In streaming dal 13 giugno la serie tv che fa seguito al film del 2018
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Debutta su StarzPlay il 13 giugno “Blindspotting”, la serie spin-off dell’omonimo film di Carlos López Estrada del 2018. I personaggi creati da Daveed Diggs ("Snowpiercer") e Rafael Casal, che interpretano rispettivamente Collin e Miles, passano dal grande al piccolo schermo, rivelandosi una delle operazioni di questo tipo più riuscite degli ultimi anni.
La trama
Se il film si concentrava sui due personaggi maschili dall’amicizia decennale, l’attenzione della serie si sposta su quello di Ashley (Jasmine Cephas Jones), compagna di Miles. La loro vita a Oakland insieme al figlio Sean è confortevole e tranquilla, fino al giorno in cui Miles viene arrestato e lei si trova da sola ad affrontare una crisi esistenziale, che si inabissa ulteriormente quando si trova costretta ad andare a vivere con la madre (Helen Hunt) e la sorella (Jaylen Barrow) di lui.
Razzismo, prevaricazione, gentrificazione, imposizione culturale, sono alcune delle tematiche complesse che “Blindspotting” affronta unendo commedia e dramma. Quella della serie è una voce che riesce a raccontare con disincanto e ironia una storia molto attuale, di cui è possibile vedere le numerose facce grazie ai personaggi che man mano sono chiamati a raccontarla. Ieri nel film erano Collin e Miles, oggi è Ashley, in futuro - se qualcuno ne vedrà le potenzialità antologiche - non è detto che non sarà qualcun altro.
Il regista Seith Mann (“The Breaks”), che ha diretto i primi episodi, ha dato alla serie alcune connotazioni che per tempi narrativi e messa in scena ricordano il cinema “street” di Spike Lee, da “Fa’ la cosa giusta” a “SOS Summer Of Sam”, che calzano a pennello con la storia e il suo background narrativo.