La nuova fiction di Rai1 che tratta di mafia e Stato, di istituzioni e corruzione, di latitanti e agenti speciali. Andiamo a conoscere meglio i protagonisti
Il 12 settembre ha esordito con la sua prima puntata una nuova fiction di Rai1:Catturandi ?" Nel nome del padre, incentrata sulla lotta tra stato e mafia. Uno scontro raccontato dal punto di vista di una squadra di polizia d'élite (la "Catturandi" appunto) con lo scopo di arrestare i più grandi mafiosi di Palermo. In particolare il team, guidato dalla talentuosa vicecommissario Palma Toscano (Anita Caprioli), figlia di un poliziotto eroe, è alla caccia del superlatitante Sciacca.
La squadra speciale è attiva nel capoluogo siculo dal 1995 e fino a oggi è riuscita a catturare una trentina di pericolosi latitanti e a sgominare la Cupola di Cosa Nostra. Chi vi lavora è come se non avesse un'identità, opera nell'ombra per non attirare l'attenzione e con il volto coperto da un passamontagna per motivi di sicurezza.
La fiction di 6 puntate, co-prodotta Rodeo Drive e Rai Fiction, è diretta da Fabrizio Costa e scritta da Luca Rossi e Alessandro Fabbri. Guardando la serie non si potrà non notare la continua contrapposizione tra legalità e criminalità, tra buoni e cattivi, senza che sia ben delineato un confine per la complessità dei vari personaggi.
Passiamo in rassegna il cast, formato da Anita Caprioli, Vincenzo Amato, Massimo Ghini, Leo Gullotta e Alessio Boni.
Nel cast la bella e brava Anita Caprioli veste i panni dell'affascinante e autentica Palma Toscano, a capo della squadra speciale di agenti di Palermo per la cattura di latitanti. Il ruolo della Caprioli è doppiamente difficile perché, oltre a essere donna in una città del sud, capisce che la realtà palermitana è resa ancor più problematica dall'insospettabilità dei mafiosi e dagli amici ?" ma anche dagli amori - che ti possono tradire da un momento all'altro. A complicare le cose è anche la misteriosa morte del padre, che la spinge a indagare su due potenziali colpevoli. L'attrice piemontese è legata sentimentalmente a Daniele Pecci, da cui ha avuto di recente una figlia, e ha alle spalle oltre trenta film, diverse serie tv e teatro? insomma, quel che si può definire un'attrice completa!
A interpretare il capo della più potente organizzazione criminale del mondo, Natale Sciacca, è Vincenzo Amato che nel 2007 ha ottenuto una nomination ai David di Donatello come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in Nuovomondo, al fianco di Charlotte Gainsbourg. Come viene caratterizzato il personaggio dell'ultimo grande latitante? Chiuso nel suo nascondiglio, Sciacca continua a dare ordini, mostrando aspetti del proprio darattere da "gentiluomo" e un carisma in grado di ammaliare le donne.
A rivestire il ruolo del vicequestore Valerio Vento è Massimo Ghini, esilarante attore teatrale e bell'interprete cinematografico, che si presta (giustamente) anche al piccolo schermo all'interno di fiction biografiche. Il personaggio portato in scena da Ghini racchiude in sé una serie di chiaroscuri che lo portano a stringere ?" grazie a questa ambivalenza - un rapporto, non solo professionale, con la protagonista Palma, facendo nascere una particolare alchimia.
Leo Gullotta è un attore di rilievo: caratterista comico e drammatico, ottimo doppiatore, apprezzato sia dal pubblico sia dalla critica. Nella fiction Rai è l'avvocato Ruggero Mazzamuto, rappresentante del ?mondo di mezzo? palermitano. ?È una serie anomala rispetto alla tipologia classica delle altre fiction di mafia? sottolinea l'attore siciliano. ?Non ci sono buoni o cattivi, non c'è il mafioso cattivissimo o il poliziotto perfetto. In un percorso quasi pirandelliano nessuno è come appare. La Catturandi, una squadra di poliziotti che esiste davvero a Palermo, agisce in silenzio. La storia è tratta da un libro in cui un poliziotto della squadra racconta di quante persone lavorano in maniera onesta e credono nello Stato?.
Alessio Boni ha definito ?Pirandelliana e allo stesso tempo coraggiosa" la fiction, che ?racconta una mafia siciliana che non è più quella del pastore che bada alle pecore, ma è sempre più radicata nelle istituzioni?. L'attore, già abituato a ruoli impegnati, interpreta Tito Vergani, un banchiere milanese con molti segreti, che dovrà affrontare anche i problemi con la figlia Alina (Marta Gastini) con cui tenta di riallacciare un rapporto trascurato da tempo. Su di lui però grava una forte minaccia?