Campione, icona di stile, marito e papà, la docuserie vi farà scoprire chi è davvero l'ex calciatore inglese
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La docuserie “Beckham” svelerà chi è David, l’uomo dietro la star. Divisa in quattro parti la serie, disponibile su Netflix dal 4 ottobre, mostra tutti i retroscena della vita della stella del calcio mondiale che è diventata una vera e propria icona culturale. Noto in tutto il mondo per i suoi incredibili successi, per la storia d’amore con Victoria nel momento di maggiore fama delle Spice Girls, per le sue vittorie, finora però restavano sconosciute ai più le sue fragilità, i momenti duri e le sconfitte.
«I miei lavoravano tutti i giorni fino a mezzanotte quindi sapevo che per sfondare dovevo lavorare sodo», cresciuto nella classe operaia di East London, David Beckham inizia a darsi da fare fin da piccolo servendo tè e biscotti alle clienti della mamma, che faceva la parrucchiera a casa. Timido, schivo e riservato, non aveva molti amici ed è per questo che nei momenti in cui non deve studiare si dedica solo alla sua passione più grande: il calcio. «Era molto solitario, alle uscite con amici e ragazze ha sempre preferito un pallone in giardino» confida la mamma Sandra. Quella che raccontano il premio Oscar Fisher Stevens e il produttore premiato agli Oscar e agli Emmy John Battsek è una storia di alti e bassi che rivive non solo David, commentando gli avvenimenti della sua vita da spettatore, ma in cui viene inevitabilmente coinvolto anche chi guarda la serie da casa.
Dal primo gol che ha cambiato la sua vita alla prima volta in cui vede 'Posh Spice' e a un compagno di squadra dice: «La vedi quella? La sposerò!». Con la stessa determinazione e perseveranza con cui ha inseguito il suo sogno di sfondare nel mondo del calcio inizia così a corteggiare e conquistare Victoria. Guida per ore dopo gli allenamenti per raggiungerla a Londra e vederla anche solo per pochi minuti, prende aerei per l’America quando il tour delle Spice la porta Oltreoceano. Combatte per questo amore, nonostante non sia visto di buon occhio dai manager della sua squadra. E a giudicare dalla numerosa famiglia composta da Brooklyn, Cruz, Romeo e Harper ha fatto bene. Si ripercorrono le emozioni del primo ingaggio nella squadra giovanile del Manchester United fino all'annuncio della nazionale inglese, e poi ancora il trasferimento in Spagna, Los Angeles. Della vita della stella del calcio vengono mostrati anche gli errori, la difficoltà dei numerosi trasferimenti, il dolore che «Non avrei saputo affrontare se non avessi avuto un padre rigido come il mio» ammette. «Io ho i video delle sue partite, conservo anche quelli in cui giocava da piccolo, quando tornava non gli dicevo bravo, ma gli facevo notare gli errori» confessa il padre David Edward, sicuramente uno dei motivatori principali del figlio.
In questa altalena di emozioni accanto a David ci sono sempre i suoi genitori e ovviamente Victoria, sono loro i suoi maggiori tifosi. Alla fine della serie noterete come una serie di eventi abbiano messo a dura prova sia la vita lavorativa, che quella privata (si affronta anche un presunto tradimento) di uno degli atleti più noti e discussi di tutti i tempi. Eppure «Credo di aver amato il calcio più di chiunque altro- ammette con gli occhi lucidi il campione - Ripercorrere la mia vita mi ha permesso di fare chiarezza su molte cose e una di queste è che quello che conta di più alla fine è ciò che si ha». E ovviamente viene inquadrata la squadra con cui non ha mai perso, anzi continua tuttora a vincere: la sua famiglia.