Il giornalista trascorre le vacanze con i due figli e ci racconta delle estati da ragazzo, del lavoro in tv e dell’amore per la sua Palermo
Il suo futuro sarà ancora a “I fatti vostri”. Salvo Sottile da settembre torna al timone dello storico programma di Rai2 ed è più orgoglioso che mai. In attesa di ricominciare la lunga stagione tv, il giornalista e conduttore si gode l’estate e i figli...
Ha già fatto le valigie per andare nella sua Palermo?
«Ci sono andato di recente per i 50 anni di matrimonio dei miei genitori. Prima andavo spesso in Sicilia. Da qualche anno mi ritaglio alcuni giorni ad agosto per andare con i miei figli. Siamo in partenza».
I suoi figli Giuseppe e Maya le danno preoccupazione negli studi o sono ragazzi inquadrati?
«Sono bravissimi e molto studiosi. La cosa mi inorgoglisce e mi dà serenità».
D’estate si ha più tempo per se stessi e per i ricordi. Ci racconta quella più bella?
«Ce ne sono due e coincidono con quelle in cui sono nati i miei figli. Il primogenito nacque ad agosto. Fu il regalo più bello che la vita potesse darmi. Essere padre è un’esperienza grande e arricchente».
L’estate, invece, che cancellerebbe dal libro dei ricordi?
«A 16 anni trascorrevo le vacanze alle Eolie. Ricordo che quell’anno ero andato per incontrare la mia fidanzatina di Milano. Feci i salti mortali per raggiungere l’isola perché avevo avuto problemi con il viaggio fra treni e aliscafi. Giunto sul posto, la trovai che stava già con un altro ragazzo. La delusione fu così grande che me ne tornai a Palermo afflitto e sconsolato. Ricordo le giornate al mare assorto in mille pensieri a fissare l’orizzonte».
Quando è passato a “I fatti vostri”, lasciandosi alle spalle anni di programmi di cronaca e politica, suo padre (Giuseppe Sottile, ex capocronista del “Giornale di Sicilia”) cosa le ha detto?
«Papà era contento sin dall’inizio della mia scelta, ritenendo questo passaggio un’occasione fortunata. Quando conducevo trasmissioni di cronaca che richiedevano un certo rigore, dovevo tenere fuori l’aspetto goliardico e più leggero della mia personalità. “I fatti vostri” mi ha permesso di far venir fuori la mia indole».
Quando i suoi figli la vedono in tv tendono a trovarle qualche difetto?
«(Sorride). Se capita loro di vedere qualche pezzo in cui compaio, hanno l’abitudine di parlarne. Lo commentiamo insieme».
Con un nonno, un papà e una mamma (Sarah Varetto, ex direttore di Sky Tg24) giornalisti, avranno anche loro voglia di fare lo stesso mestiere di famiglia…
«I ragazzi sono orgogliosi del nostro lavoro ma vogliono fare altro. Hanno sofferto la televisione e il fatto di essere figli di due giornalisti. Quando uscivamo tutti e quattro insieme, la gente riconosceva me e la mamma e questo li intimidiva. Ogni figlio vorrebbe che il genitore fosse tutto suo quando non lavora e, quindi, non ammette distrazioni. Il primogenito Giuseppe è appassionato di documentari di animali e scienze ma, trovandosi in piena adolescenza, è in via di sperimentazione».
E lei che adolescente è stato?
«Piuttosto ribelle anche perché sono cresciuto a Palermo, città non facile. Avevo fretta di uscire da quel contesto, volevo mangiare il mondo a morsi. Comunque da ragazzo ero irrequieto».
Il giornalismo ce l’aveva già nel sangue?
«Papà, giornalista di carta stampata, non c’era mai, e forse anche per questo non ci pensavo proprio a seguire le sue orme. Ho scoperto la passione per la radio e la televisione. Dopo avere girato le reti locali, sono approdato a Mediaset».
È per la sua irrequietezza che ha cambiato nel giro di pochi anni programmi e reti televisive?
«Quando capisco che qualcosa è finito, ho bisogno di tuffarmi in una nuova sfida. Da Mediaset sono passato a La7, poi Sky, per il gusto di misurarmi con esperienze diverse».
Quella appena conclusa è stata una stagione tv con ascolti importanti. Se l’aspettava?
«Sinceramente siamo andati al di là di ogni aspettativa. Riuscire a conquistare ascolti con la doppia cifra è stato un grande successo, frutto di un lavoro di squadra incredibile a partire da Michele Guardì e dal capoautore Giovanna Flora. Abbiamo lavorato giorno e notte per cercare di svecchiare il programma da un lato e dare un’alternativa al nostro pubblico dall’altro. Non è stato facile all’inizio, ma sono felice di essere riuscito a conquistare l’affetto della gente».
Lei appare molto a suo agio nella piazza di “I fatti vostri”…
«Il programma me lo sono cucito addosso e mi calza perfettamente. C’è un momento in cui si scherza, un altro in cui si parla di argomenti seri. Ogni cosa si sposa perfettamente con lo spirito della piazza: musica, racconti di vita, spazio ludico».
Lei palermitano, Michele Guardì originario della provincia di Agrigento: vi divertite a parlare ogni tanto in dialetto siciliano?
«Sempre. Sia con Guardì sia con il capoautore Giovanna Flora, anche lei di Agrigento, parliamo sempre nel nostro bel siciliano. Durante i nostri pranzi, adottiamo la lingua in codice (sorride)».
Dopo Eleonora Daniele, con cui ha condotto “Estate in diretta”, e Paola Perego a“Domenica in”, si è ritrovato fianco a fianco con Anna Falchi. Sembrate veramente molto affiatati…
«Non la conoscevo ma è stato subito amore professionale a prima vista. Ci divertiamo un sacco, siamo amici. Ci capiamo al primo sguardo e non abbiamo mai avuto uno screzio».