La storia è un continuo colpo di scena, niente è come appare, non ci sono innocenti e i paesaggi sono spettacolari

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È la serie thriller del momento e se non l’avete ancora vista vi suggeriamo di farlo: la storia è un continuo colpo di scena, niente è come appare, non ci sono innocenti e i paesaggi sono spettacolari. Parliamo di "Che fine ha fatto Sara?", 10 episodi disponibili sulla piattaforma streaming Netflix, di cui il 19 maggio esce la seconda stagione.
Tutto parte dalla scarcerazione di un uomo, Álex Guzmán. Ha trascorso 18 anni in carcere, condannato per aver provocato la morte della sorella, Sara. Lui è innocente, qualcuno lo ha incastrato, ed è deciso a scoprire il vero assassino e portare a termine la sua vendetta. In questa discesa all’inferno si scontrerà con i potentissimi Lazcano. Alex era il migliore amico dei rampolli di famiglia, considerato come un figlio, e Sara è morta proprio nella loro tenuta, durante una gita in barca, quando l’imbragatura del paracadute a cui era legata ha ceduto. Chi ha tagliato le fibbie del paracadute con cui praticava quello sport estremo e perché?
Puntata dopo puntata emergono segreti inconfessabili, depistaggi, bugie: tutti potrebbero avere avuto un movente. E, mistero nel mistero, chi era davvero Sara?
Ambientata e girata in Messico, la serie creata da José Ignacio Valenzuela ci fa viaggiare da Città del Messico ad Acapulco fino a Valle de Bravo, con lo spettacolare lago Avándaro, luogo della tragedia. La colonna sonora, che si apre con la travolgente "Livin’ la vida loca" di Ricky Martin, ci riporta alle atmosfere spensierate degli Anni 90, ma i temi trattati (oltre al thriller) sono tutti seri e di grande attualità: dark web, tratta delle bianche, utero in affitto... Buona visione.