In Trentino-Alto Adige, a due passi dall’Austria, c’è Curon, paesino di duemila anime che si affaccia su un lago artificiale. Risale agli Anni 50 e sorge dove un tempo c’era il vecchio paese, di cui resta una suggestiva testimonianza: dalle acque del lago emerge il campanile della vecchia chiesa. Proprio Curon con il suo campanile semisommerso offre l’ambientazione (e il titolo) alla nuova serie italiana di Netflix, disponibile in streaming dal 10 giugno.
Diretta da Fabio Mollo e Lyda Patitucci, “Curon” è un supernatural drama dalle tinte thriller, in cui il vero nemico siamo proprio noi stessi. Segue Anna (Valeria Bilello), che torna a Curon con i figli adolescenti dopo essere scappata dal paese diciassette anni prima, dopo che la madre era morta in circostanze misteriose. Quando Anna scompare nel nulla, proprio i suoi due figli – i gemelli Daria (Margherita Morchio) e Mauro (Federico Russo) – si mettono sulle sue tracce, arrivando a scoprire il terribile segreto dietro una presunta maledizione legata a Curon e in particolare al suo campanile.
Secondo la (vera) leggenda del paese, in alcune giornate d’inverno si sentono ancora suonare le campane del vecchio campanile, anche se ne è del tutto sprovvisto. «Siamo partiti da questa leggenda e poi abbiamo aggiunto altri elementi», ha spiegato Ezio Abbate, a capo del team di autori che hanno curato la sceneggiatura della serie. «”Curon” è di genere horror, supernatural, drama, coming of age… ha un’identità democratica, e proprio per questa sua catalogazione ci è sembrata subito una grande scommessa».
«”Curon” nasce da Curon, dalla sua storia e dal suo impatto visivo come paesaggio», ha detto Giovanni Galassi, uno degli sceneggiatori (oltre a lui e ad Abbate, a firmare la serie ci sono anche Ivano Fachin e Tommaso Matano). «Lo spunto per la serie era già tutto lì, nel paese nuovo che si specchia nel lago dove c’è il paese vecchio».
«A Curon ci sono ritmi diversi», ha detto Anna Ferzetti, che nella serie interpreta Klara. «Quando vivi in città più frenetiche non hai quei ritmi, li riscopri quando arrivi nei posti piccolini, nei paesi di montagna o di mare. È un ritmo che ti cambia il respiro, e a me ha aiutato a entrare nel personaggio».
Cast e personaggi
Margherita Morchio e Federica Russo sono Daria e Mauro
Daria e Mauro sono i figli adolescenti di Anna: lei irrequieta e aggressiva, pronta a fare a pugni con i compagni, lui più tranquillo e riflessivo. «Daria può sembrare aggressiva e prepotente, ma ha una sorta di corazza», ha detto Morchio. Lei e Mauro «hanno personalità opposte, ma complementari, e quando Daria crolla, lui c’è sempre». Mauro è sordo da un orecchio ed è «attorno a quello che ruota la sua personalità», ha detto Russo. «Volevamo ricreare un Joaquin Phoenix in “The Village”, silenzioso ma coraggioso».
Valeria Bilello è Anna
Originaria di Curon, Anna se n’è andata a diciassette anni, incinta, dopo che la madre è morta in circostanze misteriose. Di ritorno nel suo paese natale, si ritroverà faccia a faccia con una verità che lei stessa aveva dimenticato. «Anna è piena di contraddizioni», ha detto Bilello. «Anche nel rapporto con i figli: li ha tenuti e voluti da giovanissima, ma al tempo stesso non riesce ad essere totalmente genitore». Quello con Daria e Mauro è un rapporto paritario, ma non per questo sempre facile. «Una volta i genitori venivano raccontati come dei rompiscatole, mentre è interessante vedere come è cambiato il rapporto genitori-figli nelle serie tv».
Juju di Domenico e Giulio Brizzi sono Micki e Giulio
Micki e Giulio sono un’altra coppia di fratelli, ragazzi nati e cresciuti a Curon. Micki è in una fase delicata dell’adolescenza: sta scoprendo se stessa e la sua identità sessuale. «Deve fare i conti con una parte di sé», ha detto Di Domenico. «Una volta rivelato il suo segreto, si sentirà molto meglio». Solare e allegra, è il contrario di Giulio, più cupo e diffidente verso i nuovi arrivati. Lui è un giovane campione di MMA e sogna di lasciare Curon appena compiuti i diciotto anni per lasciarsi alle spalle un padre severo e intransigente.
Luca Castellano è Lukas
Lukas è il migliore amico di Micki, di cui è segretamente innamorato, e vive con un padre che sembra più interessato alla salute del gatto che a quella del figlio. «È un ragazzo fragile che reagisce in maniera passiva alle cose che gli accadono», ha spiegato Castellano. «E proprio il rapporto con Micki farà uscire la sua parte più oscura, una rabbia verso se stesso e verso il non riuscire a rispondere a ciò che gli accade nella vita».
Anna Ferzetti è Klara
Klara è la madre di Micki e Giulio, nonché la loro insegnante. Il ritorno di Anna la mette in difficoltà per quel che riguarda il rapporto con il marito. «Usa molte delle sue energie per tenere insieme la famiglia», ha detto Ferzetti. «Ma ha paura dell’abbandono e ogni tanto subisce questa autorità un po’ dura del marito, che ama profondamente e ha paura di perdere». «Negli ultimi tempi si sta affrontando il femminile in modo un po’ diverso», ci ha detto Anna Ferzetti. «Si è sempre raccontato il cliché della donna, madre o amante. Ma siamo tante altre cose e finalmente se ne sono accorti».
Alessandro Tedeschi è Albert
Il marito di Klara è un uomo difficile, particolarmente severo e intransigente sia con la moglie che con i due figli e in particolare con Giulio. È una guardia forestale e in gioventù era innamorato di Anna, con cui ha avuto una storia prima che lei rimanesse incinta di un ragazzo di Milano. «È diviso in due», ha detto Tedeschi. «Le sue responsabilità si contrappongono a quelli che sono i desideri», perché infatti il ritorno di Anna lo turberà profondamente.
Luca Lionello è Thomas
Il padre di Anna è un uomo solitario e burbero che vive da solo nel vecchio albergo di famiglia. Dopo la morte della moglie e l’improvvisa partenza della figlia è rimasto da solo, e ora non sa come gestire il ritorno di Anna né il dover gestire due nipoti adolescenti che non ha mai conosciuto prima.