Sono solo 6 episodi da circa 15 minuti l’uno, ambientati nell’ormai celeberrimo universo narrativo del fumettista italiano, eppure sono già un piccolo cult: la serie animata di Zerocalcare, all’anagrafe Michele Rech, è stata presentata alla Festa del Cinema di Roma a ottobre ed è disponibile su Netflix dallo scorso 17 novembre, in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
Tra flashback e aneddoti che spaziano dall'infanzia ai giorni nostri, “Strappare lungo i bordi” racconta del viaggio in treno verso Biella che Zero affronta con Sarah e Secco: tutte e tutti hanno la voce dello stesso disegnatore, tranne l’Amico Armadillo – la voce della sua coscienza – che è doppiato da Valerio Mastandrea. Oltre a essere divertentissima ma anche molto seria, la miniserie ha il merito di aver riacceso i riflettori sui prodotti d’animazione per adulti: ecco dieci titoli – storici e più recenti – già fruibili fra le varie piattaforme.
"Invincibile" - Prime Video
"BoJack Horseman" - Netflix
"Undone" - Prime Video
"Archer" - Netflix
"Bob's burgers" - Disney+
"Central Park" - Apple Tv+
"The midnight gospel" - Netflix
"Robot chicken" - Prime Video
"Fuori di zukka" - Now
"South Park" - Netflix e Prime Video
Invincible
Avrebbe dovuto essere un film Universal e invece è diventata una serie Amazon, già rinnovata per altre due stagioni: è basata sul fumetto omonimo di Robert Kirkman, l’autore di “The walking dead”, e racconta la storia di Mark Grayson – un adolescente che ha come padre il supereroe più potente del pianeta. Tra le voci originali ci sono due Premi Oscar: J.K. Simmon e Mahershala Ali.
Su Prime Video
BoJack Horseman
Una parabola discendente nella depressione, nell’abuso di alcool, droga e nell’autodistruzione che fa satira non soltanto su Hollywood in generale ma anche sul culto delle celebrità e sull’industria cinematografica. Sei stagioni e uno speciale natalizio creati da Raphael Bob-Waksberg per Netflix e disegnati dalla fumettista Lisa Hanawalt, voti di pubblico e critica alle stelle eppure nessun Emmy.
Su Netflix
Undone
Conclusa l’esperienza di “BoJack Horseman”, nel 2019 Raphael Bob-Waksberg firma un nuovo progetto, insieme a Kate Purdy, per gli studi Amazon. La prima serie animata originale Amazon e la prima a utilizzare il rotoscopio, una tecnica che ricalca immagini precedentemente filmate. Rosa Salazar è la protagonista assoluta, che cerca la verità sulla morte del padre attraverso il tempo.
Su PrimeVideo
Archer
Sitcom creata da Adam Reed per il canale FX che segue una disfunzionale agenzia di intelligence guidata da Sterling Archer. L’ambientazione anacronistica, in stile Guerra Fredda, fa il verso ai film di spionaggio. 11 stagioni sono già disponibili su Netflix, la 12esima si è appena conclusa su Fox e per l’anno prossimo è prevista la numero 13. Tre Emmy, tra cui migliore serie animata nel 2016.
Su Netflix
Bob's Burgers
I coniugi Belcher, i loro due figli e il loro ristorante di hamburger: TV Guide l’ha classificato come uno dei 60 migliori cartoni animati televisivi di tutti i tempi, è stato nominato all’Emmy come miglior programma d’animazione per ben sette volte consecutive e ne ha vinti due, nel 2014 e nel 2017. Dodici stagioni, a cui si aggiungerà l’anno prossimo anche un film, “Bob’s Burgers – The movie”.
Su Disney+
Central Park
Durante “Bob’s Burgers” Loren Bouchard non si ferma, e insieme a Nora Smith e al celeberrimo Josh Gad lo scorso anno ha creato una serie musicale che ruota attorno a una famiglia di custodi, che involontariamente salverà il Central Park di New York. Le voci di Stanley Tucci, Tituss Burgess e Leslie Odom Jr. sono state tutte candidate all’Emmy Award. La terza stagione è prevista per il 2022.
Su Apple TV+
The midnight gospel
“Midnight gospel” è il nome del podcast che Clancy – cosmonauta con un simulatore multiverso malfunzionante – registra attraverso altri mondi, intervistando ogni tipo di creatura che incontra: ognuna gli regalerà scarpe sempre nuove. L’autore di “Big mouth” incontra il geniale creatore di “Adventure time”: ne risulta un viaggio emotivo attraverso i cicli della vita: nascita, morte, spazio, tempo.
Su Netflix
Robot Chicken
Longeva e premiatissima serie in stop-motion i cui episodi (209 in tutto) durano appena dieci minuti. Sono sketch che prendono in giro la cultura pop, con riferimenti a giocattoli, videogiochi, film, cartoni animati – attraverso figure di plastilina, mollette e bastoncini di ghiacciolo. 11 stagioni e special-parodie su Natale, “Star wars”, “Walking dead” e “DC Comics”; 2 Annie Award, 6 Emmy.
Su Prime Video
Fuori di zukka
Solo sette episodi (risalenti al 2003 e rigorosamente vietati ai minori di 12 anni) basati sul fumetto cult di Brett Merhar che già aveva raccontato la vita quotidiana del 19enne Johnny Jenkins, di sua nonna su di giri, suo padre alcolizzato, l’amico Clay e un furetto dipendente dal Vicodin. Merriwether Williams, lo showrunner, è anche l’autore delle prime tre stagioni di “Spongebob”.
Su Now
South Park
Dagli USA all’Italia, in molti hanno cercato di sopprimerlo: troppo offensivo, troppe parolacce – al punto che alcuni episodi sono stati ridoppiati o totalmente censurati. Eppure “South Park” resiste dal 1997, è considerato il miglior cartone di tutti i tempi e si prospettano 30 stagioni e 14 film per la tv. Al centro, sempre Stan, Kyle, Eric, Kenny e le loro imprese dentro e intorno alla città del Colorado.