“Alfredino – Una storia italiana”: trama, cast e perché vedere la miniserie Sky sulla storia di Alfredo Rampi

La tragedia di Vermicino che portò alla nascita del Dipartimento della Protezione Civile

21 Giugno 2021 alle 12:24

Il 21 e 28 giugno vanno in onda su Sky Cinema e in streaming su Now le quattro puntate di “Alfredino - Una storia italiana”. La nuova produzione Sky Original ricostruisce i fatti di Vermicino, a quarant’anni dalla storia del piccolo Alfredo Rampi, caduto nel pozzo, che nel 1981 tenne l’Italia col fiato sospeso per tre giorni. 

La miniserie è la ricostruzione di una tragedia, ma soprattutto la storia della straordinaria capacità di una famiglia e delle istituzioni di partire dal dramma per costruire qualcosa di positivo e provare a migliorare le cose. Fu dopo gli accadimenti di Vermicino, infatti, che il presidente Sandro Pertini decise di istituire il Dipartimento della Protezione Civile, perlopiù grazie al contributo di Franca Rampi, madre del piccolo Alfredo, nella serie interpretata dalla sempre straordinaria Anna Foglietta. 

«Gli italiani hanno smesso di seguire la vicenda una volta saputo che Alfredo non ce l’aveva fatta, non sanno ciò che è successo dopo. Forse anche perché non interessava a nessuno. La mamma di Alfredo più volte disse di voler parlare, ma del Centro Rampi per la Protezione Civile nato a seguito alla tragedia, non del suo dolore. Quello non avrebbe dovuto interessare nessuno, era solo suo» ha detto Anna Foglietta in conferenza stampa. «È per rispettare la sua volontà, la sua riprova di dignità, che non ho mai incontrato Franca Rampi. Per catturare l’essenza delle persone non è necessario per forza conoscerle».

Il regista della serie è Marco Pontecorvo (“Nero a metà”, “L’oro di Scampia”), mentre gli sceneggiatori sono Barbara Petronio e Francesco Balletta. «Quella di Alfredo è una storia che appartiene all’Italia. Alcuni l’hanno vissuta, ad altri è stata raccontata. È transgenerazionale» ha detto Pontecorvo «Per metterla in scena al meglio era importante mantenere una rotta precisa. Non volevamo cadere nel melodramma, nel pietismo, nella tv del dolore o cavalcare troppo i sentimenti. Tutto questo è stato tolto da principio, dalla sceneggiatura all’interpretazione fino alla musica, per un motivo etico di chi quella storia l’ha vissuta e di tutti gli italiani che si troveranno a riaffrontarla, sperando di essere riusciti a curare una ferita aperta per quarant’anni».

Prodotta da Sky e da Marco Belardi per Lotus Production - società di Leone Film Group - la serie vede tra i protagonisti, oltre la già citata Anna Foglietta, anche Francesco Acquaroli, Vinicio Marchioni, Luca Angeletti, Beniamino Marcone, Giacomo Ferrara, Valentina Romani, Daniele La Leggia, Riccardo De Filippis e Massimo Dapporto

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