Riparte il campionato di calcio: dove e quando vedere le partite in tv

Dal 20 giugno si torna in campo dopo la sospensione: ecco cosa è cambiato

19 Giugno 2020 alle 18:39

Sarà una maratona rovente e quasi senza sosta. Il calcio ritorna e preparatevi, perché si giocherà praticamente tutti i giorni per quasi tutta l’estate. Dal 20 giugno sarà Serie A a più non posso, con gli appassionati pronti a monopolizzare il televisore di casa (con buona pace del resto della famiglia). Cerchiamo, però, di fare un po’ di chiarezza su come sarà questa seconda parte di campionato dopo lo stop dovuto all’emergenza Covid.

Quando riparte la Serie A?

L’appuntamento è per sabato 20 alle 19.30 con Torino-Parma, il primo dei recuperi dei quattro incontri della 25ª giornata sospesi per la pandemia. Dopodiché alle 21.45 dello stesso giorno ci sarà Verona-Cagliari. Il 21, invece, alle 19.30 toccherà ad Atalanta-Sassuolo e alle 21.45 a Inter-Sampdoria. Dal 22 giugno, infine, via alle restanti 12 giornate.

Quando si gioca?

I match del weekend sono suddivisi in tre fasce orarie: 17.15, 19.30 e 21.45. Gli orari dei turni infrasettimanali, invece, sono quelli delle 19.30 e 21.45. Proprio per la presenza di tante gare nel cuore della settimana, si giocherà cinque giorni su sette.

Quante partite verranno giocate?

Comprese le gare di Coppa Italia, il totale prevede 127 incontri in poco più di 40 giorni.

E in televisione cosa vedremo?

I titolari dei diritti delle partite sono gli stessi. Sky trasmette via satellite in diretta esclusiva sette partite su dieci per ciascun turno. Le altre tre sono disponibili in streaming sulla piattaforma Internet Dazn. Tuttavia gli abbonati Sky che hanno fatto richiesta a inizio stagione possono vedere le partite di Dazn sul canale 209 (Dazn1) o sul canale 212 in caso di gare in contemporanea.

Come faccio a sapere su che canale vanno in onda le partite?

Il dettaglio è riportato sul sito Internet della Lega all’indirizzo: www.legaseriea.it. Mancano solo i dettagli delle ultime tre giornate, i cui orari e canali verranno ufficializzati più avanti.

Quando finirà il campionato?

Senza nuove interruzioni, la stagione potrebbe concludersi il 2 agosto.

Ma sarà possibile vedere anche qualcosa “in chiaro“?

Sky e il governo in questi giorni stanno cercando una soluzione per la messa in onda in chiaro su Tv8 della cosiddetta “Diretta gol”, ossia i collegamenti da un campo all’altro in stile “Tutto il calcio minuto per minuto”. Invece “90° minuto” e la “Domenica Sportiva” su Raidue ( alle 18.55 e alle 22.30), e “Pressing Serie A” su Italia 1 torneranno in onda con i loro approfondimenti notturni.

Ci sono delle regole nuove?

Visto che si gioca in estate con temperature molto calde e con un calendario molto compresso, ciascuna formazione potrà sostituire cinque giocatori a partita anziché i canonici tre.

C’è ancora il Var?

Sì. Ricordiamo che il Var è il sistema per cui alcune azioni vengono riviste alla moviola prima in un piccolo studio e poi dall’arbitro in campo.

Gli stadi sono aperti ai tifosi?

No. Gli accessi sono ancora limitati a un numero ristretto di persone: gli staff delle squadre, gli addetti alla sicurezza, gli arbitri, i raccattapalle, i giornalisti, lo staff dei canali che mettono in onda la partita e i fotografi ufficiali.

Possono essere schierati dei nuovi giocatori?

No. Possono giocare solo i calciatori che risultano tesserati entro l’11 giugno.

Entro quando deve finire la stagione?

Bisogna necessariamente finire entro il 20 agosto. Questo è stato deciso per non rallentare anche il prossimo campionato.

Il campionato potrebbe essere interrotto ancora?

Sì. Ciò avverrebbe se il numero di contagi dovesse nuovamente crescere a livelli importanti e fossero presi nuovi provvedimenti da parte del governo o della Figc per limitare la diffusione del Covid-19. Molto dipenderà anche dagli eventuali casi di calciatori positivi al virus.

Cosa succede se un giocatore è positivo al coronavirus?

In accordo con il governo è stato rimosso l’obbligo di quarantena per 14 giorni di tutta la squadra in casi di positività di un calciatore o di un altro membro dello staff. Invece così dovrà fermarsi solo l’eventuale malato, mentre i compagni dovranno fare subito il tampone.

E se venisse decisa una nuova sospensione?

È la questione più delicata. Procediamo un passo alla volta. Qualora ci si fermasse dopo il 20 giugno, il Consiglio di Lega potrebbe valutare l’opzione dei playoff per lo scudetto e dei playout per le retrocessioni (in pratica, degli spareggi). Ma se fosse impossibile tornare in campo, la classifica verrebbe cristallizzata senza l’assegnazione dello scudetto. Con una sola eccezione, ossia che una squadra non sia già matematicamente al primo posto.

E se anche i playoff o i playout venissero sospesi?

Anche in questo caso la classifica verrebbe cristallizzata. Si terrebbe solo conto degli esiti definitivi delle gare già disputate (per esempio, se ai playout ci fosse già una squadra retrocessa, andrebbe in Serie B).

Che cos’è l’algoritmo?

In caso di sospensione definitiva, per definire la classifica verrà utilizzato il cosiddetto “algoritmo”. A ogni squadra viene assegnato un punteggio. Questo è dato dalla somma dei punti già conquistati e dei punti risultanti dalla moltiplicazione della media punti realizzata nelle gare in casa e in quelle in trasferta per il numero delle partite ancora da disputare in casa e in trasferta al momento dello stop. In caso di parità di punti scatterà la “classifica avulsa” tra le formazioni interessate. Verranno presi in considerazione questi dati: punti negli scontri diretti, differenza reti, totale gol fatti e subiti. Se ci fosse un’ulteriore parità, si procederebbe al sorteggio.

A cosa serve definire la classifica senza assegnare lo scudetto?

È l’unico modo per stabilire le squadre che potranno giocare le coppe europee il prossimo anno.

Ci sono protocolli sanitari speciali?

Sì, e se ci fossero delle violazioni scatterebbero gravi sanzioni che possono arrivare sino alla retrocessione della squadra qualora un giocatore dovesse ammalarsi.

Sono già stati emessi dei verdetti definitivi?

Sì, nelle categorie minori. Dalla Lega Pro sono state promosse in Serie B: Monza, Vicenza e Reggina. E scendono in Serie D: Rieti, Rimini e Gozzano. Vengono promosse dalla D in Lega Pro Palermo, Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris e Bitonto.

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