu ci sei riuscito. Per fare rap serve una penna autentica e nient'altro» esordisce Fedez, e come dargli torto. «Anastasio sei una novità, anche questo vago senso di rivoluzione mi piace tanto» conclude soddisfatta Mara, a lei rimangono ancora due concorrenti in gara.
Sherol Dos Santos decide di raccontare la sua storia, anzi è proprio il suo giudice Manuel (insieme ad Alessandro Raina) a scriverla per lei. «Non ti avevo ma ti ho perso» è un dialogo immaginario con il padre della giovane artista: intento nobile, voce perfetta, ma il brano è portatore di una confusione ritmica poco convincente.
Al termine della performance, il tavolo dei giudici non spreca parole su un pezzo che molti hanno ritenuto poco idoneo alla grande vocalità di Sherol. «Ho percepito che il prezzo di dire le cose che stai dicendo è alto e ti ha un po' bloccata» esordisce Lodo, mentre Mara tende a consolare una Sherol visibilmente commossa: «Ci si libera dei problemi quando si comincia a parlarne normalmente». L'inedito punta troppo sull'emotività, che forse andava declinata in un modo diverso.
«Parla dell'amore, così imprevedibile da non sapere quando arriva» racconta Naomi Rivieccio riguardo l'inedito scelto per lei. «Like The Rain (Unpredictable)» è scritto da Fortunato Zampaglione e prodotto da Fausto Cogliati: è un brano tecnicamente molto complicato, ma intuitivo. C'è un sound fortemente internazionale, a tratti già sentito, ma mette bene in luce le sue doti moderne e lontane dal mainstream tradizionale (e non è un male).
I giudici rimangono senza parole, tranne Lodo: «In questo pezzo c'è un po' di classico ed è molto difficile, non sono riuscito a seguirti troppo». Ci pensa Mara Maionchi a riassumere una performance impeccabile: «Non c'è dubbio: stavi molto bene su quel palco».
«È oscuro e sexy» anticipa Lodo Guenzi, che riassume alla perfezione l'atteso inedito dei persiani Bowland. «Il loro è un progetto che viene da Teheran, sboccia a Firenze e può parlare al mondo»: esattamente come dice il loro giudice, la magia e il fascino del trio arriva ovunque. Non smetteremo mai di ascoltare il loro inedito «Don't stop me now»: questo è un brano che potrebbe conquistare il pubblico radiofonico e accontentare quello più raffinato, più in generale chi ama la musica.
«Ho sentito qualcosa che assomigliava ad un mondo occidentale, meno fascino e più civiltà bianca» scherza Mara e anche Fedez sottolinea la perdita della loro etnicità. «Avete un mondo e quando ce l'hai puoi girarlo. Avete una coscienza che può parlare con il mondo, siete un bene per questa trasmissione ovunque vi situiate» conclude Lodo. Non c'è dubbio: come direbbe Manuel, i Bowland sono una delle nostre cose preferite.
«Con questo inedito sono pronto a prendere la mia strada»: Leo Gassman sta costruendo il suo ?muro? artistico, mattone dopo mattone. Non ha mai fatto del suo cognome un vanto e soprattutto in questa serata sul palco di «X Factor» è solamente Leo con i suoi sentimenti. «Piume perché l'amore è leggerezza, non deve affossare ma la chiave della felicità»: il giovane artista descrive così il suo inedito, prodotto da Ioska Versari e scritto da lui stesso. Un pezzo romantico e molto radiofonico con un testo ingenuo e a tratti scontato («Ricordati che puoi vivere di me e tutto viene giù quando ti cerco e non ci sei»). Le sue doti vocali sono ben espresse, ma ci si aspettava un pizzico di coraggio in più, anche nella musica.
«Mi piace il tuo percorso: sei stato il più criticato, ma hai sempre incassato con dignità. Non so se è la canzone più bella di questa edizione però è sincera, e quindi giusta per te» esordisce Fedez, al quale segue un complimento di Manuel Agnelli sulla sua presenza scenica «Ti ho visto più sciolto e naturale del solito». A sottolineare un dettaglio poco chiaro è Lodo: «Il ritornello mi funziona, ma la visione dell'amore che mi dai è perfetta, immacolata. C'è qualcosa di imperfetto nei rapporti che va raccontato». Senza seguire il pensiero del giudice, Leo risponde semplicemente «C'è bisogno di più amore in questo periodo».
Insieme ad Anastasio, il suo è forse l'inedito più forte. «Cherofobia» è il pezzo di quest'edizione, che canticchiamo sin dalle prime audizioni. Ci sono tutti i mondi della stramba Martina Attili: «Riesce a raccontare il suo essere giovanissima, le fobie di quell'età e lo fa con una sincerità artistica incredibile» la presenta Manuel Agnelli. Questa versione mantiene la freschezza dell'originale con un tocco pop che arricchisce una canzone già forte in partenza. A questo si aggiunge una straordinaria esibizione, sentita e molto emotiva.
«La verità di questo dolore ti rende non identica: è l'unica cosa che posso dirti. Non dimenticarti mi di te stessa, non perdere la tua stranezza per lo streaming» dice Lodo, che ha sempre avuto un debole per Martina. «Questo è indiscutibilmente il tuo pezzo manifesto. Emerge la dicotomia tra una maturità fuori dal comune e dall'altra ci sono tutti i riferimenti della tua età. La forza sta nell'interpretazione e da come tieni il palco» aggiunge Fedez. Il suo giudice ci tiene a rassicurare Lodo e tutti i fan della giovane: «La stranezza di Martina non passerà mai, te lo assicuro!».
È appena uscito il decimo album della band e sul palco presentano anche la loro nuova voce Luka Cruysberghs: gli ospiti internazionali del quinto Live sono gli Hooverphonic. Dopo i grandi successi internazionali come «Mad about you» e «Anger Never Dies», la band capitanata dal leader storico Alex Callier torna sul mercato discografico con «Looking for stars» uscito il 16 novembre. E proprio dal loro disco di inediti è tratta «Romantic», per la prima volta live sul palco di «X Factor».
«Ho avuto l'ambizioso piano di pubblicare tre album quest'anno: una colonna sonora in stile Morricone, un disco di trip-hop e una raccolta di canzoni funky psichedeliche. Ho iniziato a scrivere con questo obiettivo in mente, ma Luka, la nostra nuova cantante diciassettenne, ha subito obiettato che fossi una reliquia vecchio stile. Mi ha raccomandato l'approccio Spotify: selezionare i migliori brani da ogni disco e successivamente creare la playlist perfetta» ha raccontato così Alex Callier, leader del gruppo.
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