Pochi cartoni giapponesi possono fare breccia nel cuore di chi di solito non ama il genere. "Demon slayer" è uno di questi

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Pochi cartoni giapponesi possono fare breccia nel cuore di chi di solito non ama il genere: uno di questi è “Demon slayer”. La serie “anime”, disponibile su Prime Video con i primi 26 episodi, ha come protagonista un ragazzo vissuto nel Giappone negli anni della Prima guerra mondiale (il periodo Taishō).
In quest’epoca di grandi cambiamenti, Tanjiro si occupa della sua famiglia visto che il papà è scomparso. Tornando da una faticosa giornata di lavoro, Tanjiro trova la sua famiglia uccisa. Tranne la sorella Nezuko, che però ha dei comportamenti bizzarri. Poco dopo scopre che è stata trasformata in un demone. Sotto shock, Tanjiro inizia un viaggio alla ricerca dei responsabili, forgiando il suo carattere e imparando nuove tecniche di combattimento. In Giappone e in gran parte del mondo “Demon slayer” è un fenomeno e le ragioni sono molte: ha un racconto genuino, è ricco di colpi di scena e il protagonista si sforza, nonostante la sete di vendetta, di capire le ragioni che spingono i demoni, anche i più crudeli, a comportarsi come tali.