“Boris” ci ha cambiato la vita, parlano i protagonisti

La serie, a dieci anni dal finale, oggi è di nuovo un fenomeno grazie a Netflix. I protagonisti raccontano a Sorrisi tutti i suoi segreti

Alessandro Tiberi, Caterina Guzzanti, Francesco Pannofino, Pietro Sermonti e Paolo Calabresi in "Boris"  Credit: © Fox
11 Giugno 2020 alle 16:23

Ci risiamo. A dieci anni dall'ultima puntata su Fox (senza contare i passaggi su Cielo e Raitre), “Boris” torna in circolazione, questa volta su Netflix. Ed è di nuovo un fenomeno di culto. Perché? Proviamo a capirlo con le parole di autori e protagonisti della serie.

La serie debutta il 16 aprile 2007 sul canale satellitale Fox. Dapprima gli ascolti sono modesti, ma poi il successo è inarrestabile: seguiranno altre due stagioni fino al 2010 e poi un film nel 2011. Protagonista della saga è la troupe che gira la fiction “Gli occhi del cuore”, guidata dal regista René (Francesco Pannofino), ormai rassegnato a girare senza soldi, senza mezzi e a ritmi assurdi, oltre che ad assecondare le bizze di chiunque lo circondi: dalle vanitosissime star Stanis (Pietro Sermonti) e Corinna (Carolina Crescentini) al direttore della fotografia cocainomane Duccio (Ninni Bruschetta) e al minaccioso elettricista Biascica (Pietro Calabresi). Per non parlare delle continue pretese dei capi della tv di cui si fa portavoce il delegato Lopez (Antonio Catania). Gli unici che lo aiutano a tenere in piedi la baracca sono l'assistente Arianna (Caterina Guzzanti) e lo stagista Alessandro (Alessandro Tiberi), tra i quali sembra anche sbocciare un tenero sentimento... E Boris chi è? Il pesciolino rosso che fa da portafortuna al regista René.

Seguici