Roberto Bolle, tutto sullo show «Danza con me» in anteprima

Da Fibra a Tiziano Ferro e Miriam Leone, saranno molti gli ospiti che parteciperanno al programma

22 Dicembre 2017 alle 11:32

Sarà un evento memorabile. L’ideale per iniziare l’anno nuovo all’insegna della bellezza, dell’arte e del divertimento. Roberto Bolle sarà infatti il protagonista, oltre che il direttore artistico, di «Danza con me», un grande show che andrà in onda il primo gennaio in prima serata su Raiuno e di cui vi mostriamo alcune immagini in anteprima.

Accanto a lui potremo ammirare stelle del balletto di fama internazionale, ma anche cantanti italiani e stranieri, attori, comici, artisti di varie discipline che hanno accettato l’invito di Bolle ad affiancarlo per mostrare ed esplorare le diverse e inaspettate declinazioni della danza. Tra gli ospiti che non ti aspetti ci saranno la comica Geppi Cucciari, la star di «Gomorra - La serie» Marco D’Amore (come annunciato proprio da Sorrisi), l’attrice Miriam Leone e le star della musica Fabri Fibra, Tiziano Ferro e Sting.

Giusto per capire la grandezza dell’evento, la messa in scena dello spettacolo è stata curata da Michael Cotten, che ha realizzato gli show del SuperBowl e di alcune cerimonie olimpiche, e diversi tour di Madonna e Michael Jackson. «Cotten ci ha aiutati a tradurre con un linguaggio televisivo quello che facciamo a teatro» ha spiegato Bolle quando è stato ospite di Fabio Fazio a «Che tempo che fa».

Gli invitati che non ti aspetti


Già l’anno scorso Bolle aveva portato la danza su Raiuno ottenendo ottimi ascolti. Ora il primo ballerino della Scala e dell’American Ballet, chiamato per questo «l’étoile dei due mondi», ci riprova puntando ancora più in alto: «Sono felice di questo programma, di portare la danza in tv in prima serata e di iniziare l’anno con questa trasmissione. L’anno scorso era andata benissimo, ora stiamo preparando un programma speciale con la regia di Cristian Biondani (che ha diretto anche il docufilm “Ligabue - Campovolo”, ndr). L’idea è portare la danza a un numero sempre maggiore di persone. Per questo non ho solo invitato delle partner di altissimo livello che arrivano da Londra, Parigi, Berlino e Milano, come la prima ballerina della Scala Nicoletta Manni. Ma anche tanti ospiti conosciuti dal grande pubblico con i quali duetterò e che daranno un tono divertente e ironico al programma. Tra questi ci saranno Virginia Raffaele e Pif. Alcuni danzeranno. Con altri, come Marco D’Amore, farò degli sketch. Abbiamo dei numeri incredibili. Sono felice perché così si arriva a tutti i registri della danza, da quello poetico, romantico e sensuale a quello più divertente e ironico» ha detto Bolle.

Il suo corpo «mappato» in 3D

Ci sarà quindi l’arte sublime della danza, ma anche tanta leggerezza e un tocco di modernità, perché lo spettacolo di quest’anno si avvale di tecnologie mai usate in un programma italiano, come ha spiegato lo stesso Bolle: «Mi hanno “mappato” in 3D mettendomi dei sensori ovunque, per conoscere ogni singolo muscolo del mio corpo. Poi hanno creato dei contenuti da proiettare su di me, creando effetti straordinari. Cerco sempre di sperimentare e superare dei limiti, e questo avvicina le nuove generazioni alla danza. Amo creare cose non convenzionali, è quello che mi esalta di più».

Tu chiamale se vuoi emozioni

Ma ci sarà spazio anche per l’impegno sociale. Tra gli ospiti dello show ci sarà infatti Ahmad Joudeh, un ballerino siriano che Bolle ha voluto a tutti i costi perché ha una storia emblematica: «Ahmad è cresciuto in un campo profughi a Damasco, in Siria, e ha iniziato studiare danza nonostante il padre si opponesse, arrivando anche a bastonarlo sulle gambe. Nel 2011 la sua casa è stata distrutta dall’Isis e lui ha continuato a studiare dove poteva, tra le macerie e sui tetti. Nel 2014 ha partecipato al programma “So you think you can dance” e l’Isis lo ha minacciato di morte, ma lui ha continuato a ballare e, dopo che un giornalista ha realizzato un documentario sulla sua storia, si è trasferito in Olanda. La sua vita racconta quanto l’arte e la danza possano aiutare. E quando Sting ha scoperto la storia di Ahmad ha accettato di venire nel programma a suonare per lui la canzone “Inshallah”, che aveva cantato anche al Bataclan di Parigi». Se non sono emozioni queste…

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