Assurde situazioni, dialoghi scatenati e incredibili “guest star”
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Se pensate che i vostri parenti siano disastrosi, consolatevi con i Bluth: sono loro i protagonisti di “Arrested development” (che inizialmente uscì in Italia con il titolo “Ti presento i miei”), serie ideata e prodotta da Ron Howard (che in lingua originale ne è il narratore), incentrata su una ricca famiglia californiana che si ritrova senza il becco di un quattrino, con il corrotto patriarca George in carcere.
Cerca di prendere le redini degli affari il “figliol prodigo” Michael (Jason Bateman), ma si scontra con le personalità dei fratelli: la viziata gemella Lindsay, l’arrogante Gob e l’inetto Buster, cresciuto nella bambagia dalla madre Lucille. L’assurdità delle situazioni, i dialoghi scatenati e le incredibili “guest star” (da Liza Minnelli a Charlize Theron) ne fanno una serie comica unica al mondo. Le prime tre stagioni (2003-2006) sono su Netflix e Disney+. Ne vennero poi prodotte altre due (2013-2018), meno geniali ma sempre divertenti, che si trovano solo su Netflix.