Fate e fauni, una città che assomiglia alla Londra vittoriana e una serie di omicidi su cui indaga un detective dal nome alquanto bizzarro: sono elementi che sembrano scollegati tra loro e che invece troviamo tutti in “Carnival Row”, la nuova serie noir fantasy di Amazon.
Disponibile su Prime Video dal 30 agosto, la serie (che è già stata rinnovata per una seconda stagione) ha per protagonisti Orlando Bloom e Cara Delevingne nei panni rispettivamente del detective umano Rycroft Philostrate e della fata Vignette Stonemoss.
Tra creature del folklore classico (i fauni) e celtico (il piccolo popolo, aka le fate), tensioni sociali e politiche ed espressioni che rimandano a un universo complesso (ma mai spiegato troppo bene), l’impatto con “Carnival Row” può lasciare un po’ confusi. Ecco quindi cosa dovreste sapere sulla serie (rigorosamente senza spoiler!).
La trama
In un mondo vittoriano in cui la guerra ha costretto le creature magiche di Tirnanoc a emigrare e cercare rifugio nella città umana di Burgue, facciamo la conoscenza di Rycroft "Phil" Philostrate (Orlando Bloom) e Vignette Stonemoss (Cara Delevingne). Lui è un umano, un ispettore di polizia che ha a cuore le condizioni dei fae (cioè le fate e le altre creature magiche come coboldi e fauni), costretti a vivere ai margini della società nel quartiere di Carnival Row e vittime di pregiudizi e ingiustizie sociali.
Lei invece è una fata che fugge da Tirnanoc e, dopo essere sopravvissuta a un naufragio, finisce a Burgue, dove è costretta a lavorare come servitrice presso la ricca famiglia Spurnrose. Phil e Vignette in realtà hanno un passato in comune: si sono conosciuti e innamorati durante la guerra, prima di una tragica separazione. Lei è convinta che lui sia morto, ma lo ritroverà mentre Phil indaga su un caso di omicidi seriali a Carnival Row.
“Carnival Row” è nata come script per un film prima che Amazon scegliesse di farne una serie. Inizialmente doveva esserci il regista premio Oscar Guillermo Del Toro a co-scrivere la sceneggiatura, ma a causa di altri impegni il cineasta ha dovuto rinunciare al progetto.
Cast e personaggi
Accanto ai protagonisti Orlando Bloom e Cara Delevingne, nel cast di “Carnival Row” troviamo anche Jared Harris nei panni di Absalom Breakspear, il cancelliere di Burgue che insiste sul fatto che lo stato dovrebbe offrire rifugio e supporto ai fae e alle altre creature in quanto rifugiati politici vittime di disordini causati dall’intervento militare degli umani nella loro terra. Capo dell’opposizione è Ritter Longerbane, interpretato da Ronan Vibert, che al contrario ritiene che a fae, fauni e altre creature dovrebbe essere vietato l’ingresso a Burgue, o che addirittura dovrebbero essere costretti alla servitù debitoria.
Attorno ai due avversari politici si muovono Jonah Breakspear (Arty Froushan), playboy buono a nulla che passa il suo tempo nei bordelli di Carnival Row sperperando l’eredità del padre cancelliere e minacciando la sua reputazione; Piety Breakspear (Indira Varma), ambiziosa moglie di Absalom; e Sophie Longerbane (Caroline Ford), figlia di Ritter cresciuta segregata dal padre ma decisa a cambiare la sua situazione.
Poi ci sono Runyan Millworthy, interpretato da Simon McBurney, artista a capo di un gruppo di coboldi itineranti; Agreus (David Gyasi), un fauno ricco che è riuscito a entrare nell’alta società nonostante le sue origini; e Imogen Spurnrose (Tamzin Merchant), che in lui vede l’opportunità per salvare le sorti della sua famiglia aristocratica ora in declino.
E poi ancora Tourmaline (Karla Crome), una fata poetessa scappa dalla sua terra natia e rifugiatasi a Burgue, e infine Ezra Spurnrose (Andrew Gower), che ha sperperato l’eredità del padre orologiere investendo in un’impresa di trasporto di migranti.
"Carnival Row"
L'ambientazione
Nei primi minuti del primo episodio, vengono brevemente riassunti gli eventi che hanno portato i fae - il popolo fatato - a vivere tra gli umani. Per secoli infatti i fae hanno vissuto in pace in una terra chiamata Tirnanoc, finché non sono arrivati colonizzatori umani dal continente Mesogea per sfruttare le risorse terriere per i loro profitti. Dopo aver devastato il paese, la guerra tra le due fazioni si è conclusa con la ritirata della Repubblica di Burgue da Tirnanoc, con i fae rimasti in balia dei terribili nemici di Burgue, il Patto.
Di massacro in massacro, ai fae non è rimasta altra scelta che scappare dalla loro casa e attraversare l’oceano per rifugiarsi a Burgue, dove vivono in povertà e sono costretti a fare lavori umili per sopravvivere, mentre la società li addita come potenziali minacce e un pericolo per la comunità umana.
Suona familiare? In effetti, quello di “Carnival Row” è un mondo incredibilmente complesso, che utilizza l’ambientazione di stampo fantasy con creature del folklore per raccontare il razzismo, le differenze di classe e le ingiustizie sociali del mondo reale, con evidenti rimandi alla storia recente (la città-fotocopia della Londra vittoriana non è certo un caso) e contemporanea, insistendo in particolare sul rapporto tra rifugiati e politica.
In tutto questo, meglio imparare a distinguere le diverse creature presenti nella serie: le fate come Vignette sono creature con ali di libellula; poi ci sono i fauni, creature con corna e zoccoli che vengono chiamati con il dispregiativo termine "Puck"; i Trow sono giganti gentili che generalmente fanno lavori pesanti per via della loro forza fisica. E poi ci sono anche centauri e coboldi, più vicini al nostro immaginario.